La carta di credito è un metodo di pagamento ormai diffuso a macchia d’olio. Dai suoi inizi ha preso poco a poco il sopravvento sul contante, che rischia di essere utilizzato solamente per le piccole spese giornaliere. Ma sarà così conveniente utilizzare il denaro virtuale? Se praticità e comodità sono in cima alla lista dei vantaggi, non possiamo però trascurare una serie di punti a sfavore che sorgono tanto al momento dell’attivazione quanto nel successivo utilizzo della carta. Come si suol dire…uomo avvisato, mezzo salvato! Non perdetevi queste amare verità per fare una scelta coscienziosa in materia di finanze.
Perché una carta di credito ha degli svantaggi?
Gli aspetti negativi possono essere raggruppati in due categorie. Da un lato, questioni di sicurezza; dall’altro questioni di costi. Scopriamo perché analizzando uno a uno i possibili problemi.
Contro in ambito economico
- Non si può attivare una carta di credito senza aprire un conto corrente bancario. Non si tratta certo di una spesa da poco, dato che essere titolare di un conto prevede un costo annuo di gestione.
- L’iter burocratico per ottenere la carta non è dei più semplici. Occorre presentare tutti i documenti richiesti e aspettare con pazienza i tempi dell’ente.
- Nel caso in cui si scelga come modalità di rimborso il versamento rateale, il tasso di interesse applicato è più alto di quello di un prestito personale. Può oscillare dal 20% ad addirittura il 35% circa.
- Rescindere dal contratto è un processo piuttosto complicato. Occorre chiedere la disdetta della carta con un preavviso di circa 90 giorni. In caso contrario, la richiesta di revoca non potrà essere accettata e slitterà all’anno successivo, obbligando il cliente a versare il canone dell’anno in corso.
- La carta non si può usare in tutti i punti vendita, ma solo in quelli convenzionati con il suo circuito.
- Con il plafond non si scherza. Stiamo parlando del valore soglia del capitale concesso dall’ente. Per importi superiori, non sarà possibile prelevare né effettuare acquisti. Inoltre, se non si provvede al rimborso completo della somma spesa, non si potrà usufruire nuovamente dell’importo massimo.
Commissioni
Ritirare denaro presso uno sportello ATM implica dei costi extra per le commissioni, che si aggirano intorno ai 2 o 3 euro. Commissioni ancora maggiori, del valore di circa 5 euro, si applicano fuori dall’Unione Europea, dove vi sono valute differenti alla nostra. In tal caso, è possibile che venga applicata un’ulteriore spesa proprio per la conversione della valuta.
Ogni transazione costa. Tutti i movimenti effettuati con la carta prevedono una commissione, persino quando la transazione viene compiuta per errore e si procede all’annullamento.
- Oltre al conto, anche la carta richiede il pagamento di un canone annuo, superiore a quello delle carte prepagate. In genere, tuttavia, se l’attivazione avviene contemporaneamente all’apertura del conto, il primo anno è esente da dette spese. Quando previsto, il canone ammonta a circa 20-60 euro all’anno. Si tratta di una somma variabile, che dipende dall’istituto bancario che ha emesso la carta. I fattori che generalmente condizionano tale somma sono la fascia di reddito del cliente, nonché il plafond della carta e la quantità di operazioni possibili.
Contro in ambito sicurezza
- Rischio di clonazione. Sono ben due le circostanze in cui potrebbe profilarsi tale pericolo. La prima è quando il proprietario perde la carta o gli viene rubata. La seconda è quando effettua pagamenti in pagine web non protette. In entrambi i casi i dati possono essere copiati e il malintenzionato avrà libero accesso alla carta.
- Quando si usa la carta per fare acquisti in un negozio, una piccola parte della commissione per la transazione viene versata dal commerciante. Attenzione a non essere vittima degli inganni dei commercianti maliziosi, che rigirano la percentuale dovuta sul conto del cliente.