La Banca europea per gli investimenti o BEI è da sempre impegnata nel continuo sostenimento degli obiettivi dell’Unione europea fornendo finanziamenti a lungo termine per specifici progetti di investimento e contribuendo, in tal modo, ad una maggiore integrazione e coesione socio-economica dei paesi membri. Come istituzione comunitaria la BEI effettua, inoltre, un continuo adattamento delle proprie attività di investimento in funzione degli sviluppi delle politiche comunitarie, i cui obiettivi sono:
- lo sviluppo regionale
- le reti trans-europee di trasporto
- lo sviluppo delle telecomunicazioni e del settore dell’energia
- la ricerca lo sviluppo e l’innovazione
- lo sviluppo e la protezione dell’ambiente
- la salute e l’istruzione.
Come si può ben vedere anche lo sviluppo e la protezione dell’ambiente rientra tra gli obiettivi principali dell’attività istituzionale della BEI che eroga appositi prestiti e finanziamenti agevolati nei confronti di progetti specifici finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti rinnovabili in Europa. Cerchiamo di vedere di cosa si tratta.
Banca europea per gli investimenti: chi è
La Banca europea per gli investimenti o BEI (Banque européenne d’investissement è l’istituzione finanziaria di lungo termine dell’Unione europea i cui azionisti sono gli stessi Stati membri. Il suo compito è erogare finanziamenti sul lungo termine per progetti validi al fine di contribuire agli obiettivi politici dell’UE. La normativa europea all’articolo 198E definisce il ruolo riservato alla Banca europea per gli investimenti: “La Banca europea per gli investimenti ha il compito di contribuire, facendo appello al mercato dei capitali ed alle proprie risorse, allo sviluppo equilibrato e senza scosse del mercato comune nell’interesse della Comunità. A tal fine facilita, mediante la concessione di prestiti e garanzie, senza perseguire scopi di lucro, il finanziamento dei seguenti progetti in tutti i settori dell’economia:
- a) progetti contemplanti la valorizzazione delle regioni meno sviluppate;
- b) progetti contemplanti l’ammodernamento o la riconversione d’impresa oppure la creazione di nuove attività richieste dalla graduale realizzazione del mercato comune che, per la loro ampiezza o natura, non possono essere interamente assicurati dai vari mezzi di finanziamento esistenti nei singoli Stati membri;
- C) progetti d’interesse comune per più Stati membri che, per la loro ampiezza o natura, non possono essere completamente assicurati dai vari mezzi di finanziamento esistenti nei singoli Stati membri.
Nello svolgimento dei suoi compiti la Banca facilita il finanziamento di programmi d’investimento congiuntamente con gli interventi dei fondi strutturali e degli altri strumenti finanziari della Comunità”.
Banca europea per gli investimenti: prestiti per lo sviluppo e la protezione dell’ambiente
I finanziamenti della Banca europea per gli investimenti (Bei) sono sempre più green, e soprattutto ”rifletteranno la politica climatica ed energetica” decisa dall’Unione europea. Mihai Tanasescu, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti dell’Ue responsabile per i prestiti al settore energia ha spiegato ed annunciato che nei prossimi anni l’istituto di credito è pronto ad offrire il suo ausilio e sostegno economico ai progetti finanziari per lo sviluppo delle energie rinnovabili, l’efficienza energetica e l’espansione delle reti elettriche, nonché alla ricerca e all’innovazione in questi settori. In particolare, la Bei si impegnerà nel fornire il proprio contributo anche ”a progetti nazionali, agli obiettivi energetici e alla creazione di nuovi posti di lavoro in tutta Europa”.
Il commissario europeo per l’Energia Gunther Oettinger ha annunciato che ”Gli investimenti significativi a lungo termine in Europa sono essenziali per raggiungere i nostri obiettivi energetici e climatici e mantenere un vantaggio tecnologico. Per questo è importante il ruolo della Bei nel finanziare progetti di questo tipo. E le nuove linee guida forniscono un quadro di riferimento per i prossimi anni”. I prestiti saranno rivolti alle imprese del settore privato operanti nel comparto delle energie rinnovabili, in particolare, nella progettazioni di sistemi di produzione energetica pulita, eolica, fotovoltaica, idroelettrica e di cogenerazione ad alto rendimento e saranno erogati finanziamenti in base all’introduzione di un nuovo sistema volto al monitoraggio degli standard concernenti il livello dei gas nocivi, il quale verrà applicato a tutti i progetti di produzione di combustibili fossili in modo tale da ritenere non finanziabili quei progetti che supereranno la soglia di anidride carbonica fissata.