Furti d’identità: l’Italia è tra i paesi più colpiti

L’Italia è tra i paesi più colpiti ed oggetto di frodi creditizie perpetrate attraverso i furti d’identità: la scarsa conoscenza dei rischi connessi all’utilizzo della rete e della condivisione dei dati personali su gruppi e social network non fa altro che incentivarne il fenomeno nefasto. Una recente indagine svolta dall’Osservatorio del Crif analizza la situazione italiana e le perdite economiche registrate in Italia per i continui furti d’identità sul web: le frodi creditizie perpetrate attraverso un furto di identità, con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene, rappresentano un fenomeno criminale di dimensioni più che preoccupanti ed allarmanti.
A questo riguardo, l’ultima edizione dell’Osservatorio realizzato da CRIF e pubblicato il 27 giugno 2016, stima che nell’intero anno 2015 i casi verificatisi nel nostro Paese siano stati 25.300 e abbiano determinato una perdita economica superiore ai 172 milioni di Euro. Inoltre, rispetto al 2014 si è registrata anche una crescita dell’importo medio frodato.

Osservatorio Crif: indagine sulle frodi creditizie attraverso il furto d’identità

Come emerge dalla ricerca svolta e pubblicata dal Crif, la distribuzione delle frodi per sesso evidenzia che la maggioranza delle vittime (il 64,1% del totale, per la precisione) sono uomini, mentre le donne registrano una leggera diminuzione rispetto al 2014 (-4,7%). Osservando la distribuzione delle frodi per classi di età, quella in cui si rileva il maggior numero delle casistiche è quella compresa tra i 41 e i 50 anni, con una quota del 27,9%; la fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è quella degli over 50 (+15,1% rispetto all’anno precedente) mentre diminuisce l’incidenza dei casi tra gli under 30 (-24,3%).

Fasce di età2015variazione 2015 vs 2014
18-3015,2%-24,3%
31-4021,9%-9,7%
41-5027,9%+11,1%
51-6020,0%+15,1%
>6014,2%+12,3%
ND0,7%
Totale100,0%

Fonte: CRIF

Distinguendo le classi di età per sesso, l’Osservatorio CRIF ha posto in evidenza una leggera maggioranza delle donne nelle fasce più giovani mentre nella fascia 51-60 anni è più marcata tra gli uomini.

Fasce di etàDonneUomini
18-3016,3%14,7%
31-4022,2%21,8%
41-5027,8%28,0%
51-6019,0%20,5%
>6014,3%14,2%
ND0,5%0,9%
Totale100,0%100,0%

Fonte: CRIF

Per regione di residenza, al momento della richiesta del prestito, la maggioranza delle frodi per furto d’identità ha maggiore concentrazione in Campania, Lombardia, Puglia ed Emilia Romagna e la crescita più marcata rispetto all’anno precedente è quella rilevata rispettivamente in Molise (+39,7) e in Friuli (+32%).

Osservatorio Crif: indagine sull’importo frodato per furto d’identità

L’Osservatorio CRIF mostra come nel 2015 il 32,8% dei casi di frodi abbia avuto un importo inferiore ai 1.500 €, in sensibile contrazione rispetto all’anno precedente; i casi di frode con importo compreso tra 3.000 e 5.000 Euro hanno visto un incremento pari a +32,0% rispetto al 2014.
Fascia di importo% 2015Variazione 2015 vs 2014
Da 0 a 1.50032,8%-20,8%
Da 1.501 a 3.00016,4%7,5%
Da 3.001 a 5.0007,9%32,0%
Da 5.001 a 10.0008,4%7,6%
Da 10.001 a 20.00016,5%-4,0%
Da 20.001 in poi10,8%7,4%
Altro7,2%

Fonte: CRIFA fronte di un fenomeno inarrestabile e criminale sul furto d’identità che sembra non conoscere crisi, la tempistica di scoperta del furto si riduce, tanto che oltre la metà dei casi lo scopre entro 6 mesi dall’avvenimento dell’azione criminosa. Solo nel 16% dei casi la scoperta avviene dopo più di 3 anni, con conseguenze negative maggiori per le vittime di frode.

tempi di scoperta% 2015
0 – 6 mesi53,4%
6 – 12 mesi14,3%
12 – 24 mesi10,4%
2 – 3 anni7,0%
3 – 4 anni3,0%
4 – 5 anni2,9%
> 5 anni8,8%
TOTALI100,0%

Fonte: CRIF

Osservatorio Crif: tipologia di prestito oggetto di frode

Come rileva l’indagine condotta dall’Osservatorio Crif la principale tipologia di prestiti oggetto di furto d’identità rimane, per eccellenza, il prestito finalizzato: il 74.3% delle casistiche riguarda proprio questa tipologie di finanziamento. In netto incremento le casistiche delle frodi perpetrate attraverso l’utilizzo delle carte di credito (+51% rispetto all’anno 2014),

Se si guarda in dettaglio le frodi perpetrate nel comparto dei finanziamenti finalizzati: il 38,5% dei casi di frode ha avuto per oggetto l’acquisto di elettrodomestici; una quota rilevante ha riguardato anche il comparto auto-moto (con il 13,8%), quello l’arredamento (8,1%) e l’elettronica–informatica–telefonia (6,8%).

Tipologia bene% FRODI
Elettrodomestici38,5%
Auto-moto13,8%
Arredamento8,1%
Elettronica-informatica-telefonia6,8%
Immobili/ristrutturazione6,8%
Travel/entertainment5,6%
Consumi5,6%
Trattamento estetico/medico3,1%
Finanziarie/assicurazioni1,0%
Spese professionali0,8%
Altro9,9%
Fonte: CRIF