Mutuo e contributi della Regione Toscana: tutte le opportunità per acquistare casa

Risiedete in Toscana? State cercando dei contributi per acquistare casa? Siete nella guida giusta dato che la Regione Toscana è una delle regioni italiane più innovative ed attive per sostenere le famiglie residenti che necessitano di un mutuo o di contributi per acquistare o affittare un immobile ad uso residenziale. La Regione Toscana è da sempre attiva nel soddisfare ogni tipologia di esigenza e di necessità al fine di creare maggiori opportunità di lavoro e di sostegno: incentivare e favorire l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa anche da parte di coloro che, per difficoltà economiche o mancanza dei requisiti di bancabilità, resterebbero esclusi dal mercato creditizio. Anche per i giovani con un età inferiore ai 35 anni la Regione Toscana ha pensato in grande: possibilità di erogare risorse economiche e contributi per fare sì che anche i giovani abbiano l’opportunità di acquistare casa e di realizzare il sogno di mettere su famiglia senza aiuto dei genitori o parenti.

Contributi per l’affitto: Enrico Rossi “al via il bando sugli affitti”

Per offrire ai giovani la possibilità di rendersi autonomi dalla famiglia d’origine, la Regione Toscana, con dei bandi aperti periodicamente, prevede contributi di durata triennale per il sostegno al pagamento dell’affitto. Possono accedere i giovani dai 18 ai 34 anni residenti in Toscana presso il nucleo familiare d’origine da almeno due anni, che contraggono un regolare contratto d’affitto singolarmente o in altra forma di convivenza. Nel 2017 torneranno gli aiuti per gli affitti di Giovanisì, che in quattro anni e cinque bandi, dal 2012 al 2015, hanno permesso a più di cinquemila giovani di andare a vivere da soli e lasciare la casa dei genitori. Una misura su cui, tra fondi della Regione e dello Stato, sono stati investiti oltre 54 milioni di euro fino ad ora, è quanto rileva Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. “Le risorse per il 2017 (e per i prossimi tre anni) saranno trovati con la prima variazione di bilancio” assicura il Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi. Se nell’anno 016 nuovi bandi non se ne sono visti, per l’anno 2017 ci attendiamo di vedere pubblicato a breve il bando sugli affitti, lo conferma Rossi “nel 2017 vogliamo riproporre il bando, che è stato un successo. Molti giovani ci hanno scritto e a loro dico che lo faremo nonostante la riduzione dei contributi statali sul fondo per l’integrazione ai canoni di affitto e le minori risorse a disposizione”.

Il bilancio presentato al consiglio ed approvato prima della fine dell’anno garantisce ad oggi la sola copertura finanziaria integrale delle spese di funzionamento e delle spese incomprimibili, Rossi spiega che  “Tolta la sanità e gli altri fondi vincolati, dal 2010 ad oggi siamo passati da un bilancio regionale di 2,25 miliardi a 1,2, quasi dimezzato. Nel 2016 era di 1,4 miliardi e la trattativa in corso con il governo è per cercare di tornare almeno a quella cifra, per recuperare i 210 milioni che mancano”.Per questo il bando per la casa di Giovanisì non può uscire adesso e dovremo aspettare le successive variazioni di bilancio in corso d’anno. Abbiamo comunque già individuato le risorse e lo faremo”.

Regione Toscana: contributi per il mutuo

Per quanto concerne i mutui per ora non è stata ancora la misura che fino a qualche tempo fa prevedeva la possibilità di fare domanda per il contributo di 1.650 euro messo a disposizione dalla Regione a favore dei lavoratori titolari di mutuo per l’acquisto della prima casa sia licenziati che in cassa integrazione, in mobilità  o che beneficiano del sussidio di disoccupazione ordinaria e straordinaria, con reddito Isee inferiore a Euro 17.000. Questa tipologia di agevolazione consentirebbe anche alle famiglie che si trovano in difficoltà di accedere agli incentivi per riequilibrare la propria posizione economica e cominciare di nuovo a pagare il mutuo di acquisto prima casa in modo regolare. Per ora non è stato attivato alcun bando in proposito ma basta connettersi al sito della Regione per visionare in dettaglio le informazioni ed i moduli da compilare per farne richiesta.