2016: Aumentano le richieste di mutui e prestiti

L’anno che abbiamo salutato 24 giorni fa ha visto una ripresa della domanda di mutui e prestiti da parte delle famiglie italiane che l’Osservatorio Crif ha stimato con un +13,2%, si tratta di un soffio di sollievo per gli operatori del credito e per Bankitalia. Nel 2016 in Italia, tra nuovi mutui e surroghe, le domande hanno visto un aumento di poco superiore al 13%, andando a consolidare un trend di crescita iniziato nell’anno 2015, supportato dai migliori prezzi d’acquisto degli immobili e dai tassi d’interesse più convenienti accessibili dalle famiglie ed ai minimi storici. Nei primi nove mesi del 2016, invece, sono stati erogati 68,9 milioni di euro, pari a netto incremento del +28,3%.

Osservatorio Crif Anno 2016: domanda per mutui e prestiti verso i livelli pre-crisi

Secondo quanto pubblicato e messo in evidenza dall’Osservatorio Crif, la domanda di mutui ipotecari, dopo aver segnato una caduta all’inizio del presente decennio, ha ricominciato a recuperare il suo andamento positivo a partire dal 2014. Il progressivo recupero verso i volumi pre-crisi emerge in modo chiaro anche dal confronto tra il dato relativo ai primi 10 mesi del 2016 e il corrispondente periodo degli anni precedenti: in termini aggregati, dall’inizio dell’anno il numero di interrogazioni relative a nuovi mutui e surroghe ha segnato una crescita del 13% rispetto al medesimo periodo del 2015 Tuttavia, allargando il confronto agli anni precedenti, emerge ancora un saldo negativo rispetto al biennio 2009-2010 Il dato record registrato nella fase autunnale del secondo semestre dell’anno contribuisce ad irrobustire la performance positiva delle richieste di mutui immobiliari registrate nel corso del 2016 e con queste prospettive è ragionevole aspettarsi una chiusura d’anno positiva.

Negli anni in cui si è toccato il livello massimo della domanda, il contributo dei mutui in surroga e/o sostituzione era assolutamente marginale, mentre negli ultimi anni  tale componente è piuttosto consistente e si computa che nel corso del 2016 sia stata mediamente tra il 20 ed il 25%. Solo verso la fine del 2016 si è cominciando ad avvertire un affievolimento dell’incidenza delle surroghe e si ritiene che la fase calante procederà sicuramente nel corso del 2017 ma senza un vero e propria tracollo, grazie alle condizioni assai favorevoli oggi ancora presenti sul mercato.

Per quanto riguarda la distribuzione della richiesta di nuovi mutui e surroghe per classe di durata, è ancora una volta quella compresa tra i 16 e 20 anni ad essere la preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al 24,1% del totale. Si segnala come sia aumentata la classe tra i 5 e 10 anni a fronte di una diminuzione del -0,8% di quella tra i 26 e 30 anni. La crescita graduale della quota di mutui di durata più breve è sicuramente influenzata, altre che da scelte più oculate di banche e consumatori, anche dall’impatto prodotto dal fenomeno delle surroghe e sostituzioni il cui importo è generalmente inferiore a quello di un nuovo mutuo.