Finanzasulweb

Certificazione Unica: la bozza per il modello CU 2017 è online. Novità e scadenze

Ecco le novità più rilevanti per quanto concerne l’anno fiscale dei redditi 2016: ecco online reperibile la bozza per il modello Certificazione Unica 2017 (ex CUD) con lo slittamento del termine fissato al 31 marzo 2017 per la consegna, mentre resta il 7 marzo la scadenza per la Certificazione Unica Telematica. Tra le varie revisioni legislative introdotte dal Decreto Legge 193/2016 vi è la proroga della scadenza che dal 28 febbraio 2017 slitta al 31 marzo 2017.

Certificazione Unica 2017: attestazioni dei soggetti contribuenti

Entro il 31 Marzo 2017 i sostituti d’imposta devono consegnare ai soggetti contribuenti la certificazione attestante:

La Certificazione Unica 2017 deve essere impiegata anche per attestare l’ammontare dei redditi corri­sposti nell’anno 2016 che non hanno concorso alla formazione del reddito im­po­nibile ai fini fiscali e contributivi. La nuova disciplina si applica dal 2017 e riguarda le certificazione del periodo d’imposta 2016“: come recita la normativa al riguardo.

Certificazione unica 2017: bozze online e novità

Ecco ci siamo online sono disponibili le bozze del modello CU 2017, la Certificazione Unica che i tutti i sostituti d’imposta consegneranno ai dipendenti e autonomi (sostituiti) entro il 31 marzo 2017, mentre resta fissato al 7 marzo il termine ultimo per la consegna telematica del Modello con le istruzioni di compilazione pubblicate online sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Tra le diverse novità: nel quadro relativo al lavoro dipendente c’è una sezione dedicata ai premi di risultato: la Legge di Stabilità 2016 ha esteso l’agevolazione alle forme di partecipazione agli utili dei lavoratori e ha introdotto la possibilità di trasformare i premi di risultato in strumenti di welfare aziendale detassati. Sulle bozze rese reperibili online del modello CU 2017 ci sono sezioni apposite dedicate per indicare il premio a cui si applica l’imposta sostitutiva, quelli soggetti a tassazione ordinaria e le somme erogate a tiolo di benefit.

Altra novità del modello CU 2017 concerne i lavoratori “impatriati”, ovvero i dipendenti che trasferiscono la residenza in Italia dopo cinque anni d’imposta all’estero: come sancito dall’articolo 16 del decreto 147/2015 (c.d Decreto Internazionalizzazione), si prevede che lo stipendio concorra alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 70% del suo ammontare globale. Nello spazio del modello CU 2017 concernente i dati fiscali, vanno indicate queste somme applicando l’agevolazione. Infine, trova spazio nella CU 2017 una nuova sezione per gestire i dati concernenti i rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione effettuati dal sostituto d’imposta.