Impianti di riscaldamento per le abitazioni? Manca solo qualche giorno fino al 31 dicembre 2016 per adeguarsi ad hoc alla direttiva 2012/27/Ue per l’efficienza energetica: secondo le disposizioni legislative sarà cogente installare, su ogni termosifone, delle valvole termostatiche ed i contabilizzatori di calore in tutti i condomini dotati di riscaldamento centralizzato. La mancata installazione entro i termini previsti dalle Legge (salvo proroghe ulteriori) prevede delle sanzioni da irrogare che variano dai 500 ai 2.500 euro, a seconda delle disposizioni previste dalle varie Regioni. “Sono molti i condomini italiani che, in questi mesi, hanno effettuato i lavori e ancora non è finita; è stata una vera e propria corsa a mettersi in regola, con tutti i problemi che ne sono derivati, anche perché c’è un costo da sostenere che non tutti avrebbero voluto affrontare, ma la legge va rispettata e tutti i proprietari degli immobili devono adeguarsi. Il tempo per effettuare i lavori è stato breve, anche per questo è stata chiesta una proroga al Ministero dello sviluppo economico, e si sta parlando di aprile 2017. Sarebbe un’opportunità preziosa, che permetterebbe a molti condomini di disporre del tempo necessario per l’intervento”, ha affermato il presidente di Confartamministratori, Alessandro Ferrari.
Impianti di riscaldamento centralizzati: termini per installare le valvole termostatiche
Entro il 31 dicembre 2016, come previsto dal decreto legislativo 141/2016, per tutti i condomini dotati di riscaldamento centralizzato (esclusi quindi gli autonomi) scatterà l’obbligo della termoregolazione, ovvero dell’installazione delle valvole termostatiche.
Una scadenza scandita per il 31 dicembre 2016 che in queste settimane ha mobilitato migliaia di amministratori e condomini non ancora in piena regola: la tempistica è assai vicina allo scoccare della scadenza e l’installazione delle valvole e dello smistatore dei consumi termici deve essere realizzata adeguatamente quando gli impianti di riscaldamento sono spenti. Il rischio principale è quello di vedersi irrogate delle sanzioni pecuniarie di importo variabile tra i 500 e i 3.000 euro per unità immobiliare. In tutti i casi in cui l’assemblea condominiale non abbia deliberato l’installazione delle valvole termostatiche, occorre accelerare la tempistica: per l’approvazione della delibera basta che la maggioranza più uno dei presenti all’adunanza assembleare (almeno 500 millesimi) il voto favorevole.
L’obiettivo principale di quest’adeguamento normativo è di rispettare il dettato normativo del Protocollo 20-20-20 che prevede entro l’anno 2020 di abbattere del 20% le emissioni di gas serra, elevare al 20% la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili e raggiungere il livello del 20% il risparmio energetico. Decrementando la temperatura di un grado si dovrebbe avere ha un minore spreco ed un risparmio annuo fino al 20%: riduzione rilevante se si computa che un appartamento di 95 metri quadri nel Nord Italia ha un costo di 1.700 euro all’anno. Come ha affermato il consulente legale di Confedilizia Pier Paolo Bosso: “Le valvole e il ripartitore non sono obbligatori in senso assoluto in tutti gli impianti centralizzati: si devono installare solo a condizione che determinino una reale efficienza e risparmio energetico”. Ovvio che prima di procedere con l’installazione delle valvole termostatiche conviene fare un check up energetico sull’immobile evitando di vedersi nella situazione in cui, dopo aver speso quattrini inutilmente, ci si possa trovare poi con i consumi raddoppiati. Sarebbe un vero e proprio paradossa di non poco conto, visto i tempi che corrono.
Impianti di riscaldamento per i condomini: costi ed agevolazioni
Veniamo dunque ai costi: “Il prezzo varia, a seconda dei rivenditori, ma soprattutto esistono vari modelli di valvole termostatiche e cronotermostatiche, quelle che offrono la possibilità di regolare le temperature in base alle ore del giorno. In media per un appartamento con 5 termosifoni si può arrivare a spendere anche un migliaio di euro, se si comprende il necessario adeguamento delle pompe di circolazione dell’impianto condominiale da portata fissa a portata variabile”.“Va anche detto però che dovrebbe essere garantito un bel risparmio energetico e comunque le termovalvole beneficiano della possibilità di una detrazione fiscale, che fino al 31 dicembre prossimo è del 65% in caso di una contemporanea sostituzione della caldaia, del 50%, se passa come ristrutturazione edilizia, se si tratta di interventi sui singoli caloriferi”, afferma Franco Pagani, vice presidente nazionale Confassociazioni.
E’ comunque possibile recuperare il 50% per un esborso massimo di spesa di 96.000 euro, a patto che i dispositivi siano installati senza che venga sostituito, integralmente o parzialmente, l’impianto di climatizzazione.