Negli ultimi anni di acuirsi della crisi economica ed occupazionale, si è assistito ad una crescente necessità di stanziare finanziamenti a fondo perduto o finanziamenti agevolati per incentivare l’avvio di nuove attività imprenditoriali e per sostenere quelle già presenti ed operanti sul mercato. Ovvio, la crisi ha “mietuto” e falciato posti di lavoro, per non parlare poi delle riforme che, in questi ultimi anni, sono state varate dal Governo sul fronte del mercato del lavoro e del welfare: oggi, è diventato sempre più difficile ed allarmante per un giovane entrare sul mercato del lavoro e trovare un posto da dipendente con busta paga. Le fasce di lavoratori più colpiti sono i giovanissimi che soffrono la crisi occupazione più delle altre categorie, gli immigrati e le donne che, a causa della difficoltà di conciliare vita professionale, vita familiare, figli, cura della casa, spesa, si vedono costrette a restare a casa ed a rinunciare alla carriera ed al successo professionale. Per ovviare a questo, recentemente si sta assistendo in tutti i paesi occidentali ad una crescente “femminilizzazione” del lavoro autonomo ed imprenditoriale. Emblema della conquista che l’universo delle donne è riuscito a ottenere nel tempo con sacrifici non indifferenti, oggi si può finalmente asserire che il “gentil sesso” sia riuscito ad auto-affermarsi ed ad auto-realizzarsi raggiungendo l’apice dell’emancipazione sociale, culturale ed economica. Questa categoria di lavoratrici merita l’attenzione crescente delle Autorità istituzionali e sostegno economico con i fondi e finanziamenti europei.
Imprenditoria femminile: finanziamenti a fondo perduto
La maggior parte delle risorse economiche e finanziarie destinate a sostenere il lavoro imprenditoriale femminile provengono dai fondi erogati dall’Unione Europea per progetti di concreto interesse; sui siti online è possibile reperire diverse proposte e si possono ottenere maggiori informazioni dettagliate ed aggiornate consultando il sito del Ministero dello Sviluppo, quello di Unioncamere, quello delle Camere di Commercio, quello delle varie Regioni italiane e quelli relativi alle associazioni di categoria.
I finanziamenti europei passano alle Regioni e proprio i portali regionali sono molto utili per consultare la pubblicazione di nuovi bandi a cui partecipare e le risorse destinate per sostenere i progetti imprenditoriali: ovviamente, ogni cittadino ed aspirante imprenditore deve consultare il sito della Regione di sua competenza. Esistono varie tipologie di agevolazioni e di misure economiche a fondo perduto, l’importante è leggere il dettaglio dei bandi pubblicati con la dotazione delle risorse messe a disposizione; può trattarsi di contributi in conto impianti, di contributi in conto interessi, il cui massimo ammontare del finanziamento può coprire il 75% dell’investimento per micro e piccole imprese.
Imprenditoria femminile: come richiedere i finanziamenti a fondo perduto
Per poter presentare la richiesta per ottenere un finanziamento a fondo perduto, si deve attendere la pubblicazione del bando e leggerne i requisiti e tutto il dettaglio in merito alle modalità di partecipazione, ai progetti ed attività imprenditoriali ammesse. La nozione di fondo perduto indica che una parte o tutto il capitale finanziario ricevuto in prestito non deve essere restituito all’ente erogatore; raramente si trova un bando che conceda a fondo perduto il 100% dell’ammontare richiesto, in linea generale il 50% del finanziamento è a fondo perduto, l’altro 50% deve essere rimborsato mediante il pagamento delle rate i cui interessi beneficiano di tassi molto agevolati.
Per ottenere i finanziamenti europei a fondo perduto è necessario essere in possesso di requisiti, possono presentare domanda i seguenti soggetti giuridici:
- cooperative e società di persone composte almeno per il 60% da donne
- società di capitali in cui almeno due terzi del capitale e degli organi di amministrazione siano controllati da donne
- imprese individuali in cui il titolare è una donna
- tutti gli enti (associazioni, imprese, società di promozione imprenditoriale, centri di formazione) che favoriscono corsi di formazione imprenditoriale e consulenza manageriale a gruppi che per almeno il 70% sono composti da donne.
Si deve allegare alla domanda, l’intera documentazione relativa al proprio progetto imprenditoriale: è bene affidarsi ad agenzie private e non, specializzate in materia, in grado di aiutare le aspiranti imprenditrici nella redazione del business plan e nella presentazione della domanda.