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Le procedure per accedere ai prestiti Inps (ex Inpdap)

Se necessitate di un prestito per il pubblico impiego non dovete fare altro che rivolgere la richiesta all’INPS (ex Inpdap) e seguire tutti i passi e le linee guida redatte e fissate. L’Istituto di Previdenza Inps offre prestiti Inpdap e mutui a tassi agevolati per i lavoratori dipendenti pubblici e statali, i pensionati e le loro famiglie: questi finanziamenti di breve e di medio-lungo periodo sono erogati direttamente dall’Istituto pensionistico oppure possono essere erogati tramite banche e società finanziarie convenzionate con l’INPS stesso. I prestiti ed i mutui che l’Istituto finanzia con il proprio Fondo credito vengono alimentati dai contributi pubblici degli iscritti agli stessi e fornisce una serie di soluzioni creditizie destinate ai dipendenti statali e pubblici: piccolo prestito, prestito pluriennale diretto, prestito pluriennale garantito. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di queste tre soluzioni creditizie e quali procedure si deve esperire per accedervi.

Prestiti INPS per il pubblico impiego: tipologie di prestiti erogati

Prima di focalizzare l’attenzione sulle procedure da esperire per richiedere il Prestito (ex Inpdap), è necessario che i dipendenti del pubblico impiego (Enti locali e/o Statali) siano a conoscenza dei prodotti che l’INPS è in grado di erogare con il proprio Fondo credito.

Il piccolo prestito  consiste nell’erogazione di una somma pari ad una mensilità media netta di stipendio o di pensione, da restituire in 12 rate mensili consecutive. Nel caso in cui il richiedente non abbia in corso ritenute per cessioni del quinto dello stipendio o della pensione potrà essere erogata, a richiesta, una somma fino a due mensilità medie nette di stipendio o di pensione, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile.

I prestiti pluriennali possono avere una durata di cinque o dieci anni, estinguibili, rispettivamente, in 60 o 120 rate mensili consecutive, ciascuna di importo non superiore al quinto degli emolumenti aventi carattere fisso e continuativo corrisposti agli iscritti in attività di servizio o della pensione, al netto delle ritenute contributive ed erariali. Sull’importo lordo dei prestiti pluriennali si applica il tasso di interesse nominale annuo del 3,50%, nonché la ritenuta dello 0,50% per spese di amministrazione e quella relativa al contributo del fondo rischi, secondo le misure percentuali previste, per le diverse categorie di richiedenti.

Prestiti INPS (ex Inpdap): requisiti necessari e procedura

I prestiti Inpdap possono essere richiesti dai dipendenti, ex dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione, iscritti alla Gestione delle prestazioni creditizie sociali, e che durante il corso del loro servizio abbiano provveduto al versamento dei contributi presso l’ente nazionale di previdenza Inpdap, ora in capo all’INPS. Inoltre, per ottenere qualsiasi tipologia di prestito Inpdap non è solo necessario possedere dei requisiti economici che garantiscano il regolare rimborso rateale del capitale erogato ma è necessario essere in possesso anche di requisiti personali, qui di seguito ascrivibili:

◾età anagrafica compresa tra i 18 e i 70 anni;

◾residenza sul territorio italiano.

Se si è ancora dipendenti pubblici in servizio o in pensione da pubblico impiego, il modulo scaricabile dal sito dell’INPS alla sezione dedicata ai dipendenti pubblici per la richiesta del prestito deve essere consegnato all’amministrazione competente presso la quale il dipendente è in servizio, la quale si occuperà dell’inoltro all’Ufficio Provinciale competente. Se invece si è già pensionati da pubblico impiego, bisognerà inoltrare il modulo di richiesta via telematica all’INPS stesso.
Non è necessario indicare la motivazione della richiesta in quanto non vi è obbligatorietà. Le domande sono prese in esame dal competente Ufficio Provinciale o Territoriale per la conseguente valutazione del merito creditizio e l’erogazione del prestito avviene, eventualmente, in base all’ordine cronologico di presentazione. Le domande devono essere complete della relativa documentazione tassativamente richiesta. I prestiti vengono concessi nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’Istituto per l’attività creditizia e nel caso di rigetto della richiesta di finanziamento, il competente Ufficio Provinciale o Territoriale invierà all’iscritto richiedente apposita comunicazione di rigetto, con l’indicazione della motivazione.