Arriva il nano prestito per chi è in difficoltà , scopri cos’è

Le spese della vita quotidiana, lo sappiamo bene, sono molte. Non è quindi una novità che a volte un piccolo aiuto economico è proprio quello di cui si ha bisogno. Eppure, accedere ai servizi offerti da banche e società finanziarie non è così semplice. Il risultato: l’impossibilità di ottenere della liquidità per i propri progetti, o anche solo per arrivare ala fine del mese. In tali frangenti, la soluzione ideale è il nano prestito. Il nome non poteva essere più esplicito. Parliamo, infatti, di piccole quantità che possono fare davvero comodo nei momenti di urgente necessità. Per scoprirne di più, rimanete con noi fino alla fine di questa pratica guida.

Perché il nano prestito?

Il nano prestito è un prodotto relativamente recente. Nato in provincia di Napoli nel 2015, ha iniziato a diffondersi nel resto della peninsola in soccorso delle tante famiglie colpite dalla crisi economica. Il progetto iniziale ha preso avvio precisamente nella città di Nola e ha coinvolto ben 50 famiglie. Il budget ammontava a 10.000 euro, una sorta di capitale di lancio che è stato poi incrementato nel corso del tempo per venire incontro alle esigenze di una parte crescente della popolazione.

Come anticipato, il punto di forza del nano prestito consiste nell’includere in tale linea di credito coloro che non possono accedere alle soluzioni finanziarie tradizionali. Le banche, di fatti, chiedono dei requisiti ben precisi prima di erogare un prestito. Sono le cosiddette garanzie reddituali, che in un periodo come quello attuale non sono certo la cosa più facile da dimostrare. Se busta paga o dichiarazione dei redditi non convincono del tutto l’istituto di credito, il responso sarà un secco “no”. Così il nano prestito si configura come “soluzione tampone” dinnanzi ai dinieghi degli instituti di credito. Una delle sue finalità, in effetti, è quella di arginare il rishio che gli Italiani in ristrettezze economiche cadano nella trappola degli usurai.

A erogare tale forma di finanziamento sono gli enti promotori del progetto, overo Finetica, Banca Etica e Microcredito Europeo, guidati dal Ministero dell’Economia, supervisore dell’iniziativa.

Le caratteristiche economiche del nano prestito

Perché un prestito sia per l’appunto “nano” non deve superare i 2500 euro. La condizione vantaggiosa risiede nel TAEG, vale a dire il Tasso Annuo Effettivo Globale. Con questa sigla ci stiamo riferendo al costo effettivo del prestito che grava sul cliente che lo richiede. La particolarità è che questo TAEG ammonta a almeno un punto percentuale in meno rispetto a quello legale.

La durata del finanziamento è variabile, con un limite massimo di 30 mesi, overo due anni e mezzo. Il capitale verrà rimborsato in comode rate, il cui ammontare non supererà i 100 euro mensili. Risulta evidente, pertanto, l’intento preciso di alleviare le situazioni economiche più disagiate, offrendo soluzioni pratiche con tassi di interesse che gli istituti di credito non concederebbero, proprio perché non convenienti.

Seguendo le orme del nano prestito

L’esempio dato dal nano prestito è stato senz’altro positivo. In effetti, tale progetto pilota ha dato adito a varie iniziative economiche, tra cui merita una particlare menzione il Microcredito Fondo Sociale Europeo. Si tratta di un fondo che concede microprestiti (maggiori dei nano prestiti), il cui ammontare è compreso tra 5.000 e 25.000 euro. L’offerta è davvero vantaggiosa, trattandosi di finanziamenti da rimborsare a tasso zero. Per quanto riguarda il piano di ammortamento, ha una durata massima di 5 anni.

Che dire? Non ci sono proprio dubbi sull’utilità e praticità dell’iniziativa. Le grinfie degli strozzini sono tra le peggiori. Con il nano prestito è possibile starne alla larga e ottenere un valido appoggio economico da restituire a condizioni vantaggiose. La speranza è che il progetto continui a crescere e a ispirare nuove forme di aiuti per le famiglie.