Per chi è un dipendente pubblico o statale che risulta essere segnalato al Crif come soggetto protestato o cattivo pagatore e vuole sottoscrivere un prestito personale, può incontrare non poche difficoltà sul mercato creditizio e sui canali bancari. Molto spesso, gli istituti di credito e le società finanziarie, prima di concedere ed erogare il credito richiesto da un potenziale soggetto richiedente, fa un’analisi preliminare della valutazione del merito creditizio (outstanding creditizio) sulla documentazione richiesta (busta paga, modello CU, cedolino pensione) per attestare e comprovare che il soggetto fornisca tutte le garanzie necessarie per onorare e fare fronte all’adempimento regolare del pagamento del finanziamento e che l’onere economico non appesantisca e non provochi disequilibrio finanziario ed economico nel bilancio familiare e personale. Dinanzi alla difficoltà che i dipendenti statali e pubblici, segnalati come protestati e cattivi pagatori, vanno incontro, onde evitare che questi rimangano “a bocca asciutta” ed esclusi dal mercato del credito, negli ultimi anni di crisi economica ed occupazionale, gli operatori dell’intermediazione creditizia e finanziaria, hanno messo in atto delle strategie ed escamotage utili per “accontentare” questo target di clientela del credito.Vediamo in questa guida tutti gli escamotage e strategia utili con i prodotti reperibili e consigliati sul mercato finanziario per chi è un dipendente statale o pubblico che sia protestato o cattivo pagatore e sia segnalato dal Crif.
Prestiti cambializzati per i dipendenti pubblici e statali
Il prestito con cambiali è una particolare forma di finanziamento che consente di ottenere un capitale finanziario con la garanzia della firma apposta sul titolo cambiario, un titolo esecutivo che consente all’ente creditore di recuperare la somma di denaro erogata. Proprio per le sue peculiarità, questa tipologia di finanziamento può essere richiesta anche dai soggetti che sono stati segnalati al Crif come cattivi pagatori o protestati: le rate mensili diventano le cambiali stesse che rappresentano lo strumento di pagamento e di garanzia per il soggetto creditizio che concede ed eroga il prestito cambializzato.
La cambiale rappresenta un titolo esecutivo e, in caso di insolvenza, l’istituto erogatore (banca o società finanziaria) può chiedere il pignoramento dei beni mobili ed immobili di proprietà del dipendente statale o pubblico, contraente del prestito. Dal momento che viene erogato a fronte dell’apposizione della firma del prestito sulle cambiali, questa tipologia di finanziamento riduce la tempistica di accettazione o di bocciatura della presentazione della domanda.
Per i dipendenti pubblici e statali protestati o cattivi pagatori, l’ottenimento del prestito con cambiale (il mezzo di rimborso del finanziamento) richiede l’obbligatorietà di apporre sullo stesso titolo di credito l’imposta di bollo fin dalla sua prima emissione: senza la corretta regolarizzazione dell’imposta di bollo l’istituto di credito non potrebbe avanzare azioni espropriative sui beni del soggetto che ha emesso la cambiale non coperta. Il prestito veloce con cambiali prevede il pagamento di rate, dunque delle cambiali, con importo customizzato in base alla valutazione del merito creditio (outstanding creditizio), della situazione finanziaria del dipendente pubblico e di un piano di ammortamento variabile dai 12 ai 120 mesi. In tal modo è possibile soddisfare ogni importo di retribuzione mensile ed ottenere delle rate mensili di importo personalizzato in base ai piani di rimborso del debito contratto:
Prestito con cambiali per dipendenti pubblici: dove reperirli
Interessante è la proposta di prestito cambializzato di King Prestiti che consente di ottenere un prestito con cambiali non finalizzato a soggetti che sono lavoratori dipendenti pubblici e privati, pensionati ed autonomi con reddito dimostrabile, il cui importo rateale non può essere superiore al 30% del reddito netto mensile percepito dal richiedente. Per quanto concerne l’importo varia dai 2.500 euro ai 31.000 euro con un periodo di ammortamento che varia da uno a dieci anni con possibilità di rimborsare le rate con cambiali appoggiate presso un istituto creditizio; i tempi di erogazione del prestito varia tra gli 8 ed i 10 giorni dalla data di richiesta del prestito. E’ possibile che venga richiesta la figura di un soggetto garante o la sottoscrizione di una polizza assicurativa vita, per informazioni ulteriori ed invio documentazione per richiede la valutazione della pratica scrivere a prestiticambializzati@kingprestiti.it.
Cessione del quinto per dipendenti pubblici garantito da Inps (ex Inpdap)
Un altro escamotage per i dipendenti statali e pubbblici che abbiano una storia alle spalle di protestati e cattivi pagatori, tali da renderli “soggetti escludibili” dal mercato creditizio, è quello concernente la possibilità di sottoscrizione di un’operazione di cessione del quinto garantita dal’l’Istituto di Previdenza Inps (ex Inpdap). La cessione del quinto appartiene alle forme di prestito personale non finalizzato che permettono di vedersi erogato un importo di denaro liquido in tempi brevissimi senza dover giustificare la finalità del capitale erogato che può essere concesso fino ad un massimo di 60.000 euro con saggio di interesse fisso. Con assoluta rapidità le rate di rimborso sono trattenute mensilmente sullo stipendio senza che il soggetto contraente debba pagare ogni mese le rate con i bollettini postali. Mediante la detrazione automatica mensile sullo stipendio, questa tipologia di prestito è adatta anche per coloro che sono segnalati come protestati o cattivi pagatori dato che la garanzia è rappresentata proprio dalla trattenuta mensile praticata dal datore di lavoro (amministrazione statale o ente pubblico) sullo stipendio del dipendente per onorare il debito all’istituto bancario o società finanziaria erogante.