Qualunque motivo nel corso della vostra vita vi porterà a richiedere un prestito personale, ricordate che la capacità di scovare la soluzione più conveniente e affine alle vostre esigenze sarà sempre direttamente proporzionale alla conoscenza delle variabili in gioco: sapersi orientare tra offerte e pubblicità sarà essenziale per giocare un ruolo da protagonista in una questione tanto complessa.
E’ risaputo, infatti, che la concessione di un prestito personale da parte del sistema creditizio è vincolata a una serie di strategie contro rischi e aggravi inutili: le finanziarie e le banche valutano con attenzione l’affidabilità economica di ogni singolo richiedente, con un’esegesi minuziosa della situazione patrimoniale e familiare, della storia creditizia e del reddito personale. Nulla è lasciato al caso, ogni dettaglio è degno di nota.
Ed è proprio questa cura che dovrebbe esservi d’esempio, che dovrebbe indurvi alla massima cautela nella lettura di un contratto e delle condizioni del vincolo che state sottoscrivendo.
Accertata la legittimità dell’istituto a concedervi un prestito personale (un prestito può essere concesso solo da un istituto o da una società di credito autorizzati e iscritti ad un apposito albo ), non lasciatevi adulare dalla convenienza di una rata o di un TAN, il tasso annuo nominale, particolarmente accattivante.
Il vero parametro da tenere in considerazione è il TAEG, il tasso annuo effettivo globale.
Cos’è il TAEG?
Il TAEG è il valore percentuale dei costi totali di una proposta di finanziamento, è l’indicatore del costo effettivo di un’operazione creditizia; sostanzialmente si presenta come un tasso “virtuale” creato per offrire ai sottoscriventi di un prestito personale una previsione attendibile del costo globale e reale dell’intera concessione.
Il valore del TAEG somma al tasso di interesse nominale tutte le eventuali voci di spesa connesse, ossia:
- spese di istruttoria
- spese di revisione del finanziamento
- spese di apertura e chiusura della pratica
- spese di riscossione dei rimborsi
- spese di incasso delle rate
- spese di assicurazione
- costi dell’attività di mediazione
- varie ed eventuali previste dal contratto
Comprendendo ogni voce di costo effettivo del finanziamento, il TAEG si presenta come il parametro più valido per confrontare preventivi e proposte; ecco perchè accettare il primo finanziamento offerto sull’onda dell’entusiasmo per un prezzo visibilmente vantaggioso del tasso di interesse non è la migliore strategia di comportamento: basta un TAEG elevato a vanificare il fascino di un prezzo apparentemente competitivo.
Quante volte nonostante la richiesta di un prestito a tasso zero il rimborso finale alla scadenza si rivela maggiore dell’importo ottenuto con il prestito? In questi casi ( purtroppo la quasi totalità ) il beneficio di un tasso nominale annuo, TAN, pari a zero non esclude una serie di costi impliciti e fissi che, a guisa di interessi occulti, accrescono la quota da restituire.
L’aderenza alla realtà di un prestito a tasso zero è misurata dal valore del TAEG e dalla previsione di tutti i possibili costi da sommare alla cifra richiesta con il prestito. Chiedere sempre informazioni dettagliate sul TAEG in sede contrattuale è la conditio sine qua non per non ricevere brutte sorprese dal nostro prestito.
Prestito personale? Nessun problema, ma attenzione al TAEG!