Leasing finanziario per beni immobili per imprenditoria: la guida

Che cos’è esattamente il leasing finanziario? Anche chi non ha mai sottoscritto un contratto di questo tipo, saprà bene per sentito dire o semplice intuizione che questa cosa misteriosa implica dei soldi da sborsare. In effetti, la parola “leasing” deriva dall’inglese “to lease”, ovvero “dare in affitto”. Si tratta di una forma di investimento con la quale una società di leasing, chiamata anche concedente, trasferisce al proprio cliente, il cosiddetto utilizzatore, la titolarità di un bene. Ma come funziona all’atto pratico e quali sono le condizioni per accederci? Questo articolo proporrà una comoda guida per chiarire tutti i quesiti e dubbi al riguardo.

Il funzionamento del leasing finanziario

Se il leasing finanziario è una soluzione vantaggiosa per l’imprenditoria è perché consente di ottenere beni immobili per la propria attività dietro il pagamento di un canone di locazione. La sottoscrizione prevede un piano di ammortamento ben definito, che indica il numero e importo delle mensilità, così come l’ammontare del tasso di interesse, che può essere fisso o variabile. Il vantaggio del leasing è che si tratta di un finanziamento immediato che offre una valida e conveniente alternativa al mutuo.

Una volta rimborsato il capitale ricevuto, il contratto prevede per l’utilizzatore una clausola di riscatto. Ciò significa che l’imprenditore avrà la possibilità di acquistare l’immobile e diventarne l’effettivo proprietario. In tal caso dovrà versare il cosiddetto prezzo di riscatto, ovvero la differenza tra il costo complessivo dell’immobile e il debito coperto come da contratto. Qualora decidesse di non riscattare l’immobile, non dovrà fare altro che lasciare scadere il contratto.

Una particolarità del piano di ammortamento è che il primo canone da versare è di un importo maggiore rispetto ai canoni successivi. Viene infatti chiamato “maxi canone“, assente soltanto nei casi di leasing a canone costante. La sua funzione è quella di ridurre i rischi di perdita per il concedente qualora l’utilizzatore dovesse peccare di insolvenza. Può quindi essere paragonato a una specie di risarcimento con cui il concedente si cautela all’atto di concedere il capitale.

La deducibilità del leasing finanziario

Un’ulteriore buona notizia è che i canoni del leasing finanziario sono in parte deducibili al momento della dichiarazione dei redditi. Vi sono però alcuni requisiti da soddisfare.

  • Il bene immobile concesso all’utilizzatore deve essere strumentale all’attività da questi svolta.
  • Se il contratto di leasing ha una durata pari o superiore a quella minima fiscale, la deduzione dei canoni seguirà la durata contrattuale.
  • Se il contratto di leasing ha una durata inferiore al minimo fiscale, i canoni eccedenti la durata minima contrattuale saranno soggetti a tassazione mentre il contratto è vigente. Una volta scaduto il contratto saranno dedotti dentro i limiti dell’importo massimo deducibile annualmente.

Vantaggi e svantaggi del leasing finanziario

Ora che le caratteristiche del leasing sono ben chiare, enumeriamo a mo’ di conclusione pregi e difetti di tale forma di finanziamento.

Pro

  • L’immobile è disponibile immediatamente.
  • I canoni possono essere detratti fiscalmente.
  • Il piano di ammortamento è piuttosto rapido, paragonato ad esempio all’opzione di acquisto diretto. Il motivo è proprio la deducibilità dei canoni.
  • Frazionamento dell’Iva nei canoni. L’utilizzatore non paga per completo l’Iva sul bene, ma solo sui canoni periodici e sull’eventuale riscatto finale.
  • Il bene è comprato su scelta e indicazione dell’utilizzatore, senza sorprese.
  • Il bene non viene contabilizzato nel bilancio dell’utilizzatore.
  • Il bene non è soggetto a ipoteca, e questa è la differenza fondamentale rispetto al mutuo.
  • L’utilizzatore non deve versare grandi cifre nel caso in cui decida di acquistare il bene.
  • Correlato ai punti precedenti, il leasing non ripercuote negativamente sulla liquidità dell’azienda.

Contro

  • L’utilizzatore non può vendere o dare il bene in affitto o garanzia a terzi finché non venga riscattato.
  • Avendo il leasing una durata inferiore al mutuo, le rate non sono certo trascurabili.