Prestiti e finanziamenti per l’imprenditoria giovanile: una guida

La legge 95 del 1995 è intervenuta sulle difficoltà imprenditoriali delle start up giovanili nelle aree svantaggiate del Paese, favorendo il finanziamento a fondo perduto ed il mutuo a tasso agevolato per le imprese costituite soprattutto da giovani. In particolare, per rientrare nella rosa dei candidati di coloro che possono aspirare ad alcuni finanziamenti per l’imprenditoria giovanile, è necessario appartenere ad una società di persone, società di capitali o società cooperative, non possono essere prese in considerazione invece le ditte individuali, le società di fatto, le società con un unico socio; inoltre le aziende devono essere composte solo da giovani tra i 18 ed i 35 anni o per due terzi da giovani tra i 18 ed i 29 anni, tale maggioranza è data dal possesso delle quote di capitale della società di ogni socio; infine la residenza dei soci dev’essere nelle aree obiettivo I ossia Calabria, Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania, oppure nelle aree obiettivo II ossia Molise ed Abruzzo.

Finanziamenti della Comunità Europea

Come agevolazioni sono previste quelle finanziarie ed i servizi reali nell’avviamento dell’impresa; le prime riguardano le spese di investimento (contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato) e di gestione (contributi a fondo perduto), i secondi comprendono servizi di informazione e di accompagnamento alla progettazione al fine di elaborare al meglio il business plan, servizi di formazione sulla gestione d’impresa ed assistenza tecnica tramite l’affiancamento di un tutor che possa agevolare la risoluzione di problemi legati all’avviamento dell’attività. I finanziamenti a fondo perduto della Comunità Europea sono rivolti a settori specifici come l’istruzione, il turismo, l’agricoltura, le nuove tecnologie. Il progetto “Europa Creativa” dell’Agenzia EACEA e quello “Life Plus” del Ministero dell’Ambiente italiano sono rivolti invece alle imprese dei settori dei media, dell’ambiente, della cultura

Finanziamenti delle Regioni

Esistono poi i finanziamenti per l’imprenditoria giovanile sia statali che quelli affidati alle Regioni, enti preposti a gestire i fondi europei, esempi ne sono i prestiti a fondo perduto Emilia Romagna e quelli Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Veneto, a favore dei giovani agricoltori tra i 18 ed i 39 anni che operano sul territorio nazionale. Il governo ha stabilito che per l’anno nuovo si destinerà un fondo di liquidità per le nuove microimprese offrendo un altro tipo di accesso agevolato al credito, pari ad un mutuo a tasso zero che copre il 75% del valore dell’azienda ed un piano di ammortamento di 8 anni, nel comparto dell’agricoltura, dell’artigianato, dell’industria per aziende attive da non più di 12 mesi i cui soci siano per il 50% di età inferiore ai 35 anni.

SELFIEmployment e Smart&Smart

Per il 2017 si è stabilito che i finanziamenti per l’imprenditoria giovanile saranno a tasso zero ed a fondo perduto, usufruendo delle agevolazioni destinate agli imprenditori al di sotto dei 30 anni; “SELFIEmployment” prevede finanziamenti fino a 50000 euro per i giovani che vogliono avviare un’attività e spese fino ad 1,5 milioni di euro, con un piano di rientro di 7 anni ed un’agevolazione in particolare per gli iscritti al programma “Garanzia Giovani”, ottenibile tramite l’invio dell’istanza ad Invitalia, società che gestisce il fondo rotativo he deve contenere una richiesta di credito tra 5000 e 50000 euro; questa erogazione di capitale si deve aggiungere ad altri strumenti come i finanziamenti “Smart&Smart” e quelli “Nuove Imprese a Tasso Zero” (che comprende anche l’interesse per il settore dei servizi e fieristico culturale). Con il primo sono state già avviate più di 600 imprese, con il secondo si partirà dal 13 gennaio 2017.

Nuove Imprese a Tasso zero

Per accedere al finanziamento si deve fare richiesta di prestito presso una delle banche che aderiscono al programma “Nuove Imprese” con una documentazione comprendente il progetto, ossia un bilancio contente un programma di investimenti ed una visura societaria storica ed un’altra concernente i soci, rilasciate dalla Camera di Commercio; si può avviare l’istanza anche in presenza di altri finanziamenti e senza vincoli rigidi sulla capitalizzazione patrimoniale dell’azienda.