Risarcimento delle banche per i tassi usurai sulla cessione del quinto

Usura bancaria ed Anatocismo sui tassi di interesse: sono questi i fenomeni “dilaganti” che investono il comparto bancario e creditizio: i risultati di un report nazionale parlano chiaro dato che nel 99% dei casi, su quasi 47 mila conti correnti aziendali analizzati, sono state rilevate anomalie, le principali sono l’usura oggettiva (nel 71% dei casi, i tassi di interesse passivi erano superiori al tasso soglia fissato trimestralmente dalla Banca D’Italia), quella soggettiva (nel 74% dei casi sono state applicate condizioni particolarmente gravose, considerata la situazione di difficoltà economico-finanziaria dell’azienda) o anatocismo (calcolo di interessi su interessi, 71 volte su 100). Negli ultimi 10 anni, le banche e le finanziarie hanno fatto sottoscrivere ai propri clienti, dei contratti di cessione del quinto o delega di pagamento, che non rispecchiavano correttamente la normativa vigente. Ecco la guida utile che ti consenta di richiedere e di verificare se il contratto di cessione del quinto che hai sottoscritto è regolare o hai diritto ad un rimborso.

Dettato normativo in materia di usura: disciplina legislativa

Per chi ha sottoscritto un contratto di cessione del quinto o di delega di pagamento e vuole comprendere se è stato oggetto di truffa e di usura da parte del sistema bancario deve rifarsi alla disciplina normativa in materia di reato di usura. Questa fattispecie di reato si configura a carico del soggetto che si fa dare in corrispettivo una prestazione di denaro o di altra utilità, interessi o altri vantaggi usurari.

La legge sancisce il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari: sono da considerarsi “usurari gli interessi, anche se inferiori a tale limite, e gli altri vantaggi o compensi che, avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità, ovvero all’opera di mediazione, quando chi li ha dati o promessi si trova in condizioni di difficoltà economica o finanziaria“.

Il quarto comma prevede che per la determinazione del tasso di interesse usurario si debba tenere conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito. Per intervento del Tribunale di Busto Arsizio, con sentenza del marzo 2013, ha affermato che ai sensi dell’art. 644 c.p., sono rilevanti, ai fini della determinazione del tasso soglia di cui alla normativa sull’ usura, tutti gli oneri che il consumatore sopporti in correlazione con l’uso del credito. Tra tali oneri rientra anche il costo della polizza assicurativa a garanzia del rischio morte, invalidità e perdita di impiego del mutuatario obbligatoria ex art. 54, D.P.R. n. 180/1950 per ottenere un prestito con cessione del quinto dello stipendio.

Prassi operativa: ecco come richiedere i rimborsi per le cessioni del quinto

Ecco come fare per ottenere il rimborso che ti spetta sul contratto di cessione del quinto che hai rinegoziato negli ultimi 10 anni, dato che quasi sicuramente la banca ha applicato saggi d’interesse definibili usurai. Rivolgiti ad un’Associazione di difesa dei consumatori e verifica se il contratto di cessione che hai sottoscritto è regolare o presenta anomalie: con ADICONFI puoi fruire della consulenza gratuita.

  • Il 92% dei contratti esaminati da ADICONFI hanno il diritto ad un rimborso.
  • In molti casi il rimborso può eccedere anche il migliaio di euro per ogni contratto rinegoziato o estinto anticipatamente.
Hai qualche domanda?ECCO SUBITO LE RISPOSTE.
1Ma come funziona?Basta far controllare il proprio contratto ad ADICONFI per sapere se hai il diritto al rimborso oppure no.
2Quanto mi costa la perizia?Nulla, il controllo e perizia, da parte dei nostri tecnici e legali è completamente GRATIS.
3Ma è vero che anch’io posso avere un rimborso?Il 92% dei contratti di cessione del quinto o delega di pagamento esaminati da ADICONFI hanno il diritto ai rimborsi, ragione per cui,  con molta probabilità anche tu potresti averne diritto.ATTENZIONE: E’ importante tenere in considerazione che si ha diritto a un rimborso per ogni cessione del quinto o prestito delega rinegoziati o estinte, per cui se hai rinnovato o estinto più di una volta, il diritto al rimborso è ancora maggiore e la cifra più importante.
4Ma quanto potrei avere come rimborso per le mie vecchie cessioni del quinto?La cifra varia in base all’entità del contratto di cessione, ma devi sapere che in moltissimi casi i rimborsi possono essere di varie migliaia di euro per ogni contratto.
5Se non trovo più i contratti, perdo il diritto ai rimborsi?Assolutamente no.

ADICONFI si fa carico di reperire, per conto e per nome dei suoi associati, tutti i documenti necessari direttamente alla finanziaria per fare la perizia e successivamente richiedere tutti i rimborsi.

6Cosa devo fare per verificare se ho il diritto al rimborso delle vecchie cessioni del quinto?Devi semplicemente compilare il form che trovi online e non appena ADICONFI riceverà la tua richiesta ti contatterà immediatamente.
7Se ho diritto al rimborso come devo fare per ottenerlo?Le strade sono sostanzialmente due:

Opzione 1:

Nonostante la normativa vigente tuteli il consumatore (art 4 co.3, d.lgs 28/2010) sarà tua responsabilità:

  1. reperire tutta la documentazione,
  2. ricalcolare i costi,
  3. verificarli con un perito,
  4. istruire la pratica,
  5. dare mandato ad un avvocato specializzato in materia,
  6. attendere per diversi mesi un riscontro dalla controparte.

Opzione 2:

  1. Ricevi il supporto di altri che come te hanno già superato questo percorso, appoggiandoti alla nostra associazione che si avvale di esperti, periti, tecnici e legali.