Anche per l’anno 2017, del resto come lo scorso anno, per chi intende avviare un’attività imprenditoriale in proprio o in società può fruire delle risorse finanziarie approntate all’uopo ed a fondo perduto. Del resto, il perdurare della crisi economica e nelle scarse opportunità di reperire un posto di lavoro da dipendente con una busta paga mensile inducono, sempre più spesso, molte persone ad avviare un’attività economica in proprio per crearsi un’occupazione e per realizzare i propri sogni nel cassetto. Anche per i giovani appena laureati e freschi di studi, dopo vari stage curriculari in varie imprese private o pubbliche, possono tentare la strada dell’autoimprenditorialità, beneficiando dei finanziamenti a fondo perduto. Vediamo in questa guida tutto quanto occorre conoscere per richiedere ed ottenere i finanziamenti a fondo perduto per l’anno 2017.
Finanziamenti a fondo perduto: requisiti necessari
Per richiedere ed avere accesso ai finanziamenti a fondo perduto, oltre alla soddisfazione dei requisiti richiesti nella presentazione della domanda del bando pubblicato, è necessario allegare alla documentazione un business plan ovvero un documento che descriva il tipo di attività imprenditoriale che si ha intenzione di avviare, i segmenti ed i bisogni di utenza e di clientela che si vogliono soddisfare con l’offerta di prodotti o di servizi, un conto economico ed uno stato patrimoniale a preventivo. Ecco perché è necessario ipotizzare i costi che potenzialmente si intende sostenere per avviare l’attività economica in modo tale che le risorse erogate a fondo perduto coprano parzialmente quanto deve essere esborsato per intraprendere l’iniziativa imprenditoriale. In seguito all’erogazione delle risorse a fondo perduto, l’ente pubblico (Camera di commercio) che concede il prestito, è titolato a fare controlli di routine per valutare e monitorare se quanto indicato in precedenza nel business plan corrisponde alla fatturazione dei costi effettivamente sostenuti.
Finanziamenti a fondo perduto: cosa sono
I finanziamenti a fondo perduto sono una forma di prestito o di credito concesso da enti pubblici, spesso e volentieri Camere di Commercio, al fine ultimo di sostenere ed incentivare la nascita di nuove attività imprenditoriali nell’area e nella comunità locale in cui è ubicato l’ente erogatore. In effetti, si possono trovare bandi di finanziamento pubblico volti a sostenere le imprese già costituite che soffrono e necessitano di risorse economiche per superare la congiuntura economica o perché devono avviare una strategia di ristrutturazione degli impianti e degli opifici, piuttosto obsoleti.
Dato che si tratta di finanziamenti a fondo perduto, il capitale finanziario erogato non deve essere rimborsato e non è previsto neppure il pagamento di interessi: proprio per questa peculiarità intrinseca nei finanziamenti a fondo perduto, essi sono erogati quasi sempre dall’Unione europea, dallo Stato, dagli enti locali al fine ultimo di incentivare l’economia del Paese e rilanciare l’imprenditoria. Per quanto concerne l’ammontare totale erogato, si deve necessariamente leggere attentamente il bando pubblicato sui siti istituzionali degli enti pubblici con indicazione dei requisiti necessari per presentare la domanda di partecipazione, la quale deve essere inoltrata nei tempi e nei modi stabiliti ed indicati in modo chiaro (spesso in calce) sul bando. Decorsi i termini, una commissione procederà alla valutazione delle domande pervenute e stilerà una graduatoria meritocratica che sarà pubblicata sul sito dell’ente.
Finanziamenti a fondo perduto: destinatari
In effetti, il bando pubblicato sul sito dell’ente è ben chiaro su quali sono le categorie di destinatari delle risorse finanziarie a fondo perduto: in modo mirato alcuni bandi sostengono progetti diversi in aree colpite da crisi economica costante (aree e poli industriali), nelle regioni del Meridione italiano dove trovare un posto di lavoro è più difficile che nel Settentrione, progetti finanziari mirati a sostenere certi settori come l’agricoltura, la pesca e la silvicoltura, oppure il commercio in una data zona come il centro storico.
Sempre più spesso sono previsti bandi indirizzati all’imprenditoria femminile dato le donne, spesso e volentieri, trovano più difficoltà a conciliare il lavoro con la famiglia. Non dimentichiamo anche che sono previsti bandi per i giovani, il cui requisito richiesto è quello anagrafico, non aver superato i 35 anni di età; per questo si deve fare riferimento a quanto contenuti all’interno del bando prima di inoltrare la domanda, a cui vanno allegati determinati documenti.
Cliccando sul sito http://www.contributiregione.it/panoramica/è possibile reperire tutti i bandi attivi nella vostra regione di interesse volti a sostenere l’autoimprenditorialità con finanziamenti a fondo perduto.