Cos’è il prestito tra familiari?

Se avete necessità di un prestito per finanziare l’acquisto di un’auto o per realizzare un sogno o progetto ma, avete già cercato all’interno del mercato creditizio varie proposte commerciali che non sono risultate essere adattabili al vostro fabbisogno personale e finanziario oppure la domanda è stata bocciata per mancanza di solide garanzie richieste dai soggetti prestatori di fondi, cosa potete fare in questa situazione? Lasciare perdere o trovare alternative? Ecco la soluzione adatta a voi: fruite di un prestito messo a disposizione da un familiare che abbia della liquidità e del risparmio cumulato da una vita e vi possa dare un valido ausilio a realizzare il vostro sogno nel cassetto. In tempi di crisi economica ed occupazione, il prestito tra familiari è ritornato di grande moda per la mancanza di solide garanzie e per riluttanza da parte degli istituti di credito di erogare risorse finanziarie. Occorre, in primis, sottolineare che il prestito tra familiari o amici o conoscenti è consentito dalla normativa legislativa, quando si tratta di un’erogazione saltuaria che sia rivolto nei confronti di un soggetto conoscente. Il Decreto Legislativo n.385 del 1993 punisce chiunque eserciti in modo abusivo un’attività finanziaria nei confronti del pubblico; quindi non è reato prestare denaro ad un amico o parente. Tra familiari, amici oppure conviventi è possibile che lo scambio monetario avvenga sotto forma di donazione o di prestito finalizzato all’acquisto di un’auto o più semplicemente come esigenza di liquidità o per fare fronte a spese urgenti ed imprevisti.

Prestito tra familiari o conoscenti: ecco come funziona

Pur trattandosi di familiari o amici, è sempre meglio formalizzare il prestito secondo il dettato legislativo utilizzando una serie di accorgimenti che ci permettono di rispettare il famoso detto: “Patti chiari amicizia lunga”. Anche se concedete un prestito a persone di fiducia o parenti che conoscete da anni, si può incorrere in problematiche derivanti dalla cattiva abitudine di non formalizzare un prestito agendo in forma scritta, la famosa scrittura privata che formalizza l’accordo tra le parti.

Sarebbe un buon consiglio ed una buona prassi per il creditore auto-tutelarsi attraverso il ricorso di un titolo di credito esecutivo quale la cambiale, che assolve a valido strumento di garanzia per esercitare azione di rivalsa sul patrimonio del soggetto debitore. I prestiti tra privati con cambiali rappresentano una forma di finanziamento che non richiede l’intervento di società finanziarie o istituti di credito ma che intercorre tra due soggetti privati con la garanzia di un titolo esecutivo in caso di mancata restituzione del debito a tutela del soggetto prestatore di fondi.

Per chi, invece, avesse concesso il prestito senza esercitare per questa opzione e non abbia formalizzato mediante forma scritta, è necessario da subito attivarsi per documentare il finanziamento ovvero, cercare di reperire una tracciatura dello stesso quale una ricevuta, nel caso il prestito sia stato effettuato tramite bonifico bancario, assegno circolare o vaglia postale. Se il prestito fosse stato concesso ed erogato tramite denaro contante, è necessario avvalersi di due persone fisiche in qualità di testimoni attendibili volti a confermare la veridicità della situazione avvenuta. Qualora, si verifichi la reticenza e la non volontà del soggetto debitore di restituire quanto dovuto, bisogna rivolgersi ad un consulente legale specializzato per redigere di una lettera di sollecito o altra procedura legale per intimare e sollecitare la persona all’adempimento del debito contratto.