Piccoli prestiti Inps: il finanziamento appositamente pensato per i dipendenti di Poste Italiane

Se sei un dipendente di Poste Italiane, oltre alla possibilità di beneficiare della gamma di prodotti offerta dall’azienda presso la quale lavori, puoi ricorrere ai prestiti erogati dall’INPS pensati per i dipendenti privati e pubblici. I piccoli prestiti sono la soluzione ideale per i dipendenti di Poste Italiane che hanno necessità immediata di liquidità per piccole esigenze: si tratta di una somma di denaro che può essere richiesta da un dipendente iscritto alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, utile soprattutto per chi ha necessità di ricevere denaro, piccole somme che però potrebbero essere utili per motivi più disparati. Il piccolo prestito INPS può essere richiesto per una durata di 12, 24, 36 e 48 mesi, rate suddivise rispetto al totale dell’importo da restituire, per ogni rata verrà corrisposta anche una percentuale d’interesse. Vediamo in dettaglio le caratteristiche peculiari del piccolo prestito offerto dall’INPS, appositamente ideato per i dipendenti di Poste Italiane.

INPS: Piccolo Prestito per dipendenti di Poste Italiane

Il piccolo prestito INPS è disciplinato dal decreto legge numero 201 del 6 dicembre 2011, che è stato quindi convertito nella legge numero 214 del 27 dicembre 2011: si tratta di uno strumento che permette ai dipendenti di Poste Italiane di avere immediata disponibilità a fronte di spese improvvise ed urgenti. prestiti devono essere rimborsati in 12, 24, 36 o 48 rate, costituite da una quota interessi e da una quota capitale e le domande, redatte sugli appositi modelli forniti dall’Istituto (consultate la sezione modulistica del sito dell’INPS), devono essere presentate esclusivamente per tramite della Amministrazione di appartenenza, la quale provvederà ad inoltrarle in via telematizzata.

Per quanto concerne gli importi erogati ed erogabili dall’istituto di previdenza INPS, il piccolo prestito prevede diversi piano di ammortamento variabili in base alle esigenze dei richiedenti:

  • per i prestiti annuali si può chiedere un importo pari ad una mensilità media netta di stipendio o di pensione da restituire in 12 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio o della pensione può chiedere una somma fino a due mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile;
  • per i prestiti biennali si può chiedere un importo pari a due mensilità medie nette di stipendio o di pensione da restituire in 24 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio può chiedere una somma fino a quattro mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile;
  • per i prestiti triennali si può chiedere un importo pari a tre mensilità medie nette di stipendio o di pensione da restituire in 36 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio può chiedere una somma fino a sei mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile;
  • per i prestiti quadriennali si può chiedere un importo pari a quattro mensilità medie nette di stipendio o di pensione da restituire in 48 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio può chiedere una somma fino a otto mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile.

Per quanto concerne le condizioni economiche, sull’importo lordo della prestazione si applicano un tasso di interesse, un’aliquota per spese di amministrazione e una per il fondo rischi, secondo i seguenti valori:

  • tasso di interesse nominale annuo: 4,25%;
  • spese di amministrazione: 0,50%;
  • premio fondo rischi.

Il pagamento e l’erogazione della prestazione avviene o in contanti presso la banca cassiera dell’Istituto o con accredito sul c/c postale o bancario indicato dal richiedente.
Nel caso in cui il richiedente abbia in corso di ammortamento un prestito pluriennale diretto o garantito, il piccolo prestito annuale non potrà superare la singola mensilità, il biennale le due mensilità, il triennale le tre mensilità, il quadriennale le quattro mensilità. La prima rata di ammortamento viene trattenuta a decorrere dal secondo mese successivo a quello in cui viene effettuata l’erogazione della somma.