Sei un dipendente pubblico o in pensione iscritto alla Gestione Unitaria? Hai bisogno di un piccolo prestito? Ecco la soluzione ideale: il piccolo prestito per sostenere delle spese urgenti e sopperire a piccole necessità familiari, il capitale erogabile è variabile in base alla disponibilità di bilancio. Questa è una forma di finanziamento dedicata ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che s’inserisce nella categoria di prestito personale non finalizzato per ottenere una liquidità variabile in base al bilancio annuale approvato dall’ente erogatore. Le rate vengono detratte direttamente ed automaticamente dalla retribuzione mensile del dipendente pubblico o dalla pensione a partire dal mese successivo all’erogazione del capitale concesso in prestito.
Requisiti necessari per ottenere il Piccolo prestito
Il piccolo prestito si rivolge ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, per questo chi lo richiede deve essere:
- iscritto in attività di servizio: le domande, redatte sugli appositi modelli forniti dall’INPS devono essere presentate esclusivamente per tramite della Amministrazione di appartenenza, la quale provvederà ad inoltrarle in via telematizzata (determinazione Presidenziale n.95/2012),
- iscritto pensionato: le domande devono essere presentate esclusivamente in via telematizzata (determinazione Presidenziale n.95/2012).
Il dipendente pubblico o il pensionato non deve produrre nessuna documentazione che giustifichi il motivo della richiesta di liquidità; questa tipologia di prestito s’inserisce nella categoria dei finanziamenti non finalizzati, ovvero di quelli che non necessitano di far conoscere la finalità del denaro richiesto. Nel qual caso il soggetto richiedente e sottoscrittore del prestito, il dipendente pubblico in servizio cambi Amministrazione o l’Ufficio, dovrà solamente comunicare il nuovo indirizzo.
Piccolo prestito: importi erogati e durata del contratto
Per quanto concerne gli importi del prestito:
- per i prestiti annuali si può chiedere un importo pari ad una mensilità media netta di stipendio o di pensione da restituire in 12 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio o della pensione si può chiedere una somma fino a due mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile;
- per i prestiti biennali si può chiedere un importo pari a due mensilità medie nette di stipendio o di pensione da restituire in 24 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio si può chiedere una somma fino a quattro mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile;
- per i prestiti triennali si può chiedere un importo pari a tre mensilità medie nette di stipendio o di pensione da restituire in 36 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio può chiedere una somma fino a sei mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile;
- per i prestiti quadriennali si può chiedere un importo pari a quattro mensilità medie nette di stipendio o di pensione da restituire in 48 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio può chiedere una somma fino a otto mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile.
Sull’importo lordo della prestazione erogate si applicano un tasso di interesse, un’aliquota per spese di amministrazione e una per fondo rischi, secondo i seguenti valori:
- tasso di interesse nominale annuo: 4,25%;
- spese di amministrazione: 0,50%;
- premio fondo rischi.
Il Piccolo prestito prevede una durata del contratto variabile che va da 1 ai 4 anni; il capitale viene dunque rimborsato con rate da 12 -24 – 36- 48 mensilità costituite da una quota interessi e da una quota capitale.
Erogazione del piccolo prestito e modalità di rimborso
Il pagamento della prestazione avviene o in denaro contante presso la banca tesoriera dell’Istituto o con accredito sul c/c postale o bancario indicato dal richiedente.
Nel caso in cui il contraente abbia in corso di ammortamento un prestito pluriennale diretto o garantito, il piccolo prestito annuale non potrà superare la singola mensilità, il biennale le due mensilità, il triennale le tre mensilità, il quadriennale le quattro mensilità. La prima rata di ammortamento viene trattenuta a decorrere dal secondo mese successivo a quello in cui viene effettuata l’erogazione della somma.
Se il soggetto richiedente il piccolo prestito ha in corso un prestito pluriennale diretto INPS e INPDAP, il finanziamento concesso presenta delle ulteriori limitazioni:
- prestito con durata di 12 mesi: importo pari ad un massimo di 1 mensilità;
- prestito con durata di 24 mesi: importo pari ad un massimo di 2 mensilità;
- prestito con durata di 36 mesi: importo pari ad un massimo di 3 mensilità;
- prestito con durata di 48 mesi: importo pari ad un massimo di 4 mensilità.
Rinnovo del piccolo prestito
E’ possibile rinnovare il piccolo prestito nelle seguenti tempistiche:
- 6 mesi per i prestiti annuali;
- 12 mesi per i prestiti biennali;
- 18 mesi per i prestiti triennali;
- 24 mesi per i prestiti quadriennali.