Prestiti per disoccupati: migliori offerte e come richiederli

Per i disoccupati richiedere un prestito potrebbe rivelarsi una questione alquanto difficile. Dopotutto, quale migliore garanzia per banche e finanziarie della busta paga, meglio ancora se proveniente da un lavoro a tempo indeterminato? Considerando l’attuale situazione economica e l’allarmante tasso di disoccupazione, sopratutto giovanile, lo scenario non sembra proprio dei migliori. Esiste allora la possibilità per una persona senza lavoro di accedere a un finanziamento senza disporre di stabilità reddituale? La risposta fortunatamente è sì. Scopriamo insieme le migliori offerte degli istituti di credito, non prima di aver tracciato un quadro preciso della situazione.

Disoccupati e prestiti: punti di frizione

Se gli istituti di credito negli ultimi anni hanno adottato delle regole più restrittive in quanto alla concessione di prestiti, la colpa non può essere che della crisi economica. L’effetto domino di sciagurati eventi che si sono succeduti a partire dal 2008 ha infatti dimostrato che le banche non sono incrollabili. Al contrario, l’aria di vulnerabilità che tirava nel mondo finanziario ha convinto gli alti mandi europei a imporre dei vincoli più rigidi alle banche, chiamate a ridurre all’osso i finanziamenti a rischio. Le categorie più colpite sono state studenti, casalinghe, precari e disoccupati. A diversi anni dallo scoppio della crisi, la tensione tuttavia si è piuttosto allentata. Di fatti, se si tratta di modeste somme di denaro, anche ai disoccupati è concesso richiedere un finanziamento. Vediamo come.

Alternative per ottenere un prestito

Premettiamo che senza garanzie di rimborso è pressoché difficile che la banca eroghi un prestito. Eppure tale garanzia non è data solamente dal cedolino. In particolari situazioni, infatti, è possibile comprovare l’esistenza di un reddito affidabile pur in mancanza di un’occupazione. Ecco qui qualche esempio:

  • Ipoteca su un immobile: opzione per i proprietari di un immobile libero da mutuo ipotecario. Per ottenere il prestito si dovrà permettere alla banca di accendere un’ipoteca sull’immobile a garanzia del finanziamento erogato.
  • Reddito alternativo: ad esempio, una rendita finanziaria che procura un certo rendimento annuo. Nel caso in cui non si voglia smobilizzare il capitale investito o si necessiti integrarlo con una maggiore liquidità, è possibile metterlo a garanzia del prestito.
  • Percezione di un assegno di mantenimento: è il caso delle donne non lavoratrici che ricevono gli alimenti dall’ex marito. A titolo di garanzia di tale fonte di reddito sarà sufficiente fornire un estratto conto della banca e la documentazione inerente all’ordinanza del giudice.

I migliori prestiti per i disoccupati

Fermo restando che ricevere liquidità senza un contratto di lavoro non è proprio come bere un bicchiere d’acqua, qui di seguito presentiamo le migliori banche a cui dirigersi per un preventivo sulla base della propria personale situazione.

Findomestic: notissima finanziaria italiana con prestiti a tassi abbastanza buoni. Unico problema per i disoccupati: per quanto non sia necessaria la busta paga, viene comunque richiesto di dimostrare una fonte di reddito.

Credem Bancamedesimo discorso di Findomestic. Si segnalano tassi alquanto interessanti.

IBL Banca: vale quanto detto sopra, con l’aggiunta che spesso viene richiesto aprire un conto corrente per potere ricevere il finanziamento.

Compass: finanziaria che propone spesso sconti e promozioni, dispone di una linea di prestiti a favore di precari, disoccupati e lavoratori non in regola.

EasyMoney: gruppo che propone piccoli prestiti a studenti universitari e neolaureati senza lavoro e garanzie. L’importo massimo richiedibile è di 1000 euro, rinnovabile e rimborsabile in piccole comode rate.

Fingepa: concede prestiti senza busta paga fino a 50.000 euro, richiedendo come garanzia la continuità del reddito.

Banca Intesa San Paolo: un’offerta pensata appositamente per i giovani è il Prestito Superflash, riservato a studenti o disoccupati dai 18 ai 35 anni, italiani o stranieri residenti in Italia da almeno due anni. L’importo erogabile è compreso tra 2.000 a 30.000 euro, restituibile in comode rate mensili.