Prestiti e mutui per disabili: come funzionano, requisiti, costi, convenzioni e agevolazioni

Negli anni della crisi economica numerosi sono i prodotti finanziari offerti sul mercato del credito dai vari intermediari finanziari: prestiti e mutui di ogni genere per l’acquisto di ogni bene dallo spillo al viaggio sulla Luna e per tutti i soggetti e per tutte le tasche, da chi ha un contratto di lavoro indeterminato a chi richiede un mutuo o prestito senza reddito dimostrabile, per ogni fascia d’età, compresi i giovani under 35 anni, per non parlare della possibilità di reperire sul mercato del credito anche i prestiti e mutui dedicati per coloro che sono diversamente abili.

Come funziona e finalità del prestito o del mutuo per i soggetti disabili

Si parla di prestito o mutuo per i soggetti disabili o diversamente abili quando un istituto di credito o una finanziaria concedono una forma di finanziamento a questo target di consumatori per sostenere spese di acquisto, acquistare beni o servizi, finanziare l’acquisto di un’auto o di un percorso di studi post-lauream, venendo così ad ottenere un capitale di importo variabile in rapporto al plafond di spesa utile per effettuare l’acquisto e in rapporto alla valutazione del merito creditizio, ovvero della loro capacità di produrre reddito (pensione e/o stipendio).

Il prestito o mutuo per questa categoria di soggetti diversamente abili è destinato, dunque, a coloro che necessitano di una forma di finanziamento a breve o a medio-lungo termine per acquisire un bene o un servizio. Ovviamente il piano di ammortamento del finanziamento e l’importo della rata di rimborso del prestito o del mutuo è personalizzabile in base alle esigenze e capacità economico-reddituali del soggetto richiedente.

Convenzioni e agevolazioni per i soggetti disabili che richiedono un prestito o un mutuo

I prestiti ed i mutui concessi ai soggetti diversamente abili beneficiano della possibilità di accedere a forme di finanziamento con saggi di interesse agevolato, concesse con fondi erogati tramite l’A.N.D.I (Associazione Nazionale Disabili Italiani) versando alla stessa associazione una quota di 25 euro per poter beneficiare di questa Convenzione e di altre. Inoltre, in seno alle convenzioni che sono siglate ogni anno dall’A.N.D.I con vari istituti di credito presenti sul territorio nazionale e locale, è consentito alle persone disabili o portatori di handicap di poter usufruire di agevolazioni fiscali: acquisto di un’auto, prestazione di servizio di un’officina per eseguire i lavori di adattamento dei veicoli, spese per i mezzi necessari per l’accompagnamento, la deambulazione, il sollevamento, acquisto di sussidi tecnici ed informatici, spese mediche e di assistenza sanitaria, acquisto o affitto di protesi sanitarie, prestazioni chirurgiche, analisi, radioscopie, visite specialistiche, spese per i servizi di interpretariato per le persone sorde, spese per l’acquisto del cane-guida, contributi obbligatori versati per i badanti e colf addetti all’assistenza del soggetto disabile.

Il Decreto Imu approvato il 15 Ottobre 2013 e revisionato permette ai nuclei familiari con un componente disabile di poter richiedere forme di finanziamento a tasso agevolato per l’acquisto della prima casa ad uso abitativo o per eseguire la ristrutturazione all’abitazione.

I requisiti dei soggetti disabili per accedere alle forme di finanziamento dedicate

Per comprendere le forme di disabilità è bene riportarne la definizione: “Nell’ambito delle evenienze inerenti alla salute, si intende per disabilità qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di compiere un’attività nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere umano” (definizione OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità). La disabilità si riferisce a capacità funzionali fatte palesi attraverso atti e comportamenti che costituiscono aspetti essenziali della vita di ogni giorno; le varie forme possono avere carattere transitorio o permanente ed essere progressive o regressive. Numerose sono le patologie e le forme di handicap che rientrano tra i requisiti necessari per accedere alle forme di finanziamento.

I costi delle forme di finanziamento per i disabili

Per quanto concerne i costi delle forme di finanziamento rivolte ai disabili, una soluzione vantaggiosa è quella proposta da Banca Intesa San Paolo conosciuta come “Prestito della Speranza destinata non solo ai nuclei familiari numerosi ma anche a chi è disabile, il quale può vedersi erogato un capitale massimo di 6.000 euro con rata mensile di 500 euro per un anno con possibilità di fruire di un piano di rimborso in 60 rate mensili con un Taeg inferiore al 4%.

Sebbene sia vantaggioso, però, l’importo di 6.000 non è molto elevato specie per i disabili che necessitano di somme superiori ai 10.000 euro ed inferiori ai 30.000 euro, in questo caso è meglio correre alla Banca delle Marche che consente di ottenere un prestito per fare fronte alle spese connesse al proprio stato di disabilità con applicazione di un saggio d’interesse inferiore al 4%.

Un’altra soluzione interessante che consente ai soggetti diversamente abili di ottenere un capitale massimo fino ai 25.000 euro rimborsabile in 60 comode rate per finanziare l’acquisto delle attrezzature è quello erogato da Banca Popolare di Milano con Taeg al 2,456 %.