Ottenere un prestito non è cosa semplicissima soprattutto se non si è in possesso di adeguate garanzie finanziare da presentare alla banca, all’istituto di credito o qualsiasi intermediario a cui ci si rivolge. La situazione si complica nel caso in cui si è sprovvisti di un contratto a tempo indeterminato. Tuttavia ottenere un prestito senza busta paga non è cosa impossibile. Infatti, esistono alcune soluzioni alternative per accedere ugualmente ad un prestito come ad esempio fruire di un garante (ovviamente dovrà essere in possesso di garanzie finanziarie valide) oppure essere in possesso di un immobile di proprietà. In questa guida, però, vi vogliamo parlare di altre possibili strade da intraprendere come l’utilizzo della carta di credito revolving e della carta di credito prepagata.
Che cos’è una carta di credito revolving
Le carte revolving sono delle particolari carte di credito che permettono al titolare di effettuare un acquisto il cui costo verrà comodamente rateizzato. In parole povere, l’esborso non viene addebitato interamente ma mensilmente proprio come nel caso di un finanziamento o di un prestito personale al consumo. Chiaramente è necessario che il titolare della carte revolving abbia anche un conto corrente collegato da cui mensilmente verrà detratto l’importo della rata prevista.
Solitamente, a meno di possibili promozioni lanciate da banche ed istituti di crediti, il possesso della carta revolving prevede un costo annuale a cui si vanno a sommare le spese accessorie più la quota di interesse prevista nel caso essa venga utilizzata per l’acquisto di un determinato bene. Un po’ come per i prestiti, anche le carte revolving hanno un importo massimo utilizzabile (fido) che non può essere superato in alcun caso.
La carta potrà essere riutilizzata man mano che il piano di rimborso rateizzato procede. Se ad esempio si è in possesso di una carta revolving con fido di 5 mila euro che sono stati utilizzati interamente per l’acquisto di una motocicletta e si sono già pagate le prime 4 rate del valore di 250 euro, di cui 230 di quota capitale e 20 di interesse e spese accessorie, si può utilizzare la carta per effettuare acquisti complessivamente pari al massimo di 920 euro (230 euro di quota capitale x 4 mensilità saldate).
Come richiedere i prestiti personali senza busta paga con la carta revolving?
Richiedere un prestito personale utilizzando la carta revolving è una soluzione ottimale in quanto rende l’acquisto di un determinato bene praticamente immediato senza dover presentare documentazioni per il relativo finanziamento. Tuttavia, è bene sottolineare come per ottenere una carta revolving sia comunque necessario presentare delle garanzie finanziarie ed economiche all’istituto bancario che possono essere anche di natura immobiliare. Chiaramente non avendo a disposizione la busta paga, si può pensare di presentare l’ultima dichiarazione dei redditi nel caso di liberi professionisti o lavoratori autonomi, il documento di diritto alla pensione nel caso di pensionati oppure dimostrando di essere in possesso di una certa liquidità. Infatti, molte banche non hanno alcun problema nel dare una carta revolving a clienti titolari di conti correnti con una certa disponibilità economica sinonimo di tranquillità per lo stesso istituto di credito.
Per richiedere una carta revolving è sufficiente recarsi presso la filiale della propria banca con cui si ha attivo un conto corrente, presentare richiesta con conseguenti garanzie finanziarie ed attenderne l’esito che sarà pressoché immediato. Nel caso in cui la vostra banca dovesse rispondere negativamente alla richiesta, ci si può rivolgere ad altri istituti ed agenzie finanziarie che solitamente pur di attrarre nuovi clienti, si dimostrano più flessibili rispetto a taluni vincoli.
Quali sono i costi di un prestito con carta revolving?
Come ogni tipologia di finanziamento anche il prestito senza busta paga con carta revolving ha un proprio costo che nel caso specifico è somma di tre tipologie di spese: canone annuale della carta, interessi e costi di commissione.
La stragrande maggioranza di carte revolving presenti sul mercato italiano prevedono un canone che, a secondo del plafond e di altre caratteristiche, può variare da poche decine di euro fino ai cento euro l’anno. Costi che possono essere minimizzati (alcuni banche lo prevedono) nel caso in cui la carta venga utilizzata con una certa costanza.
Gli interessi ed i costi di commissioni variano a seconda della durata del piano di rimborso e dell’entità dell’importo fruito. Costi che comunque si dimostrano essere in linea con le più tradizionali forme di finanziamento se non più economiche.
I vantaggi e gli svantaggi dei prestiti con carta revolving
Il principale vantaggio della carta revolving è rappresentato dal dover essere richiesta una sola volta. Infatti, una volta ottenuta può essere gestita a proprio piacimento utilizzandola in più occasioni, ovviamente rispettandone i vincoli, per effettuare più acquisti senza dover rifare la pratica per il finanziamento.
Altro vantaggio è insito nel rimborso: la durata del piano di ammortamento viene decisa utilizzando l’home banking dell’istituto di credito. Tra l’altro diverse banche permettono ai propri clienti di scegliere se dilazionare il pagamento oppure saldarlo in un’unica soluzione alla fine del mese con prelievo dal conto corrente collegato come con le tradizionali carte di credito.
Rispetto ad un finanziamento tradizionale, inoltre, una carta revolving prevede che ogni rata mensile venga automaticamente detratta dal conto corrente collegato senza che venga addizionato alcun costo per commissioni di incasso.
Il principale svantaggio della carta revolving rispetto ad un prestito tradizionale è rappresentato dal massimo importo richiedibile. Infatti, nel caso della carta revolving solitamente non si va oltre un plafond di 5 mila euro mentre con i prestiti si possono superare anche i 20 mila euro nel caso il richiedente goda di opportune garanzie finanziarie.
Altro svantaggio della carta revolving è rappresentato dal canone annuale che deve essere corrisposto anche nel caso in cui non venga effettuato alcun acquisto.
Le tipologie di carta revolving
Esistono diverse tipologie di carte revolving come quella che permette una rateazione a Tan zero per un capitale d spesa più alto ed ossia unendo l’acquisto di più prodotti contemporaneamente il che abbatte i costi derivanti dagli interessi. Nello specifico esistono quattro tipologie di carte revolving:
- Carta di credito revolving con concessione di credito rinnovabile: il capitale può essere usato per eseguire bonifici e quant’altro.
- Carte di credito revolving specifiche, emesse soltanto da alcuni istituti di crediti quindi con tratti caratteristici a se stanti
- Carta di credito revolving già con funzione di prestito personale incorporata (sono le più diffuse)
- Carta di credito revolving congiunta ad una carta di credito bancaria
Ovviamente tutte queste tipologie prevedono un canone annuale per la gestione ed hanno una durata limitata nel tempo.
Prestito senza busta paga con carta di credito prepagata
Una variante del prestito senza busta paga con carta revolving è rappresentata dall’utilizzo della carta prepagata. Ma che cos’è una carta di credito prepagata? A differenza delle normali carte di credito, quella prepagata non deve essere per forza di cose collegata ad un conto corrente. Infatti, l’importo di cui si dispone per effettuare un acquisto è esclusivamente quello versato sulla stessa carta (operazione di ricarica).
Volendo fare una metafora, la carta di credito prepagata è una sorta di portafoglio virtuale al cui interno è presente una determinata somma di denaro. Dunque, una tipologia di prodotto creditizio particolarmente adatta per effettuare acquisti sul web o anche nei negozi giacché in caso di smarrimento oppure di furto con annesso pin, non si può perdere oltre la somma su di essa caricata. A differenza delle carte di credito tradizionali e delle revolving, quelle prepagate presentano un costo molto inferiore senza alcun canone annuale.
Come richiedere un prestito senza busta paga con carta di credito prepagata?
Per richiedere un prestito senza busta paga con carta di credito prepagata è sufficiente recarsi presso una filiale della propria banca o di qualsiasi altro istituto di credito oppure presso un ufficio postale. Occorrerà compilare un apposito modulo offrendo delle garanzie finanziarie che dovranno essere minime visto che solitamente sulle carte prepagate sono possibili versamenti per un massimo di 3 mila euro.
Nel caso in cui la banca, o chi per essa, dovesse accettare la richiesta, la somma concordata verrebbe automaticamente ricaricata sulla carta prepagata. Il titolare della carta sarà quindi tenuto a provvedere al pagamento delle varie rate mensili previste dal piano di ammortamento. Ogni rata, sarà composta da una quota capitale e da una quota di interessi.
Mettiamo il caso che si sia provveduto ad acquistare una bicicletta del valore di 1200 euro, sulla carta siano stati messi a disposizione dall’istituto di credito 2000 euro e che sia stato previsto un piano di ammortamento della durata di 12 mesi. Ebbene, il titolare della carta dovrà corrispondere dodici rate dal valore di 100 euro di quota capitale più gli interessi. Inoltre, sulla carta di credito resteranno ulteriori 800 euro a disposizione del titolare che potranno essere eventualmente spesi prima della scadenza naturale della carta. Nel caso in cui non dovessero essere spesi, il titolare della carta non è tenuto a pagare alcuna commissione alla banca salvo diversi accordi indicati nel contratto di stipula.
I costi di un prestito senza busta paga con carta di credito prepagata
I costi di un prestito senza busta paga con carta di credito prepagata sono senza dubbio inferiori a quelli dovuti nel caso di finanziamento per mezzo di carta revolving in quanto non è previsto alcun costo annuale di gestione. Una differenza che può essere quantifica mediamente nell’ordine dei 100 euro l’anno se non meno.
Invece, come evidenziato nel precedente paragrafo, anche nel prestito con carta prepagata ci sono dei costi da sobbarcarsi e nello specifico quelli dovuti al tasso di interesse che senza dubbio è in linea con le forme più tradizionali di finanziamenti.
Vantaggi e svantaggi di un prestito senza busta paga con carta di credito prepagata
Ecco alcuni vantaggi dell’utilizzo di carta prepagata per ottenere un prestito:
– Da un punto di vista economico ci sono meno spese di cui farsi carico sia rispetto ai consueti finanziamenti dove sono previste spese di incasso e sia rispetto alle carte revolving per le quali ci sono dei canoni annuali da pagare.
– Permette massima flessibilità di utilizzo giacché può essere utilizzata più volte ovviamente non superando il suo importo massimo complessivamente ricaricato.
– Relativa facilità con cui gli istituti bancari concedono tale tipologia di prestito.
– Per ottenerla a differenza della carta revolving, non è necessario essere titolare di un conto corrente presso quella determinata banca o istituto di credito. Inoltre, come accade per la revolving, si può effettuare il pagamento sia a saldo in unica soluzione che rateale.
Ecco alcuni svantaggi del prestito con carta di credito prepagata:
– Importo massimo richiedibile è piuttosto basso, solitamente non supera i 3 mila euro anche se può essere ricaricato in seguito con una nuova richiesta di finanziamento.
– Visto il basso importo del prestito, i piani di ammortamenti previsti difficilmente superano i dodici mesi di durata.