Prestiti senza garante: la guida

I prestiti senza garante sono finanziamenti che vengono erogati dalla banca o da una società finanziaria senza l’apposizione della firma di un terzo soggetto a garanzia dell’onorare il corretto e puntuale adempimento dell’obbligazione assunta. Spesso, infatti, gli istituti di credito e ogni altro soggetto erogante sono sempre più accorti nel richiedere una garanzia aggiuntiva a copertura della somma richiesta: è il caso della la firma di un nostro terzo soggetto familiare o conoscente (solido finanziariamente) su cui la banca si può rivalere e soddisfare qualora non venisse onorato il corretto e puntuale adempimento dell’obbligazione contratta sottoscrivendo il contratto di prestito. Solitamente il garante è un parente o un amico o un conoscente stretto con un merito creditizio ad hoc ma, per molti contraenti soddisfare questo genere di richiesta potrebbe essere visto come un enorme problema e limite a contrarre un finanziamento e potrebbe precludere l’accesso al mercato creditizio. Vediamo in questa guida come è possibile ottenere un prestito senza avere un soggetto garante che apponga la sua firma sul contratto di prestito, quali sono le soluzioni reperibili sul mercato creditizio.

Prestiti senza garante per i soggetti disoccupati

Per tutti coloro che sono senza una busta paga e che non hanno un contratto di lavoro regolare e hanno necessità di accendere un prestito ovvero di ottenere un capitale rimborsabile nel breve e medio termine a seconda del piano di ammortamento nasce il problema di ottenere reperire un prodotto creditizio. In effetti, la maggior parte delle banche e delle società finanziarie richiedono una garanzia per erogare il capitale finanziario e molto spesso, se non sempre, escludono fasce e segmenti di clientela che non hanno un reddito dimostrabile o non dimostrano di possedere garanzie ad hoc. Ma, a causa della crisi economica, del mutamento dello scenario macroeconomico, dell’instabilità e della certezza di avere un posto di lavoro fisso e sicuro, molti operatori creditizi, specie mediatori creditizi e società finanziarie, per non vedersi perdere certi potenziali clienti e per incrementare il loro business, anche a causa dell’eccessiva concorrenza che popola il comparto finanziario e creditizio, hanno iniziato in tempi recenti a porre l’attenzione proprio su tutti coloro che necessitano di un prestito ma, spesso, non hanno garanzie adeguate da offrire per tutelare il corretto adempimento del rimborso del prestito.

Ecco il prodotto creditizio ideato e pensato per quanti hanno perso il posto di lavoro, senza riuscirne a reperirne un altro o per lo meno con lo stesso contratto regolare: i prestiti per i disoccupati sono proprio una tipologia di credito che consente ai destinatari di ottenere un capitale finanziario di ammontare variabile con un limite massimo di 15.000 euro e con un piano di ammortamento personalizzato che varia da un anno fino al limite massimo temporale di 5 anni. In tale caso non potendo mostrare una busta paga o un documento comprovante che dichiari il reddito prodotto da lavoro, il prestito cambializzato può essere il prodotto adeguato proprio per il fatto che la cambiale è il titolo di credito esecutivo e strumento di pagamento: in caso di mancato pagamento ed adempimento dell’obbligazione pecuniaria entro i termini stabiliti contrattualmente,  il creditore (banca o società finanziaria erogante) non deve rivolgersi al tribunale per ottenere un decreto ingiuntivo di pagamento, essendo sufficiente la cambiale stessa. Ciò significa che un ritardo anche minimo nel pagamento di un titolo cambiario rischia di avere effetti assai seri per il debitore, tra i quali la sottrazione dei beni dello stesso debitore per soddisfare il creditore, l’iscrizione negli elenchi (Registro Informatico dei Protestati e  dei cattivi pagatori), l’addebito degli interessi di mora e delle spese per il protesto. Tale peculiarità intrinseca nel titolo cambiario (che rappresenta anche lo strumento di pagamento del debito in sostituzione della rata mensile) fornisce solide garanzie a banche e finanziarie: ecco perchè i prestiti cambializzati possono essere concessi anche a persone con una storia ed un passato creditizio non troppo roseo quali cattivi pagatori, soggetti protestati oltre alle persone prive di un reddito fisso dimostrabile.