Il prestito Inpdap per i pensionati: caratteristiche, requisiti, documentazione necessaria

Se sei un pensionato Inpdap e hai bisogno di un finanziamento, la soluzione migliore è quella di rivolgerti all’ente previdenziale INPS (ex Inpdap), il quale propone numerose forme di prestito personale capace di soddisfare tutte le esigenze economiche e ogni tipologia di fabbisogno finanziario, individuando sempre la modalità di restituzione del capitale ed il migliore piano di ammortamento che meglio si adatta alle esigenze del soggetto sottoscrittore. I prestiti Inpdap sono una forma di finanziamento che funzionano nella prassi commerciale in modo identico ad altre tipologie di prestito reperibile sul mercato creditizio: l’’unica differenza tra un prestito Inpdap e un prestito personale tradizionale è che l’ente erogatore del capitale sia l’Inpdap, l’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti della pubblica amministrazione e per gli ex dipendenti, ora in pensione, che abbiano versato i contributi all’Inpdap, che ora fa capo all’INPS. Il tasso di interesse applicato e fruibile da parte di chi ha esigenza di sottoscriverlo è agevolato rispetto ad un prestito personale tradizionale erogato da un altro Istituto bancario o da una società finanziaria ma nella modalità di rimborso rateale la sostanza non cambia assolutamente. Vediamo in questa guida tutti requisiti e le peculiarità dei prestiti Inpdap erogati a dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione.

Prestito Inpdap: requisiti per richiederlo

I prestiti Inpdap possono essere richiesti solo ed esclusivamente dai dipendenti, ex dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione, iscritti alla Gestione delle prestazioni creditizie sociali, e che durante il corso del loro servizio abbiano provveduto al versamento dei contributi presso l’ente nazionale di previdenza Inpdap, ora in capo all’INPS. Inoltre, per ottenere qualsiasi tipologia di prestito Inpdap non è solo necessario possedere dei requisiti economici che garantiscano il regolare rimborso rateale del capitale erogato ma è necessario essere in possesso anche di requisiti personali, qui di seguito ascrivibili:

◾età anagrafica compresa tra i 18 e i 70 anni;

◾residenza sul territorio italiano.

Prestiti Inpdap: tipologie di prestito fruibili dai soggetti richiedenti

Come fissato e stabilito dal Regolamento pubblicato sul sito istituzionale dell’ente di previdenza INPS (ex Inpdap), sono fissate le condizioni contrattuali ed i criteri per accedere ai prodotti messi a disposizione per i dipendenti e i pensionati in servizio all’interno della Pubblica Amministrazione. Per quanto concerne la destinazione della prestazione, possono accedere alla prestazione gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che vantino quattro anni di anzianità di servizio utile a conseguire qualunque trattamento di quiescenza, nonché quattro anni di versamento contributivo alla predetta Gestione unitaria. Gli iscritti in attività di servizio devono, all’atto della domanda, essere titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato; i titolari di contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni possono fruire, ai sensi dell’articolo 13 del D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, di cessioni estinguibili nell’arco di vigenza del contratto con l’obbligo di cedere il trattamento di fine rapporto a garanzia dell’obbligazione.

Il piccolo prestito  consiste nell’erogazione di una somma pari ad una mensilità media netta di stipendio o di pensione, da restituire in 12 rate mensili consecutive. Nel caso in cui il richiedente non abbia in corso ritenute per cessioni del quinto dello stipendio o della pensione potrà essere erogata, a richiesta, una somma fino a due mensilità medie nette di stipendio o di pensione, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile.

I prestiti pluriennali possono avere una durata di cinque o dieci anni, estinguibili, rispettivamente, in 60 o 120 rate mensili consecutive, ciascuna di importo non superiore al quinto degli emolumenti aventi carattere fisso e continuativo corrisposti agli iscritti in attività di servizio o della pensione, al netto delle ritenute contributive ed erariali. Sull’importo lordo dei prestiti pluriennali si applica il tasso di interesse nominale annuo del 3,50%, nonché la ritenuta dello 0,50% per spese di amministrazione e quella relativa al contributo del fondo rischi, secondo le misure percentuali previste, per le diverse categorie di richiedenti, dalla tabella allegata al presente regolamento. Gli importi delle spese di amministrazione e del contributo per il fondo rischi sono trattenuti all’atto dell’erogazione del prestito pluriennale. Gli iscritti possono rinnovare un prestito in corso di ammortamento, con richiesta di un nuovo prestito, solo dopo due anni di ammortamento di un prestito quinquennale e dopo quattro anni di ammortamento di un prestito decennale; un prestito quinquennale può essere rinnovato prima che siano trascorsi due anni dall’inizio dell’ammortamento nel caso in cui si richieda e ottenga, per la prima volta, un prestito decennale.

Prestiti Inpdap: documentazione necessaria

Per ottenere una qualsiasi tipologia di prestito Inpdap è necessario inoltrare la domanda di richiesta all’ente nazionale della previdenza (INPS) ed esibire l’ultima busta paga (per i dipendenti in servizio) o il cedolino pensione (per i soggetti pensionati che abbiano prestato servizio in Pubblica Amministrazione), corredato da un documento d’identità in corso di validità, dal codice fiscale e da un’autocertificazione dello stato di famiglia.

Le domande di richiesta prestito Inpdap devono essere redatte, a pena di nullità, utilizzando gli appositi modelli reperibili sul sito internet dell’INPDAP, all’indirizzo www.inpdap.gov.it, e devono essere presentate al competente Ufficio Provinciale o Territoriale dell’INPDAP, per il tramite dell’Amministrazione di appartenenza se il richiedente è un iscritto in servizio, ovvero direttamente se il richiedente è un iscritto pensionato. Le domande sono prese in esame dal competente Ufficio Provinciale o Territoriale per la conseguente erogazione del prestito in base all’ordine cronologico di presentazione e devono essere complete della relativa documentazione tassativamente richiesta. I prestiti vengono concessi nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’Istituto per l’attività creditizia. Nel caso di rigetto della richiesta di finanziamento, il competente Ufficio Provinciale o Territoriale invierà all’iscritto richiedente apposita comunicazione di rigetto, con l’indicazione della motivazione.