Il Prestito della Speranza è un prodotto finanziario approntato dalla Caritas destinato alle famiglie ed alle imprese italiane che versano in uno stato di disagio sociale ed economico, onde evitare di vedersi inibita ogni forma di accesso al mercato del credito e di non incorrere in un’emarginazione sociale che risulterebbe, oggigiorno, non più ammissibile e contro ogni diritto dell’uomo e di ogni cittadino, come lascia intendere la Costituzione italiana.
Il Prestito della Speranza è un sostegno finanziario ed economico per tutte quelle famiglie italiane che si trovano a vivere in gravi difficoltà finanziarie e sociali o, sono a rischio di emarginazione. Un aiuto, un sostegno che incentiva il miglioramento del loro stato sociale e reddituale: ciò non significa solo donare denaro ma consente di dare l’opportunità di ricreare una situazione economica e familiare stabile, onorare i debiti contratti e crearsi una forma d’auto-impiego per sè e per il proprio nucleo familiare. Insomma, cominciare a rivivere e sognare, integrarsi nella società, evitando l’emarginazione e cercare di assicurarsi una vita decorosa e dignitosa.
Prestito della Speranza: i destinatari
Sono destinatari del Prestito della Speranza tutte le persone fisiche, famiglie e microimprese che hanno difficoltà ad accedere al credito. In particolare, si rivolge alle categorie fragili quali, precari, disoccupati, giovani in cerca di lavoro, etc. per sostenere progetti di vita e di imprenditorialità in fase di avvio o ristrutturazione. Il fondo non eroga direttamente denaro, ma costituisce un capitale a garanzia dei finanziamenti erogati dalla Banca.
Il Prestito si aggiunge alle altre tradizionali forme di contrasto alla vulnerabilità economica, che le Caritas diocesane in collaborazione con altri soggetti, abitualmente erogano sul territorio, le persone fisiche e le famiglie, in particolare:
a) persone in difficoltà economico-finanziaria:
b) disoccupati e cassaintegrati
c) giovani in cerca di prima occupazione,
d) lavoratori precari,
e) giovani coppie all’inizio del loro percorso di famiglia giuridicamente riconosciuta o in fase di costituzione, che necessitano di beni durevoli e servizi fondamentali ( è escluso il sostegno a spese voluttuarie e superflue).
f) categorie di persone disagiate in grado di intraprendere un nuovo progetto di lavoro. Le Microimprese * che incontrano difficoltà di accesso al credito per realizzare investimenti sostenibili di crescita e sviluppo oppure sono in fase di avvio:
g) imprese individuali,
h) società di persone,
i) S.R.L. semplificata ex art. 2463 bis c.c., j) società cooperative *come definite dall’articolo 18, comma 1, lett. d-bis, del D. Lgs. 6.9.2005, n. 206 (Codice del Consumo).
Prestito della Speranza: finalità e modalità di fuzionamento
Il Prestito della Speranza è finalizzato al reinserimento lavorativo oppure all’avvio di un’attività imprenditoriale autonoma per creare un self-employment. Può essere richiesto un finanziamento per un’attività di formazione, di riqualificazione professionale, sulla base delle attitudini e delle esperienze lavorative. In base alle competenze del richiedente e alle possibilità offerte dal mercato, può essere costruito un percorso di reinserimento lavorativo o di sviluppo di un’attività autonoma.
I richiedenti, se persone fisiche, devono essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
a) certificazione ISEE rilasciata da ente ufficiale abilitato, attestante lo stato di necessità;
b) nel caso di disagio, malattia, o invalidità: copia della documentazione attestante la circostanza, rilasciata dall’INPS o da altro organo competente (Ente pubblico, ASL ….)
c) nel caso di disoccupazione: lettera di Licenziamento e periodo di preavviso o fine contratto, o iscrizione alle liste di disoccupazione.
Alle microimprese viene richiesto:
1) Iscrizione alla Camera di Commercio e Partita Iva;
2) Bilancio degli ultimi tre anni o di un periodo inferiore equivalente all’intero periodo di attività,
3) Business-plan del progetto di rilancio;
4) Business plan di start up di nuova attività;
5) Regolarità delle posizioni fiscali e contributive (DURC).
Prestito della Speranza: tipologie di finanziamento erogate
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo, i finanziamenti aventi le seguenti caratteristiche:
- “credito sociale” da concedersi a persone fisiche e famiglie: finanziamenti di importo non superiore a 7.500 euro, TAN non superiore al 2,50%, erogati in unica soluzione o in più tranche periodiche, secondo altre modalità concordate tra Banca e cliente. E’ previsto un periodo di pre-ammortamento di 12 mesi; il finanziamento ha durata massima di 6 anni comprensiva del periodo di pre-ammortamento. Non si applicano al finanziamento le penali di estinzione anticipata.
- “credito all’impresa” da concedersi alle microimprese: finanziamenti di importo non superiore a 25.000 euro erogati in una unica tranche per l’avvio o lo sviluppo di un’iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo, TAN non superiore al 4,50%. E’ previsto un periodo di pre-ammortamento di 12 mesi; il finanziamento ha durata massima di 6 anni comprensiva del periodo di pre-ammortamento. Non si applicano al finanziamento le penali di estinzione anticipata.