I passi da fare per richiedere un mutuo ipotecario

Accendere un mutuo ipotecario è una decisione che necessita del giusto grado di preparazione e sicurezza. Stiamo parlando, non dimentichiamocelo, di un impegno a lungo termine che in un certo senso vincolerà economicamente vari anni futuri. Eppure vi sono momenti della vita in cui le nostre risorse non vanno al passo coi nostri progetti. Pensiamo all’acquisto della prima casa o alla ristrutturazione di un fabbricato. Come ogni grande passo che si rispetti, anche la richiesta di un mutuo ipotecario va valutata attentamente con le dovute considerazioni. In questo articolo scopriremo come bisogna agire per potere accedere a tale forma di credito e quali condizioni occorre soddisfare. Per gli aspiranti mutuatari direi proprio che è un tema niente male.

Come funziona un mutuo ipotecario?

Partiamo innanzitutto dalla definizione di mutuo ipotecario. Si tratta di un contratto mediante il quale la banca eroga al mutuatario un finanziamento chiedendo in garanzia l’ipoteca su un bene immobile, che deve possedere il valore del capitale richiesto.

Pro e contro del mutuo ipotecario

L’aspetto negativo è che con tale tipologia di mutuo si vincola il capitale richiesto a un bene reale. Qualora il mutuatario incorresse in qualche problema con il pagamento delle rate, l’istituto di credito è di conseguenza legittimato a riaversi sull’immobile, procedendo al pignoramento o alla vendita all’asta.

La buona notizia è che un mutuo ipotecario generalmente prevede degli interessi più bassi rispetto a un mutuo non ipotecario. Perché mai? Perché grazie all’ipoteca e alla possibile rivalsa la banca vede decisamente ridotto il livello di rischio del finanziamento.

Requisiti per sottoscrivere un mutuo ipotecario

Prima di impegolarsi in disguidi o complicazioni con la banca, è meglio farsi trovare preparati e verificare di possedere i requisiti necessari per l’accensione di un mutuo ipotecario. Ve li elenchiamo qui di seguito.

Proprietà dell’immobile ipotecato

Da dimostrare con apposita documentazione.

Reddito comprovabile

La prima preoccupazione della banca è che il cliente possa restituire la somma concessa. Ogni contratto di mutuo prevede un piano di ammortamento personalizzato, vale a dire un programma di estinzione del debito che varia a seconda dell’importo erogato e dei parametri e condizioni pattuiti tra le due parti in causa, come tasso di interesse, numero di rate e ammontare delle stesse. Sarà quindi responsabilità del mutuatario garantire la restituzione del prestito secondo le modalità prestabilite. Per verificare le entrate del cliente, la banca chiede come garanzia la busta paga di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o la dichiarazione annuale dei redditi nel caso di lavoratori autonomi.

Dati anagrafici idonei

Naturalmente il firmatario di un contratto di mutuo deve godere della maggiore età. Per quanto riguarda la nazionalità, l’essere italiano è un requisito chiave. Un’eccezione, tuttavia, la costituiscono gli stranieri che risiedano regolarmente in Italia da almeno 3 anni e abbiano un posto di lavoro fisso.

Come scegliere il mutuo più conveniente

Una volta che abbiamo tra le mani varie proposte di mutuo, vi sono alcuni fattori fondamentali da confrontare in vista della scelta migliore.

  • Tasso fisso o variabile. Il tasso fisso dà in un certo senso più tranquillità, eppure se molto alto non sarà certo una scelta vantaggiosa. Fortunatamente grazie alla cosiddetta portabilità del mutuo è ora possibile modificare il contratto in corso. Occhio, però, a verificare che la banca prescelta accetti effettivamente il passaggio da una formula all’altra.
  • Calcolo del tasso. Nei mutui a tasso variabile si calcola sommando Euribor e Spread. Il primo è il costo del denaro per le banche in quel momento. Il secondo è la percentuale che ogni banca decide di guadagnare sul costo del denaro.
  • Spese del mutuo. Includono spese di istruttoria, perizia, atti notarili, imposte, polizza incendio, polizza vita e polizza fideiussoria (a seconda dei casi), spese di gestione.