Nuovo comunicato e report pubblicato in data 13 marzo 2017 dall’Istat avente ad oggetto l’andamento della produzione industriale: nel mese di gennaio 2017 l’indice destagionalizzato della produzione industriale si è ridotto, rispetto a quello del mese di dicembre 2016, del 2,3%. Nella media del trimestre novembre-gennaio l’indice ha subito un aumento dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Come rivela il Report dell’Istituto Nazionale di Statistica, l’indice destagionalizzato mensile presenta una sola variazione congiunturale positiva nel comparto dell’energia (+3,1%), sono diminuiti i beni strumentali (-5,3%), i beni intermedi (-3,4%) e i beni di consumo (-1,6%). Per quanto concerne i comparti di attività economica, a gennaio 2017 i settori che hanno registrato la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+17,1%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+12,7%) e della fabbricazione di prodotti chimici (+2,1%). Le diminuzioni maggiori si sono registrate nei comparti delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-9,5%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-8,5%) e dell’attività estrattiva (-5,9%). Vediamo meglio di cosa si tratta e quali sono le risultanze statistiche elaborate dall’Istituto di Statistica.
Produzione industriale italiana anno 2017: raggruppamenti industriali
L’indice, nel mese di gennaio 2017, ha registrato una sola variazione congiunturale positiva nel comparto dell’energia (+3,1%); diminuzioni hanno colpito i comparti dei beni strumentali (-5,3%), dei beni intermedi (-3,4%) e dei beni di consumo (-1,6%). Gli indici corretti per gli effetti di calendario hanno presentato, a gennaio 2017, una significativa variazione tendenziale positiva nel raggruppamento dell’energia (+14,4%); diminuzioni si sono riscontrati, invece, nei raggruppamenti dei beni strumentali (-6,2%) e, in misura più lieve, dei beni di consumo (-1,9%) e dei beni intermedi (-1,4%). I maggiori contributi all’aumento tendenziale dell’indice generale (calcolato sui dati grezzi) provengono dalla componente dell’energia (+2,2 punti percentuali) e da quella dei beni intermedi (+1,7 punti percentuali).
Tabella relativa ai raggruppamenti principali di industrie: andamento produzione industriale (Fonte dati Istat)
Raggruppamenti industrie | Genn 2017/Dic 2016 | (Nov 2016-Genn 2017)/(Ago 2016 – Ottobre 2016) |
Beni di consumo | -1,6 | -0,4 |
Beni strumentali | -5,3 | -2 |
Beni intermedi | -3,4 | +0,4 |
Energia | +3,1 | +6,8 |
Totale | -2,3 | +0,5 |
Produzione industriale italiana anno 2017: settori attività economica
L’indice corretto per gli effetti di stagionalità segna, rispetto al mese di gennaio 2017, gli incrementi più accentuati nei comparti della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+17,1%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+12,7%) e della fabbricazione di prodotti chimici (+2,1%). Le diminuzioni principali riguardano i comparti delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-9,5%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-8,5%) e dell’attività estrattiva (-5,9%). Ecco
Settori di attività economica | Genn 17/Dic 16 | (Nov 16-Gen 17)/ (Ago16-Ott 16) |
B. Attività estrattiva | -6,0 | +3,3 |
C. Attività manifatturiere | -2,8 | -0,3 |
D. Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria | +3,4 | +7,8 |
Istat: nota metodologica inerente il computo degli indici statistici
L’indice della produzione industriale misura la variazione nel tempo del volume fisico della produzione effettuata dall’industria in senso stretto (ovvero dell’industria con esclusione delle costruzioni). Esso si basa sui risultati di una rilevazione statistica campionaria condotta presso le imprese che misura il volume di produzione dei beni inclusi in un paniere rappresentativo di prodotti. Ciò consente di computare numeri indici per voci di prodotto che, a loro volta, sono sintetizzati per attività economica secondo la formula di Laspeyres. L’indice di Laspeyres, dal nome dello statistico ed economista tedesco Etienne Laspeyres, è un ratio utilizzato per misurare la variazione nei volumi o nei prezzi di determinati aggregati nella contabilità economica nazionale.
L’indagine mensile sulla produzione industriale viene effettuata direttamente presso un panel di circa 4.100 imprese che comunicano i dati concernenti a poco più di 8 mila flussi mensili di produzione, definiti generalmente in termini di quantità fisiche. In aggiunta a tali dati, per la stima degli andamenti produttivi di specifici settori industriali, vengono impiegate altre fonti statistiche. Tra di esse vi sono: l’indagine sul bestiame macellato a carni rosse e bianche condotta dall’Istat; le informazioni fornite dalla Associazione di categoria della siderurgia e quelle provenienti dagli Uffici nazionali minerari, idrocarburi e geotermia del Ministero delle attività produttive; i dati della produzione di energia elettrica rilevati da Terna.