Tra le tante cose che possiamo fare online ci viene incontro un comodo strumento e metodo per calcolare online i metri quadrati della nostra casa. L’esigenza nasce quando dobbiamo acquistare un immobile, o venderlo o più semplicemente quando vogliamo pagare la tassa sui rifiuti (Tari).
Tutto questo da oggi è possibile grazie all’Agenzia delle Entrate che ha messo online il dato sulla superficie delle unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, iscritte nelle suddette categorie catastali:
Gruppi A (abitazioni e uffici), B (uffici pubblici, ospedali, scuole e altro) e C (box auto, cantine, laboratori, magazzini e negozi).
Calcolare i metri quadri di una casa, ecco come
Nelle visure che possono consultare i professionisti con il portale Sister e invece i proprietari le consulteranno tramite Fisconline, non solo comparirà il numero esatto dei metri quadri ma ci saranno anche dati identificativi dell’immobile come sezione urbana, foglio, particella, subalterno, Comune.
Inoltre ci saranno anche “dati di classificazione” per esempio potete trovare zona censuaria ed eventuale microzona, categoria catastale, classe, consistenza, rendita. E per finire, avverrà un’ulteriore semplificazione in visura tra cui anche la superficie ai fini Tari, ovviamente il dato indicherà semplicemente la base imponibile del tributo sui rifiuti, senza tener conto di terrazze, balconi e altre aree similari.
Il Fisco ribadisce e chiede un aiuto agli utenti che notano una certa incoerenza tra la planimetria e la superficie calcolata, attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate i contribuenti potranno mandare le loro osservazioni per migliorare la qualità delle banche dati per quanto riguarda Fisco e altri enti locali.
Calcolo metri quadri per gli immobili senza planimetria
Per quanto riguarda gli immobili senza planimetria e di conseguenza privi del dato relativo alla superficie, i proprietari dovranno affrontare la situazione diversamente. Dovranno presentare l’aggiornamento catastale attraverso il software adibito e idoneo a “Accertamento della Proprietà Immobiliare Urbana”, il programma in questione si chiama Docfa.