Il tema dell’usura legata all’attività delle banche e delle società finanziarie è di grande attualità e sempre sotto l’occhio attento e vigile del Legislatore. Si sottoscrive un contratto di prestito finanziario, o un mutuo, o un leasing, o una cessione del quinto ed inevitabilmente al momento della restituzione e del rimborso del prodotto creditizio che abbiamo contratto, si devono onorare non solo la quota capitale ma pure gli interessi, venendo a pagare ogni mese la rata d’importo previsto dal piano di ammortamento.
Negli ultimi anni di crisi economica, gli operatori del credito, gli istituti bancari e le società finanziarie che offrono varie proposte creditizie competono e pubblicizzano ben evidenza i saggi d’interesse praticati, il Tan, il Taeg e solitamente ci sembrano tutti allineati ma, in effetti, dobbiamo prestare attenzione che non si discostino troppo dal valore medio di riferimento (valore soglia). Quando il tasso d’interesse praticato sia troppo elevato rispetto alla media, deve scattare subito il campanello d’allarme sulla possibilità che sia praticato un saggio d’interesse illegale: subito il timore di essere vittime dell’usura.
Il fenomeno dell’usura: ricerca di una valida definizione
Cerchiamo di definire il fenomeno dell’usura inteso come l’applicazione illegale degli interessi finanziari, pratica che consiste nell’offrire prestiti a tassi di interesse considerati illegali tali da rendere il loro rimborso difficile se non impossibile, spingendo il soggetto debitore ad accettare le condizioni poste dal soggetto creditore a proprio vantaggio. Molto spesso il creditore (il soggetto usuraio) è portato a compiere atti illeciti ai danni del debitore per indurlo a pagare. La diffusione del fenomeno in passato, ha portato i Governi a varare leggi e normative volte a contrastare questo nefasto problema: la maggioranza dei Paesi europei prevede un tasso limite (saggio-soglia) oltre il quale il prestito si definisce usuraio. A volte il saggio limite è un valore assoluto, altre volte viene aggiornato periodicamente dai Governi ed “agganciato” ai saggi d’interesse correnti ed all’andamento dell’inflazione. Laddove non sia previsto un valore-limite si richiama il principio di proporzionalità ai saggi correnti.
Quando il saggio d’interesse non è legale: usura sopravvenuta
Vi siete chiesti se il tasso d’interesse che è stato applicato al contratto di finanziamento da voi sottoscritto è legale o vi siete fidati ciecamente? Oppure, avete contratto un prestito ad un certo saggio d’interesse ed, in fasi successive alla firma, il tasso d’interesse è stato oggetto di revisione e di modifica contrattuale venendo a comportare un innalzamento esoso dello stesso? Ecco la tipica fattispecie dell’usura sopravvenuta, essa scatta quando i tassi pattuiti in fase contrattuale diventano superiori ai saggi-soglia in un momento successivo alla stipula contrattuale per effetto della riduzione dei tassi-limite a causa delle sopraggiunte e mutate condizioni di mercato sempre più volatili: un esempio molto palese è quello di chi ha contratto un mutuo a tasso fisso ed i mercati finanziari determinano un crollo dei tassi di interesse. In questo caso, se il saggio d’interesse fissato originariamente supera il saggio-limite nel corso del rapporto contrattuale, si viene a determinare l’inopponibilità del cliente ai tassi eccedenti tale soglia e, di conseguenza, il saggio dovrebbe essere ridotto al limite del tasso-soglia. Princìpi che devono essere applicati anche a tutti i rapporti sorti prima della entrata in vigore della legge sull’usura (legge 108/1996).
Da questa definizione dell’usura sopravvenuta, sebbene non sia semplicissimo comprendere il meccanismo che ruota intorno alla disciplina bancaria, ciò che risulta essere importante è il saper leggere ed informarsi sulle condizioni contrattuali contenute e redatte sul negozio giuridico del finanziamento o mutuo che ci apprestiamo a contrarre. Stipulare un contratto di prestito o mutuo è , fuori di ogni dubbio, un tornante che richiede molta attenzione, cura ed una giusta dose di sapienza: prima di firmare il contratto e concludere frettolosamente la pratica è bene leggere con cura ogni documento informativo e contrattuale, occorre ottenere sempre tutte le informazioni in maniera chiara, trasparente e redatte formalmente, onde evitare brutte sorprese e truffe. Un utile consiglio pensate, leggete e rileggete tutti i documenti contrattuali, non fidatevi mai solo delle parole del consulente del credito perchè verba volant, scripta manent!