Negli ultimi tempi la soglia di pagamento in contanti è stata più volte variata e gli operatori del settore hanno conseguentemente provveduto ad adeguarsi.
La soglia di pagamento in contanti è stata recentemente variata dalla legge di stabilità 2016 che ha innalzato il limite al valore di 3 mila euro (in precedenza la soglia era pari a mille euro). Di conseguenza a partire da Gennaio 2016 per i pagamenti sino a 2.999,99 euro sarà possibile utilizzare il contante, mentre per le cifre superiori a 3 mila euro occorrerà utilizzare uno tra i seguenti metodi di pagamento:
- Bonifico bancario;
- Assegno non trasferibile;
- Carta di credito o bancomat.
Varie modalità di applicazione della soglia di pagamento in contanti
L’innalzamento, o il decremento, della soglia di pagamento in contanti non ha comunque effetto esclusivamente sui pagamenti in denaro o moneta elettronica ma incide anche su prelievi di conto corrente, affitti, pagamenti a rate, ecc. Vediamo nel dettaglio quindi come comportarsi a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di stabilità 2016:
- Nel caso di assegni bancari o assegni postali la soglia di pagamento non incide sulla trasferibilità degli assegni. In particolare per importi sotto i 1.000 euro gli assegni potranno avere la clausola di intrasferibilità, mentre per importi superiori l’assegno dovrà indicare la dicitura “non trasferibile” (pertanto resta in vigore l’art. 49, comma 5 del D. Lgs 231/07 in materia di emissione di assegni);
- Per quanto concerne il versamento di tasse erariali, tasse locali e altri tipi di tributi, questi dovranno tener conto delle novità previste dalla Legge di Stabilità 2016. In particolare bolli auto, pagamenti di accertamenti o di cartelle Equitalia potranno essere fatti in contanti sino alla cifra di 2.999,99 euro;
- Per quanto concerne i pagamenti a rate qualora il contratto preveda che l’importo della rata da versare sia inferiore a 2.999,99 euro , il versamento potrà essere effettuato a rate. Una ulteriore disposizione di contrasto all’elusione ha tuttavia disposto che il pagamento a rate deve essere collegato alla natura del contratto (ad esempio perché la prestazione viene effettuata in più fasi, come nel caso di cure dentistiche) e che venga conservata la disposizione che prevede come effettuare la dazione e l’accettazione del pagamento.
- Per quanto riguarda gli stipendi erogati al lavoratore dipendente nel caso di lavoratore privato vengono applicate le novità introdotte dalla legge di Stabilità 2016 (pertanto il dipendente privato potrà essere pagato in contanti sino a 3 mila euro), mentre per il lavoratore pubblico resta fermo il limite di pagamento in contanti sino a 999,99 euro (oltre tale cifra occorrerà tracciare il pagamento);
- La nuova soglia di pagamento di 3 mila euro dovrà essere applicata anche agli affitti e pertanto il locatario ha la possibilità di versare in contanti importi sino a 2.999,99 euro;
- In relazione a prelievi e versamenti su conto corrente, sia bancario che postale, non si applica la nuova normativa, mentre la soglia di pagamento dei 3 mila euro in contanti resta ferma per gli scambi di denaro che si effettuano tra soggetti diversi.
Le sanzioni previste
In base alla normativa vigente chi non adempie correttamente al pagamento tenendo conto della legge di Stabilità 2016 potrà incorrere in una sanzione che va dall’1 al 40 % di quanto pagato, con un minimo di sanzione pari a 3 mila euro.