Pensione anticipata con 15 anni di contributi pagati: la guida e quali requisiti

La pensione anticipata ottenibile con 15 anni di contributi è una prestazione riconosciuta in deroga a quanto stabilito dalla vigente disciplina che riconosce la pensione di vecchiaia ai lavoratori che hanno versato perlomeno 20 anni di contributi previdenziali.

Chi ha diritto alla pensione anticipata?

In sostanza, i beneficiari del trattamento pensionistico anticipato, come previsto dalla Riforma Monti- Fornero, sono lavoratori che hanno accumulato perlomeno 780 settimane di contributi effettivi da lavoratore dipendente (pari appunto a 15 anni) e che hanno una anzianità contributiva totale pari a 25 anni.

In particolare, i lavoratori che possono beneficiare della pensione anticipata sono lavoratori dipendenti o autonomi che abbiano uno dei seguenti requisiti:

  1. Hanno Versato 15 anni di contribuzione alla data del 31 dicembre 1992;
  2. Hanno ottenuto l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria prima del 31 dicembre 1992;
  3. Lavoratori dipendenti che sono in possesso di una anzianità assicurativa di almeno 25 anni e che sono occupati perlomeno per dieci anni in attività non continue;
  4. Lavoratori che alla fine di dicembre 1992 non raggiungono il requisito contributivo anche all’anzianità contributiva viene sommato il periodo tra l’1/1/93 e la fine del mese di compimento pensionabile.

Per quest’ultimo requisito i lavoratori interessati sono quelli che hanno maturato una certa età contributiva alla data del 31.12.92 (ad esempio 10 anni) e che dovranno versare contributi sino al raggiungimento dei 15 anni di anzianità contributiva (nel nostro esempio altri 5 anni con pensione anticipata riconosciuta nel 1997 grazie alla riforma Amato).

Tali requisiti sono validi per i lavoratori del settore privato mentre per chi è iscritto nella gestione ex-inpdap la pensione anticipata con 15 anni di contributi versati è riconosciuta solo a chi possiede i requisiti dei 15 anni di contributi versati alla data del 31.12.92 o ai lavoratori che si trovano nel punto 4) di cui sopra. Per i lavoratori dello spettacolo (ossia della gestione ex-enpals) la pensione anticipata viene concessa ai dipendenti che hanno uno dei requisiti dei punti 1), 2) e 4).

Età pensionabile degli aventi diritto alla pensione anticipata

Occorre ribadire che chi beneficia dell’agevolazione in ogni caso non ha un anticipo dell’età pensionabile; infatti l’età anagrafica della pensione di vecchiaia resta identica a quella stabilita dalla Legge Fornero.

Pertanto, dalla data del 1° Gennaio 2016 potranno beneficiare della prestazione pensionistica le lavoratrici dipendenti con più di 65 anni e 7 mesi, le lavoratrici autonome con più di 66 anni e 1 mese, i lavoratori dipendenti ed autonomi con oltre 66 anni e 7 mesi. A partire dal 2018 il requisito dell’età anagrafica sarà pari a 66 anni e 7 mesi per tutti i lavoratori.

Pensione anticipata per invalidità

La deroga Amato riconosciuta dalla riforma Fornero si ritiene possa essere applicata anche per chi richiede una pensione di vecchiaia anticipata per invalidità. L’anticipo della pensione di vecchiaia, previa attesa di 12 mesi, permette di ottenere la pensione all’età di 60 anni e 7 mesi per gli uomini e 55 anni e 7 mesi per le donne. Ai lavoratori ciechi il requisito viene ulteriormente ridotto prevedendo una età di 55 anni e 7 mesi per gli uomini e 50 anni e 7 mesi per le donne.

Una seconda deroga riguarda i lavoratori che ricadono nell’opzione contributiva Dini, e tale opzione contributiva riguarda i lavoratori che:

  • Hanno più di 15 anni di contributi versati;
  • Meno di 18 di anzianità contributiva alla data del 31.12.1995;
  • Hanno versato più di 5 anni di contributi dopo il 1996.

Per chi ricade nell’opzione Dini occorre effettuare il ricalcolo contributivo della pensione (il cui importo risulterà inferiore rispetto a chi non beneficia dell’opzione).