Un boom in controtendenza con le cifre Istat sulla crescita economica ed occupazionale del nostro Paese è quello che concerne il microcredito, uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle necessità di sostegno finanziario di tutti coloro che presentano difficoltà di accesso al canale bancario e creditizio. Non si tratta semplicemente di un prestito di piccolo importo, ma di un’offerta integrata di servizi finanziari e non, con l’attenzione al soggetto richiedente: accoglienza, ascolto e sostegno ai beneficiari dalla fase di valutazione a quella di pre-erogazione fino a quella di post-erogazione, nonché rilevanza alla sostenibilità del progetto imprenditoriale (business plan). Il microcredito è rivolto non solo ai soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico (il cosiddetto “microcredito sociale”) ma anche a coloro, in particolare giovani, donne, disoccupati, immigrati, ecc., che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo e che hanno difficoltà di accesso al credito bancario (il cosiddetto “microcredito imprenditoriale”). In particolare, in certe Regioni ed aree della nostra penisola italiana (specie il Mezzogiorno e le Isole), negli ultimi anni di crisi economica, è stato dato un grande impulso economico per fare ripartire la crescita economica del Paese, puntando sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione, venendo a finanziare i progetti grandi e piccoli, rivolgendosi agli imprenditori con concreti piani di sviluppo, soprattutto nei settori innovativi e ad alto valore aggiunto.
Invitalia: gli strumenti per la creazione di nuove imprese in Puglia
Al 1° ottobre 2016 Invitalia ha finanziato ben 115.904 imprese, 8.71 miliardi di euro sono le agevolazioni concesse, 235.243 i nuovi posti di lavoro creati, gli strumenti su cui l’Agenzia Invitalia fa leva, per quanti vogliono realizzare il proprio sogno imprenditoriale, sono diversi e con obiettivi ambiziosi. “Cultura Crea” è un programma di incentivi per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell’industria culturale-turistica e per sostenere le imprese no profit che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Non solo, altri progetti possono essere fruiti dai cittadini della Puglia e di tutta Italia: Autoimprenditorialità, Selfiemployment, Autoimpiego, Programma Best e molti altri.
Regione Puglia: il Fondo NIDI
NIDI è il Fondo creato dalla Regione Puglia a favore delle nuove iniziative d’impresa. Attraverso NIDI la Regione Puglia sostiene le microimprese di nuova costituzione con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile.
L’obiettivo di Nidi è quello di agevolare l’autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. L’iniziativa viene attuata da Puglia Sviluppo S.p.A. – società interamente partecipata dalla Regione Puglia. Il Fondo è gestito dalla Regione Puglia con il sostegno dell’Unione Europea attraverso il Programma Operativo FESR. Possono richiedere l’agevolazione chiunque voglia avviare una nuova impresa. In caso di impresa già costituita, è possibile presentare domanda solo se la costituzione è avvenuta da meno di 6 mesi e non si è emesso la prima fattura e non si è percepito corrispettivi. L’impresa dovrà essere partecipata per almeno la metà, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie:
- giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
- donne di età superiore a 18 anni;
- disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato negli ultimi 3 mesi;
- persone in procinto di perdere un posto di lavoro
- lavoratori precari con partita IVA (meno di 30.000 € di fatturato e massimo 2 committenti)
Non sono considerati in possesso dei requisiti:
- i pensionati;
- i dipendenti con contratto a tempo indeterminato
- gli amministratori d’imprese, anche se inattive, e i titolari di partita IVA.
L’impresa ancora da costituire deve avere meno di 10 dipendenti; sono ammesse a NIDI le sole imprese corrispondenti alle seguenti forme giuridiche: ditta individuale, società cooperativa con meno di 10 soci, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, associazione tra professionisti, società a responsabilità limitata.
Le forme di agevolazione previste da NIDI sono diverse e misurate all’investimento previsto: se si prevede di avviare l’impresa con investimenti fino a € 50.000 l’agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile; se si prevede un investimento compreso tra € 50.000 ed € 100.000 l’agevolazione è pari all’90%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile; per investimenti compresi tra € 100.000 ed € 150.000 l’agevolazione è pari all’80%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile. È inoltre previsto un contributo sulle spese di gestione dei primi sei mesi pari ad € 10.000.
Non sono richieste garanzie fatta eccezione per le società cooperative a responsabilità limitata, per le società a responsabilità limitata e per le associazioni professionali per le quali è richiesta una fideiussione personale agli amministratori.