Calcolare la rata del mutuo al cambiamento del tasso d’interesse

Calcolare la rata del mutuo al variare del tasso d’interesse. Ecco quali sono le fluttuazioni della rata e quali strumenti ha a propria disposizione il mutuatario per calcolarla.
Come ben sappiamo, i mutui possono essere formulati secondo un triplice profilo. A tasso fisso (ovvero a rata costante), a tasso variabile oppure con formula mista. Quest’ultima tipologia indica che il soggetto richiedente ha la possibilità di rimodulare l’importo della rata, passando dal tasso fisso a quello variabile e viceversa. Questo passaggio può essere richiesto tot volte nel corso del rapporto finanziario con l’istituto erogante.

Mentre per i mutui a tasso fisso la rata mensile è definita, in caso di tasso variabile la rata subisce oscillazioni più o meno contenute. Queste sono dovute al variare degli indici di riferimento Euribor e BCE. Come quantificare dunque la rata del proprio mutuo e dormire sonni tranquilli? In questo articolo facciamo un po’ di chiarezza sui criteri che disciplinano questa formula.

Aspetti cardine da conoscere

La struttura del mutuo viene innanzitutto definita al momento della stipula del contratto. Il profilo del mutuo si fonda su due pilastri fondamentali: la quota capitale e la quota interessi.
Facciamo un po’ di chiarezza:

  • Quota capitale” significa che il totale da restituire diminuisce in ragione di quanto restituito,
  • Quota interessi significa invece che gli interessi vengono pagati in relazione al debito residuo.

Calcolare la rata del mutuo: ecco come

Chi sceglie un mutuo con tasso fisso ha la sicurezza di una rata costante, pur sapendo che sta pagando di più rispetto ad un mutuo a profilo variabile. Coloro che invece hanno preferito una soluzione tasso variabile sono invece preoccupati di un eventuale rialzo dei tassi: l’importo della rata potrebbe arrivare a livelli difficilmente sostenibili.
L’utente ha oggi a propria disposizione alcuni strumenti telematici, utili a simulare l’impatto di tali oscillazioni del tasso sulla rata mensile, la quota interessi e il totale da rimborsare. Come fare? Sono disponibili numerosi portali online che assolvono allo scopo. Basterà inserire i parametri relativi al proprio mutuo, selezionare il periodo di riferimento e l’entità dei tassi previsti. Il sistema, incrociando i dati, produrrà diversi scenari di come tali oscillazioni avranno effetto sulle risorse finanziarie del contraente.

I criteri base per calcolare la rata del mutuo

Gli elementi cardine per il calcolo del muto e della sua rata sono i seguenti:

  • Durata del mutuo, ovvero in quale unità di tempo si desidera restituire l’importo complessivo;
  • Tasso di interesse base, cioè il tasso d’interesse annuo stabilito alla firma del contratto.

Queste formule tracciano i valori della quota capitale e della quota interessi di ogni singola rata. La somma delle due é costante per ogni rata: via via che viene saldato il debito, gli interessi si riducono e la quota capitale sale.
Per questo spesso si dice che all’inizio si pagano solo gli interessi. Ciò per indicare come all’inizio della vita del mutuo, dal momento che il prestito è consistente, la quota interessi è avvertita come più alta. Di conseguenza la quota capitale resta più bassa e quindi il capitale viene più lentamente restituito.

Conclusioni e valutazioni

In conclusione: dato il valore del capitale iniziale, il numero di rate e il tasso di interesse base, si calcola il piano di ammortamento. Questo è il risultato di una formula finanziaria, il cui obbiettivo è garantire una rata totale costante.
Dato questo piano di ammortamento si ha il profilo di ripagamento del debito e di capitale da ripagare per ogni mese; su questo montante si calcola (capitale moltiplicato per il tasso di interesse mensile) l’importo della quota interessi.