Con l’adozione del Quadro finanziario pluriennale dell’UE (QFP) per il 2014-2020, sono stati introdotti nuovi programmi per il settore del turismo tramite i finanziamenti europei per agevolare la filiera turistica, il cui finanziamento può essere compartecipato da soggetti pubblici e privati in modo diretto ed indiretto con un’erogazione dal 50% all’85% od addirittura al 95% dei costi totali sotto forma di sovvenzioni a singoli beneficiari e consorzi come concessione di prestiti, capitale di rischio, garanzie sul credito oppure gare d’appalto pubblico per servizi di sostegno o studi di fattibilità.
Nautical Routes for Europe
Tra i finanziamenti europei per agevolare la filiera turistica, settore di riferimento da sempre per l’Italia, troviamo “Nautical Routes for Europe”, il cui obiettivo è quello di sostenere lo sviluppo di prodotti turistici tematici transnazionali tramite la creazione di percorsi turistici nelle regioni costiere nei settori nautico e dello sport acquatico in mare, che devono sviluppare sinergie con altri segmenti turistici legati al cibo ed al vino, al turismo culturale, alla salute, al benessere, al turismo da crociera. I percorsi ideati devono essere innovativi, traducendosi in una diversificazione dell’offerta turistica per il turismo marittimo e costiero europeo. Il bando ha messo a disposizione un budget di 1,5 milioni di euro, il contributo finanziario per ogni progetto può coprire fino all’80% dei costi, per un totale di 250000 e 300000 euro e di 5 – 6 progetti.
Caratteristiche
Possono presentare una proposta di progetto sia le persone giuridiche pubbliche che private legalmente costituite che operano nel turismo o nel settore del mare riunite in partenariato comprendente soggetti ammissibili di almeno due diversi Stati (uno europeo necessariamente); sono ammessi al programma anche gli Stati extra europei che partecipano ai quadri di cooperazione consolidati tipo il Piano d’Azione per la strategia marittima dell’Atlantico, la strategia dell’Unione Europea per la regione del Mar Baltico, la Strategia Adriatico Ionica, la Sinergia per il Mare Nero e BUEMED; ci sono alcuni Stati che fanno eccezione e non possono partecipare, ossia la Crimea, l’Abkazia, la Transnistria, la Libia e la Siria. Il progetto presentato può durare fino a 24 mesi e la scadenza del bando è la metà di marzo del 2017.
Cultura Crea
“Cultura Crea” è invece un programma di incentivi nell’ambito sempre dei finanziamenti europei per agevolare la filiera turistica per chi intende creare o sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell’industria culturale turistica nelle Regioni d’Italia della Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, anche se di tipo no profit. L’ente promotore è il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per sostenere la filiera culturale e creativa delle regioni interessate e consolidare i settori produttivi collegati a tali iniziative, rafforzando al contempo la competitività delle piccole e medie imprese, nell’ambito dell’Asse Prioritario II – PON FESR 2014 – 2020 “Cultura e Sviluppo” finanziato dalla Comunità Europea. E’ gestito da Invitalia, che valuta le diverse domande presentate entro la metà di settembre del 2017.
Caratteristiche
Gli obiettivi seguono tre linee direttrici, ossia: la nascita di nuove imprese nel settore dell’industria culturale con la promozione di processi di innovazione produttiva, sviluppo tecnologico e creatività; il consolidamento ed il sostentamento di attività dei soggetti economici nella filiera culturale, turistica, creativa, dello spettacolo, dei prodotti tradizionali e tipici e di quelli destinati all’accrescimento ed alla diversificazione dell’offerta turistico-culturale dell’ambito territoriale di riferimento degli attrattori; la nascita e la qualificazione dei servizi e delle attività legate alla gestione degli attrattori ed alla fruizione e valorizzazione culturale prodotte da soggetti operanti nel sterzo settore. Il finanziamento avviene tramite le risorse del Programma Operativo Nazionale “Cultura e Sviluppo” FESR 2014 – 2020, per un totale disponibile di 107 milioni di euro, di cui 42 volti alla nascita di nuove imprese, 38 al sostegno di imprese già attive, 27 al terzo settore; vi sono 7 milioni di euro in aggiunta da redistribuire sui tre filoni.