La Commissione bilancio della Camera dei Deputati ha introdotto, attraverso la legge di stabilità 2016, la possibilità di acquistare la prima casa attraverso la formula del leasing immobiliare per fini abitativi.
Il funzionamento è, nè di più nè di meno, identico a quanto avviene normalmente per i leasing destinati all’acquisto di veicoli o di macchinari per le imprese: in buona sostanza, una società di leasing (che può essere sia una banca sia una finanziaria autorizzata dalla Banca d’Italia) acquisterà l’immobile, mettendolo a disposizione dell’utilizzatore, il quale sarà tenuto a pagare un canone di leasing periodico e, al termine del periodo concordato, avrà la possibilità di acquistare l’immobile a titolo definitivo attraverso la formula del riscatto.
Il soggetto che vuole sfruttare il leasing immobiliare può dunque rivolgersi ad un istituto, che si impegnerà ad acquistarlo o, esiste anche questa possibilità, a farlo costruire: il leasing immobiliare può infatti essere previsto anche nel caso in cui un immobile debba essere costruito ex novo.
Da parte sua l’utilizzatore si impegnerà a sua volta con l’istituto erogatore del leasing a corrispondere allo stesso un canone: il costo di tale canone viene stabilito tenendo conto di due diversi fattori, il costo sostenuto per acquistare o per realizzare l’immobile, ed il computo degli anni per cui è prevista l’utilizzazione della casa da parte del soggetto richiedente. Al termine del periodo di utilizzazione, il soggetto, qualora voglia acquistare a titolo definitivo l’immobile, sarà tenuto a versare il riscatto: una sorta di maxi-rata finale che terrà conto dei canoni pagati annualmente, scorporandoli dall’importo totale.
Quali sono i vantaggi del leasing immobiliare
Con questa nuova possibilità, in molti potranno scegliere come acquistare la propria prima casa, cioè avvalendosi del leasing immobiliare oppure ripiegare sul tradizionale ma sempre attuale mutuo ipotecario.
Per effettuare una scelta consapevole e vantaggiosa è opportuno informarsi bene su quali siano i vantaggi del leasing immobiliare ad uso abitativo.
Cominciamo col dire che la formula del leasing comporta, almeno in fase iniziale, notevoli risparmi: vengono infatti meno i costi relative alle spese di istruttoria, alle spese per la registrazione e la successiva cancellazione dell’ipoteca sull’immobile, ed alle spese per l’atto notarile. Quest’ultima in realtà, qualora si riscattasse l’immobile, sarebbe soltanto rimandata al momento in cui avverrà, appunto, il riscatto.
Un altro bel vantaggio del leasing immobiliare risiede nel fatto che attraverso di esso è possibile acquistare un immobile finanziando l’intero importo del suo valore: tuttavia sotto questo punto di vista va detto che, al fine di tutelarsi, gli istituti che concedono il leasing potrebbero chiedere una maxi-rata iniziale a copertura di una percentuale di valore dell’immobile che può oscillare tra il 10% ed il 30%.
Ciò che tuttavia rende il leasing immobiliare estremamente vantaggioso è tuttavia la sua deducibilità fiscale: la norma ha infatti previsto (per i giovani contraenti sotto i 35 anni e con un reddito inferiore a 55 mila euro l’anno) la deducibilità del canone per un importo pari al 19% da applicare ad una somma massima di 8 mila euro e l’applicazione della stessa aliquota per il riscatto dell’immobile applicabile fino ad un massimo di 20 mila euro. Per i soggetti di età superiore ai 35 anni invece si dimezzano le somme massime detraibili, rispettivamente a 4 mila euro per il canone ed a 10 mila euro per il riscatto.
Come funziona un leasing immobiliare
Abbiamo già accennato al fatto che il leasing immobiliare garantisca una vasta serie di vantaggi: tuttavia per chi intende scegliere questa forma di finanziamento è opportuno sapere che, per contro, rispetto al mutuo tradizionale la durata della locazione potrebbe essere decisamente inferiore. Normalmente infatti i contratti di leasing si assestano su una durata compresa tra i 12 ed i 18 anni, il che significa sostanzialmente dover affrontare retei più pesanti rispetto all’opzione di un mutuo (la cui durata può arrivare anche a 30 anni).
La legge di stabilità ha inoltre provveduto a fissare fin da subito dei paletti ai quali attenersi: in primis l’opzione leasing può essere attivata esclusivamente da privati cittadini i quali, in caso di difficoltà economica, potranno bloccare il pagamento delle rate del canone per 12 mesi una sola volta per l’intera durata del leasing immobiliare sottoscritto.
Inoltre, qualora alla fine del contratto si decidesse di non riscattare l’immobile, è immediata ed automatica la procedura di sfratto nei confronti degli utilizzatori.
Insomma, si tratta di un’opzione oggettivamente valida che molto probabilmente, in virtù dei tassi d’interesse molto bassi presenti in questo momento, non verrà ancora preferita al mutuo tradizionale.
Tuttavia in caso di mancanza di requisiti per la richiesta di un mutuo, può essere un valido strumento per acquistare la prima casa.