Leasing immobiliare prima casa: pro e contro

Si torna a parlare del ‘mattone’ con l’entrata in scena del Leasing immobiliare. Negli ultimi giorni, infatti, non si fa altro che parlare di questa tipologia di leasing che, apparentemente, sembra un buona iniziativa per acquistare immobili compresa la prima abitazione.

Il governo Renzi ha dato vita alla ‘legge di stabilità 2016‘ che prevede degli sconti per i giovani che non abbiano superato il trentacinquesimo anno di età. Diciamo subito che la normativa è sperimentale e il governo Renzi ha fissato un termine che è quello del 31 Dicembre del 2020, quindi, ci sarà tutto il tempo di verificare se la soluzione del leasing immobiliare sia valida o meno.

Ma che cos’è il leasing immobiliare in parole comprensibili e molto semplici?

Nel leasing immobiliare, vi è un intermediario finanziario, che potrebbe essere anche un Istituto bancario, che acquista un determinato immobile e lo rende esattamente consono ai gusti di chi ha intenzione di utilizzarlo. In pratica, si attiene ai desideri dell’utilizzatore e lo realizza in base alle sue esigenze e ai suoi gusti personali. L’immobile viene dato all’utilizzatore che ne usufruirà per un determinato periodo di tempo concordato precedentemente, dietro pagamento di una certa somma di denaro. La soluzione abitativa viene messa a disposizione del nucleo familiare che l’ha richiesta per un periodo che viene stabilito in un contratto dove è definito anche il prezzo che è inerente ed adeguato alla tipologia di costruzione e alla durata dello stesso contratto.

Nel momento in cui il contratto tra intermediario finanziario ed utilizzatore arriva alla scadenza, colui che ha preso possesso dell’abitazione può acquistare la proprietà o, altrimenti, rinnovare il contratto di leasing. Se entrambi le soluzioni non sono possibili per svariate motivazioni, il contratto di leasing immobiliare può essere anche non rinnovato, il che è sinonimo di rinuncia all’immobile.

Rinunciare all’immobile significa dover lasciare la proprietà definitivamente e la società di leasing immobiliare provvederà in maniera diversa, ossia vendendola in base all’attuale valore del mercato immobiliare e l’utilizzatore dal ricavato della vendita, riceverà quanto gli spetta. Se la vendita non dovesse andare a buon fine per un qualsiasi motivo e il ricavato fosse inferiore a quello stimato dal mercato immobiliare, dovrà essere l’utilizzatore a restituire alla società di leasing la parte di denaro mancante.

In alcuni casi è prevista la sospensione delle rate:

– Se si verifica una condizione di cessazione di lavoro dipendente

– Se si verifica una condizione cessazione con l’agenzia

– In caso di ‘rappresentanza commerciale’

– In caso di ‘rapporto di collaborazione coordinata e continuativa’

Le rate, al contrario, non potranno essere sospese quando:

– Si verifica una condizione di ‘cessazione di un rapporto di lavoro subordinato non dipendente’

– In caso di ‘risoluzione consensuale’

– Nel caso di una condizione pensionistica

– In caso del termine di una condizione lavorativa volontaria o per un licenziamento per giusta causa.

La detrazione fiscale per incentivare l’acquisto con il leasing immobiliare

Al fine di incentivare l’acquisto con il leasing immobiliare, la legge di stabilità prevede una serie di sconti di cui può usufruire l’utilizzatore. In questo modo l’utilizzatore potrà godere della detrazione del 19% dell’Irpef sulle rate corrisposte all’Istituto bancario e per una somma massima di ottomila euro. Gli utilizzatori che alla fine del contratto vorranno acquistare l’immobile potranno godere di questa detrazione per una somma massima di ventimila euro.

Però, ci sono delle prerogative che l’utilizzatore deve avere per poter beneficiare delle detrazioni ed una di queste è l’età non superiore ai 35 anni. Inoltre, la somma annua che l’utilizzatore percepisce non deve superare i 55mila euro e entro un anno dalla consegna dell’immobile, l’utilizzatore deve fare in modo che esso diventi la sua abitazione principale, quindi, deve stabilire la residenza e la fissa dimora.

I vantaggi del leasing immobiliare nel dettaglio

Uno dei principali vantaggi del leasing immobiliare è la possibilità di richiedere un finanziamento per l’intero valore della proprietà e l’importo di tutte le rate può essere detratto per intero.

Le spese istruttorie sono completamente inesistenti anche perché attualmente, nessuna Banca le richiede.

Non sussiste la possibilità che possa essere effettuata un’ipoteca sull’immobile, in quanto di proprietà dell’intermediario e fino al momento dell’acquisto definitivo, non devono essere affrontate spese notarili.

Non di poco conto è il fattore che le rate possono essere sospese come precedentemente menzionato e inoltre, c’è la detrazione fiscale per coloro che non hanno superato il 35esimo anno d’età e con un reddito complessivo di 55mila euro annue.

Il leasing immobiliare e i suoi svantaggi

Uno degli svantaggi del leasing immobiliare è la maxi rata finale e il canone iniziale pari al 15% del valore della proprietà.

La durata della locazione che non supera i vent’anni è un altro degli svantaggi considerevoli del leasing immobiliare, così come il tasso di interesse che confrontato con quello dei normali mutui, risulta essere più alto.

Infine, se la vendita non dovesse andare a buon fine per un qualsiasi motivo e il ricavato fosse inferiore a quello stimato dal mercato immobiliare, dovrà essere l’utilizzatore a restituire alla società di leasing la parte di denaro mancante.