Il mutuo a tasso misto è uno dei possibili mutui che il debitore può scegliere tra un ventaglio di possibilità. Accanto infatti ai mutui tasso misto, tasso fisso, tasso variabile vi è anche il mutuo tasso misto, un mutuo che unisce le caratteristiche di due tipologie tradizionali di mutui, e pertanto il finanziamento consente di poter passare da un mutuo tasso fisso ad un mutuo a tasso variabile, o anche il contrario.
Gli spread dei due tipi di mutuo sono in ogni caso fissati e pertanto avremo:
- Per il mutuo a tasso fisso un tasso comprendente quotazione Eurirs + Spread (attualmente intorno all’1,4 %);
- Per il mutuo a tasso variabile un tasso comprendente Euribor + Spread (per il tasso fisso lo spread + attorno all’1,7 %).
Le condizioni per un mutuo a tasso misto
In ogni caso il per effettuare il passaggio da un mutuo a tasso fisso a tasso variabile e viceversa occorre tener conto delle condizioni stabilite all’interno del contratto di mutuo. Possono infatti esserci diversi modalità per poter effettuare la variazione:
- Ad esempio il passaggio da un tasso ad un altro può essere fatto dopo un periodo iniziale (ad esempio tra i 2 ed i 5 anni), con un tasso già fissato all’interno del contratto;
- Effettuare la transizione da un tipo di mutuo ad un altro può anche essere una possibile opzione di scelta data alla scadenza del periodo iniziale con un tasso già prestabilito da contratto;
- Il passaggio potrà essere effettuato dal debitore senza vincoli ed anche più volte durante l’intera durata contrattuale.
Vantaggi e svantaggi del mutuo
La possibilità di scegliere per un mutuo a tasso misto permette di avere il vantaggio di un mutuo flessibile con possibilità per il debito di sfruttare i benefici di un tasso misto o di un tasso variabile. In particolare, tenuto conto che l’ammortamento di un mutuo è alla francese (ossia vengono pagati prima gli interessi), sarà possibile optare inizialmente per un mutuo che ha un tasso di interesse più basso per poi convertirlo in seguito.
Tuttavia il mutuo a tasso misto comporta anche degli svantaggi ossia la possibilità di variare il tasso non è una effettiva garanzia di risparmio tenuto conto della difficoltà nel prevedere i tassi di interesse.
Le statistiche in merito al tasso misto mostrano che le erogazioni riguardo tale tipo di mutui hanno un trend fortemente discendente. Nel 2002, quasi 15 anni fa, i mutui a tasso misto erogati erano circa il 25 % del totale. Oggi invece tale tipo di mutui è scelto sempre meno frequentemente dai richiedenti, i quali preferiscono scegliere altri tipi di tassi ed altri tipi di caratteristiche.
L’andamento del tasso misto
L’apice delle erogazioni di tali tipo di mutuo si è avuta tra il 1999 ed il 2002 e vi era un clima economico abbastanza incerto complice anche l’introduzione della nuova moneta (euro) all’interno dei vari Stati europei.
Successivamente, una volta che i debitori hanno scelto il mutuo a tasso misto, molti hanno constatato che la possibilità di passare da un tasso ad un altro ha differenti orizzonti temporali rispetto alle variazioni di interesse operate dalla Banca Centrale Europea. Inoltre la flessibilità garantita dal tasso misto è compensata da maggiori costi: infatti lo spread applicato ai debitori è in media maggiore di 0,4 punti percentuali rispetto ad un mutuo unicamente a tasso fisso o unicamente a tasso variabile.