Chiunque ha chiesto un prestito almeno una volta nella vita saprà bene che il piano di ammortamento non è altro che il programma di estinzione del debito. Si tratta di un documento formale che specifica i dettagli del finanziamento e del suo rimborso. Indica, di fatti, il numero di rate previste, la quota capitale e quota interessi di ciascuna di esse, il capitale residuo dopo ogni pagamento e le eventuali oscillazioni in caso di tasso variabile. Esistono 4 tipologie di piano d’ammortamento. Prima di firmare un contratto di finanziamento sarà bene conoscere le possibili opzioni.
Il piano di ammortamento all’italiana
L’elemento chiave del piano di ammortamento all’italiana è la quota capitale costante. A variare, invece, è l’importo della rata, che decresce progressivamente. Dipende, di fatti, dalla quota interessi, che varia di mese in mese in funzione del capitale residuo da rimborsare. Il risultato sarà quindi un rapido abbattimento del debito. Quello italiano è un meccanismo piuttosto semplice, che si adatta molto bene all’accesso al credito con garanzia ipotecaria.
Il piano di ammortamento alla francese
Si tratta del piano più gettonato grazie alla praticità della rata costante, che viene versata in via posticipata. Consideriamo che un qualunque piano di ammortamento si costruisce su due criteri basilari. Il primo dice che la somma delle quote capitale di ciascuna rata deve ammontare all’importo originario del prestito. Il secondo dice che con il rimborso delle rate bisogna riconoscere la totalità degli interessi maturati nel periodo di riferimento di ciascuna rata. Di conseguenza, nel modello francese la componente variabile è quella della quota capitale, che cresce nel tempo per mantenere la rata fissa. La quota interessi viene calcolata sul capitale residuo, con un andamento decrescente.
Occorre tuttavia precisare che l’assoluta invariabilità della rata è soltanto un modello teorico. Nell’atto pratico, in effetti, le variazioni dei tassi di interesse portano a un continuo aggiustamento dell’importo da pagare. In assenza di un tasso fisso il piano non potrà dunque essere definitivo. Al contrario, verrà ricalcolato di mese in mese o trimestre dopo trimestre, ogni qualvolta venga effettuato il calcolo dei tassi sul capitale residuo.
Il piano di ammortamento alla tedesca
Il modello tedesco presenta alcune somiglianze con quello francese, basandosi anch’esso sul criterio della rata costante. In questo caso, però, il pagamento degli interessi avviene in via anticipata, vale a dire all’inizio del periodo in cui inizieranno a maturare. Così facendo, il calcolo degli interessi darà valori sempre attualizzati, che sono leggermente più bassi rispetto al calcolo con il modello francese.
Il piano di ammortamento all’americana
Il piano di ammortamento americano, conosciuto anche come “piano di ammortamento a due tassi“, si discosta leggermente dai piani precedenti in quanto a funzionamento. Si tratta, infatti, di un metodo doppio che implica il ricorso a due diverse tipologie di piano, uno di finanziamento e l’altro di investimento. Detto in altre parole, il rimborso degli interessi e del capitale sono separati. La chiave del modello consiste nel scegliere dei tassi che possano ridurre l’impatto degli interessi del prestito attraverso gli interessi vincolati agli investimenti.
Per quanto riguarda la rata, viene suddivisa in due parti. Una servirà per sostenere il costo degli interessi del prestito, a quota costante. L’altra parte verrà invece utilizzata per un piano di accumulo retribuito a un tasso generalmente inferiore. Da un lato, dunque, le rate si compongono di soli interessi; dall’altro, tramite l’accumulo di capitale viene raggiunto l’importo da rimborsare mensilmente per estinguere il debito contratto.
Quale conviene di più?
Ora che abbiamo descritto i 4 piani di ammortamento, come possiamo scegliere il più conveniente? Il consiglio è di optare per il modello con le migliori condizioni contrattuali. Guardate, inoltre, quale risponde di più alle vostre esigenze e si adatta meglio alla situazione economico-finanziaria del momento per quanto riguarda l’ammontare dei tassi di interesse.