Siete arrivati al fatidico momento in cui dovete accendere un mutuo? È un passo importante che vi accompagnerà per buona parte della vostra vita. Un impegno di venti o trent’anni non è certo un gioco da ragazzi, motivo per cui la decisione deve essere ponderata. In questa pratica guida vedremo come orientarsi alla scelta del mutuo, in modo da trovare quello che meglio si adatta alle esigenze di ciascuno.
Gli elementi chiave di un mutuo
La tattica migliore in vista della sottoscrizione di un mutuo è di non limitarsi al preventivo della banca sotto casa, ma di confrontare quante più offerte possibili, tanto in filiale, come online. Non dimenticate, inoltre, che il mutuo non deve essere chiesto per forza presso la banca dove avete il vostro conto corrente. Avete dunque la massima libertà di spaziare tra le proposte alla ricerca di quella migliore.
Una volta entrati in quest’ottica, i fattori da considerare sono molteplici. Passiamoli in rassegna uno a uno, segnalandone tutti gli aspetti meritevoli di una certa attenzione.
Durata del mutuo
Oltre al capitale da rimborsare, è l’informazione vitale attorno a cui ruotano i piani del mutuatario. L’ammortamento può andare da 5 fino a 40 anni. Quanto maggiore sarà la durata, maggiore sarà la diluizione del capitale nelle singole rate, che possono essere mensili, trimestrali o semestrali.
Tasso di interesse
Fisso: garantisce una rata costante per tutta la durata del mutuo. Lo svantaggio è che se i tassi nel mercato calano, non se ne può approfittare in quanto vincolati alla percentuale pattuita alla firma del contratto.
Variabile: è soggetto a modifiche nel corso del piano di estinzione del debito. Può essere un bene con tassi che tendono al ribasso, ma una vera perdita in caso di aumento.
Variabile con Cap: una via di mezzo tra le due alternative. L’importo della rata è soggetto a variazioni, ma si mantiene al di sotto di un valore soglia. Occorre in questo caso accertarsi che tale limite si aggiri intorno ai tassi circolanti sul mercato, poiché solo in tal caso sarebbe un’opzione vantaggiosa.
Taeg e Tan
Due sigle che suonano come l’arabo agli orecchi dei non esperti. La loro importanza è tuttavia vitale.
Il Tan, ovvero il Tasso Annuo Nominale, è il mero interesse applicato al finanziamento.
Per Taeg, invece, si intende il Tasso Annuo Effettivo Globale. Stiamo parlando del costo reale del mutuo, comprensivo di Tan e spese accessorie. Queste includono, ad esempio, le spese di perizia, istruttoria, di incasso della rata e il costo per le assicurazioni obbligatorie.
Spread
È la percentuale di guadagno che la banca ricaverà dall’operazione. Suole essere maggiore nei mutui a tasso fisso che in quelli a tasso variabile. Sarà dunque bene confrontare i valori di vari istituti di credito.
Spese accessorie
Come anticipato, non vi è mutuo senza spese secondarie rispetto al saldo del debito.
Spese istruttorie: riguardano le operazioni che la banca effettua per valutare l’affidabilità creditizia del soggetto richiedente il finanziamento. Il loro costo varia da 180 a 300 euro.
Spese di perizia: dovute alle valutazioni bancarie sul valore e la regolarità del bene immobile su cui viene stabilita l’ipoteca. Sono generalmente comprese tra 100 e 300 euro.
Spese notarili: in funzione del valore dell’immobile soggetto a ipoteca e dei servizi che vengono richiesti al notaio.
Spese assicurative: incluse nel mutuo o accordate con una compagnia assicurativa. Il loro ammontare è proporzionale al valore dell’immobile, così come al capitale erogato e alla durata del piano di ammortamento.
Da considerare, inoltre, la possibilità di richiedere la surroga del mutuo. Si tratta di un procedimento che permette di rinegoziare il contratto per continuare il saldo del debito con un altro istituto di credito a condizioni più vantaggiose.
In fin della fiera, che sia banca per banca o online tramite il simulatore del mutuo, è imprescindibile richiedere e considerare vari preventivi per poter valutare quale fa davvero al caso vostro… e soprattutto del vostro portafoglio!