Canone RAI: come disdire il canone RAI e normative in materia

Prima di spiegare come disdire il canone RAI vediamo le normative che sono state applicate in merito ad esso. Tutto inizia il 22 dicembre 2015 quando il Senato oltre ad applicare la Legge di Stabilità 2016 ha inserito anche la novità del canone RAI nella bolletta della luce. Il suo importo è pari a 100€ e si pagherà in dieci rate mensili tra il mese di gennaio e ottobre. Per le attività commerciali invece, il canone RAI Speciale resta invariato.

Soltanto per il 2016, le rate sono state addebitate dal 1 luglio. Perciò, sulla prima bolletta della luce con scadenza a luglio, le rate da gennaio a luglio sono state accorpate per l’importo complessivo di 70 euro;  invece, per chi  ha ricevuto la prima fattura della luce con scadenza a fine agosto, l’importo del canone è di 80 euro.

Il canone RAI è obbligatorio per tutti coloro che posseggono un dispositivo idoneo e adatto alla ricezione delle trasmissioni televisive; si presume l’esistenza di un tale dispositivo laddove c’è un’utenza per la fornitura elettrica nel luogo in cui un soggetto possiede la sua residenza anagrafica.

Nel caso in cui un utente possieda più apparecchi in diversi luoghi, ovviamente l’abbonamento relativo al canone RAI dev’essere pagato solamente una volta. Ricordiamo inoltre che la cessazione del canone RAI per suggellamento del televisore non è più ammessa.

Chi non deve pagare il canone RAI?

  • Soggetti di età pari o superiore a 75 anni con un reddito annuale inferiore a Euro 8.000: La modalità descritta resterà valida dal 2016 al 2018 per le persone con età pari o superiore a 75 anni che non superano gli 8.000€ annui.
  • Possessori di seconda casa: Come abbiamo spiegato precedentemente, il canone RAI viene pagato una volta sola, quindi anche in caso di seconda casa non è dovuto il secondo pagamento.
  • Militari delle Forze Armate Italiane: E’ bene precisare che se il televisore è posto in un alloggio privato, il pagamento è pur sempre dovuto. Non è dovuto solo per: Case del Soldato, sale convegno dei militari delle Forze Armate e per gli ospedali militari.
  • Rivenditori e riparatori TV: Tutte le imprese che eseguono l’attività di riparazione e commercializzazione di apparecchiature di ricezione radio televisiva non sono soggette al pagamento del canone.

Infine, “si salvano” dal canone anche gli Agenti diplomatici e consolari e i  Militari di cittadinanza straniera appartenenti alle forze armate della Nato di stanza in Italia.

Come disdire il canone RAI

Il modo per disdire il canone RAI esiste e viene spiegato dall’Agenzia delle Entrate. Attraverso il modulo di dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento per uso domestico privato, il titolare di un contratto di fornitura  di energia elettrica può autocertificare di non detenere un apparecchio televisivo (consapevole delle conseguenze penali 75 e 76 secondo l’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445).

Ci sono anche le istruzioni per compilare il modello, che deve essere utilizzato per presentare alternativamente all’Agenzia delle Entrate:

  • la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di un apparecchio televisivo da parte di alcun componente della famiglia anagrafica in alcuna delle abitazioni in cui il dichiarante è titolare di utenza di fornitura di energia elettrica (quadro A);
  • la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di un ulteriore apparecchio televisivo oltre a quello
    per il quale è stata precedentemente presentata una denunzia di cessazione dell’abbonamento
    per suggellamento, da parte di alcun componente della famiglia anagrafica, in alcuna delle abitazioni
    in cui il dichiarante è titolare di utenza elettrica (quadro A);
  • la dichiarazione sostitutiva che il canone non deve essere addebitato in alcuna delle utenze elettriche
    intestate al dichiarante in quanto il canone è dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata
    ad altro componente della stessa famiglia anagrafica (quadro B);
  • la dichiarazione sostitutiva del venir meno dei presupposti di una dichiarazione sostitutiva precedentemente presentata (quadri A e B in un’apposita sezione). Tale dichiarazione deve essere tempestivamente effettuata qualora vengano meno i presupposti di una dichiarazione sostitutiva precedentemente resa, ad esempio nel caso di successivo acquisto di un apparecchio televisivo.