Nuove regole in tema di normativa doganale, con le società italiane che a partire dal 1 ° maggio hanno adeguato gli standardi alle nuove regole internazionali in tema si import/export. Le nove regole normative seguono i principi che sono stati condivisi nell’accordo Gatt che hanno come obiettivo la semplificazione dei processi e l’adeguamento della normativa ai contesti internazionali.
Normativa doganale comunitaria
A partire dal 29 Dicembre sono stati infatti pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea i regolamenti attuativi del Codice doganale unionale, regolamenti che hanno completato l’iter evolutivo della nuova legislazione doganale comunitaria. Precedentemente la normativa doganale era stata modificata con l’introduzione del regolamento delegato Ue n. 2446 del 2015 e con il regolamento di esecuzione n. 2447/2015 che hanno previsto le disposizioni che integrano e applicano le norme recate dal Cdu del 2013. Al fine di rendere più chiara la normativa doganale l’Agenzia delle dogane ha diffuso presso g gli uffici la circolare n. 8/D unitamente alla nota n. 45898.
Con gli ultimi sviluppi legislativi possiamo pertanto ritenere concluso il processo di riforma della normativa doganale, processo che ha sicuramente attualizzato il contesto di riferimento, adeguando le leggi alle nuove tecnologie disponibili. Infatti l’attuale normativa prevede un impiego “ordinario” degli strumenti informatici (basti pensare al regolamento UE n. 341 del 2016 che prevede la sostituzione dei supporti cartacei negli scambi di informazioni con flussi telematici). In passato la digitalizzazione dei processi era stata effettuata tramite il sistema Aes in materia di esportazione delle merci, sistema che prevedeva pertanto la sostituzione della “presentazione materiale della bolletta”.
Codice doganale comunitario
La nuova normativa doganale prevede inoltre che le autorità doganali debbano mantenere regolari rapporti con gli operatori economici, promuovendo la trasparenza, e rendendo disponibili gratuitamente ai vari interlocutori le novità normative in materia doganale. Sempre in materia di riduzione dei costi e semplificazione normativa le nuova normativa doganale prevede che la certificazione Aeo (ossia Authorized economic operator) garantisca che gli operatori che ne siano in possesso abbiano a disposizione gli strumenti previsti dal nuovo CdU (Codice doganale Unione Europea) e sappiano utilizzarli (tra le nuove procedure vi sono la dichiarazione semplificata, lo sdoganamento centralizzato e l’autovalutazione).
Per quanto concerne la dichiarazione semplificata tale tipo di strumento consente di presentare le dichiarazioni in dogana in modalità meno farriginosa e burocratica. Di conseguenza un operatore appartenente ad un gruppo multinazionale che effettua operazioni intercompany potrà avvalersi di un utile strumento che imponga l’applicazione di aggiustamenti di prezzi di fine anno sui valori dichiarati all’interno delle operazioni di import/export (in tale modo verranno anche messe in pratica le direttive del Wco, ossia dell’organizzazione mondiale delle Dogane).
Lo sdoganamento centralizzato sarà attuabile a partire dal 2020 e permetterà ai soggetti in possesso di certificazione Aeo di dichiarare le merci e pagare i diritti direttamente dalla propria sede in un particolare ufficio doganale situato all’interno di un paese dell’Unione Europea ( questo a prescindere da dove fisicamente sono state introdotte le merci in libera pratica).
Sempre in materia di nuova normativa doganale, l’autovalutazione permetterò alle autorità doganali di autorizzare un operatore economico certificato Aeo ad effettuare determinate formalità doganali che in passato dovevano essere espletate dalle stese autorità (ad esempio stabilire l’importo dei dazi all’importazione e lo svolgimento di alcune procedure di vigilanza).