Sei un dipendente pubblico o un pensionato? Hai bisogno di liquidità per fare fronte a spese impreviste nel breve e/o nel lungo periodo? Ecco la soluzione più adatta a soddisfare il tuo fabbisogno finanziario, rivolgiti all’INPDAP; facente capo ora all’INPS Gestione Dipendenti Pubblici, puoi richiedere un prestito pluriennale e/o a breve termine: tramite i contributi dei dipendenti pubblici in servizio che alimentano costantemente il Fondo Credito, l’ente di previdenza è in grado di avere la disponibilità di denaro per erogare finanziamenti al pubblico impiego e/o ai pensionati da ex pubblico impiego. Il plafond di denaro di cui necessitate deve essere dichiarato al momento della presentazione della domanda di richiesta del prestito Inpdap presso l’amministrazione pubblica competente presso la quale si presta servizio pubblico.
Prestiti Inpdap: in cosa consistono ed i requisiti per i richiedenti
La forma di finanziamento richiesta dal pubblico impiego e/o dai pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali non è altro che una tipologia di prestito personale che viene erogata a tutti coloro che necessitano di un capitale per poter affrontare con tranquillità e con sicurezza le spese concernenti l’acquisto di un’auto, di un bene immobile, per finanziare le spese dei figli relative all’istruzione e/o matrimonio, spese mediche, di ristrutturazione edilizia. All’atto della presentazione della domanda di richiesta del finanziamento, contestualmente, è necessario allegare la documentazione per consentire il giusto accertamento e per permettere all’istituto di previdenza di effettuare i dovuti controlli routinari sullo stato di salute del merito creditizio del soggetto richiedente.
Chi richiede un prestito, come da Regolamento, deve essere in possesso di determinati requisiti anagrafici, morali e soprattutto economici tutti quanti accertabili e documentabili: il dipendente pubblico o il soggetto pensionato, oltre ad essere iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, deve avere versato 4 anni di contributi nella stessa Gestione e deve avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questi requisiti sono rilevanti per il successo dell’esito positivo della pratica di erogazione dei prestiti e dei mutui Inpdap; in effetti, si deve subito notare che non tutti i dipendenti del pubblico impiego sono assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, specie negli ultimi tempi di crisi e di blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, così l’istituto di previdenza ha cercato di soddisfare anche le richieste di coloro che sono assunti con contratto di lavoro a tempo determinato. Anche questi ultimi possono beneficiare dei prestiti e/o mutui erogati dall’ex Inpdap solo se il rapporto di lavoro ha durata superiore ai tre anni ed il trattamento di fine rapporto (TFR) deve essere una forma di garanzia.
Richiesta prestiti Inpdap: documenti necessari per procedere con l’inoltro domanda
Il lavoratore del pubblico impiego che voglia richiedere ed ottenere il prestito garantito INPS e INPDAP, deve presentare all’Ente pubblico per il quale lavora e di competenza la seguente documentazione:
- modulo di presentazione della domanda in 4 modelli,
- busta paga e certificazione del servizio prestato con dettaglio del numero di anni,
- un certificato medico che attesti lo stato di salute del soggetto richiedente di non oltre 45 giorni dal momento del rilascio da parte del medico incaricato dall’amministrazione pubblica di competenza o da medico dell’A.S.L.
La domanda, corredata da tutta la documentazione richiesta, deve essere inviata esclusivamente per via telematica, come previsto dalla Determinazione presidenziale n. 95/2012,attraverso il servizio on line Domande web Prestiti Pluriennali.
Per i dipendenti pubblici in servizio, le domande devono essere presentate per il tramite dell’amministrazione di appartenenza; i pensionati iscritti al Fondo Credito, devono presentare la domanda per via telematica accedendo all’area riservata del sito istituzionale dell’Inps con il Pin dispositivo per la compilazione e l’inoltro on-line.
Alla domanda deve essere allegata la documentazione attestante lo stato di fabbisogno e l’eventuale spesa a seconda della motivazione prevista nel Regolamento e di un certificato medico di sana costituzione fisica (rilasciato da un medico della ASL, da un ufficiale medico in attività di servizio, da un medico incaricato dall’ente pubblico dalla quale dipende il richiedente, non oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda all’Inps Gestione Dipendenti Pubblici ( vedere art. 15 D.P.R. 895/50).
Prestiti Inpdap: durate contrattuali e costi
I richiedenti del prestito possono estinguere il debito in 5 o 10 anni, rispettivamente in 60 o in 120 rate mensili, pagabili in una quota non superiore ad 1/5 dello stipendio o della pensione; si tratta infatti di prestiti con cessione del quinto, in cui la rata mensile non può eccedere il valore di 1/5 dello stipendio o della pensione netta mensile del richiedente. Viene richiesto un tasso d’interesse fisso, con valore annuo del 3,50% (TAN) a cui vanno però aggiunti una percentuale per le spese di amministrazione (0,50%), e una per i fondi rischi.
Si tratta di prestiti finalizzati come i prestiti quinquennali richiesti per sostenere le spese di calamità naturali rapina, furto o incendio, trasloco per motivi familiari o trasferimento in altra sede di lavoro del dipendente pubblico, lavori condominiali della casa di proprietà in cui l’iscritto risiede, spese di manutenzione ordinaria della casa di residenza, spese per installare impianti ad energia rinnovabile, esempio un impianto fotovoltaico, acquisto di un’auto, nascita di un figlio o adozione di un figlio, matrimonio dell’iscritto o di un figlio, iscrizione a corsi post laurea di almeno due anni.
I prestiti decennali possono, invece, essere domandati per finanziare spese di riscatto di alloggi popolari o di alloggi di enti pubblici, acquisto casa in cooperativa, acquisto casa destinata a residenza, costruzione abitazione destinata a residenza, estinzione anticipata o riduzione di un mutuo ipotecario, manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione della casa di proprietà.