Sono le carte di credito un’efficace alternativa ai contanti? In Italia, in realtà, tale strumento di pagamento viene utilizzato in una parte minoritaria delle transazioni economiche. C’è chi teme per la sicurezza dei propri dati personali, chi è terrorizzato dall’idea di truffe e clonazioni, e chi pensa che una carta di credito preveda dei costi eccessivi di gestione. Sono tutti miti da sfatare! I vantaggi di una carta di credito sono davvero molti. Blocco in caso di furto, rimborso in caso di clonazione, monitoraggio costante delle proprie spese, possibilità di utilizzarle in tutto il mondo, e persino rateazione del debito. Ebbene sì, non avete letto male. È quanto ci offrono le cosiddette carte di credito revolving, di cui esiste un’ampia scelta sul mercato italiano e internazionale. Andiamo ad analizzarle insieme.
Come funziona la carta di credito revolving?
La novità della carta revolving rispetto a una carta di credito classica consiste proprio nella modalità di addebito. Se con la carta tradizionale l’importo delle spese effettuate nell’arco di un mese viene addebitato sul conto corrente collegato alla carta in un’unica soluzione nel mese successivo, con la revolving è possibile effettuare spese ed operazioni e rimborsarne il valore a rate. Generalmente il rimborso avviene a metà di ogni mese o a inizio/fine dello stesso.
Il funzionamento di una carta revolving può essere paragonato a un piccolo finanziamento: il possessore sceglierà come restituire l’importo, se in unico addebito o a rate, e in quest’ultimo caso potrà stabilirne numero e valore. L’unica condizione è che sia superiore all’importo minimo fissato dal’istituto di credito. Con gli addebiti mensili da un lato la banca riceve il pagamento di saldo e interessi, dall’altro il cliente vede ricostituirsi il proprio plafond, ovvero la somma di denaro caricata sulla carta, che ne rappresenta il limite di utilizzo. Si noti bene che il cliente sarà tenuto a versare gli interessi soltanto in caso di utilizzo del plafond.
Nel complesso, la carte revolving si caratterizza come un vero e proprio programma personalizzato, che con la sua flessibilità si adatta alle esigenze di ciascuno.
Come si richiede
Per inoltrare domanda per una carta di credito revolving occorre compilare l’apposito modulo dell’istituto prescelto e allegare la seguente documentazione:
- Documento di riconoscimento in corso di validità.
- Codice fiscale e/o tessera sanitaria.
- Ultime buste paga, modello 730, modello unico o qualunque altra documentazione reddituale richiesta.
Essendo tale carta di credito un mini-finanziamento, il suo rilascio dipende dall’affidabilità reddituale del richiedente. Per questo motivo, quando la banca ha ricevuto tutta la documentazione necessaria procede con l’istruttoria della pratica, che solo se avrà esito positivo si concluderà con l’emissione della carta. In tal caso, al cliente viene rilasciato un contratto che specifica i termini di utilizzo della carta, come il circuito di pagamento, la scadenza, l’importo delle rate (che come anticipato, è modificabile) e il plafond.
Una volta in possesso della propria carta, il cliente potrà effettuare le tipiche operazioni di una carta di credito tradizionale, vale a dire:
- Acquistare online.
- Acquistare nei negozi convenzionati muniti di POS.
- Prelevare denaro contante.
Quale scegliere
Per valutare la convenienza di una carta revolving è bene considerare 3 importanti fattori:
- T.A.N. (Tasso annuo nominale): Tasso di interesse puro del capitale, che non corrisponde al costo effettivo del finanziamento.
- T.A.E.G. (Tasso Annuo Effettivo Globale): Indice complessivo che tiene conto delle spese di istruttoria, assicurazione, mediazione e di eventuali altre commissioni.
- Spese Fisse: costi che non dipendono dall’utilizzo della carta, come la quota associativa annuale.
Sulla base di tali elementi è possibile valutare le offerte dei vari istituti di credito per trovare la carta che più conviene alle proprie necessità. Un utile strumento di confronto è disponibile al seguente link. Come appare dalla tabella, la migliore carta di credito del 2016 sarebbe CheBanca!, del Gruppo Mediobanca.