Che cosa sono le carte offshore? Quali sono i vantaggi di questo strumento di pagamento? Sono tutte domande lecite a cui si deve fornire una risposta per comprendere realmente che cosa siano e come funzionino: queste carte sono prodotti bancari che sono offerti ed emessi dagli istituti di credito offshore ubicati in paradisi fiscali, come il Liechtenstein o il Principato di Monaco o Lussemburgo. In questi piccoli “staterelli” vengono applicate e sono in vigore legislazioni molto convenienti in ambito fiscale e creditizio, oltre ad essere rispettato il segreto bancario.
Paradisi fiscali: banche offshore
Gli istituti creditizi offshore (letteralmente “fuori dalle acque territoriali“) sono banche che hanno sede legale in paesi, cosiddetti paradisi fiscali (Liechtenstein, Principato di Monaco,Panama, Isole Cayman, Anguilla) che, grazie a questa loro posizione privilegiata, si trovano a gestire una grossa fetta di mercato: secondo alcune stime infatti le sarebbero circa 10.000 (di cui 320 italiane) con un volume d’affari pari a circa 1800 miliardi di euro.
Nei paradisi fiscali si riscontra un tipico regime di imposizione fiscale molto basso o assente, che rende conveniente stabilire in questi Paesi la sede di un’impresa (come ad esempio le società offshore), oppure regole particolarmente rigide sul segreto bancario, che consentono di compiere transazioni coperte. Inoltre, le regole societarie consentono l’emissione di azioni al portatore, un insieme ridottissimo di formalità societarie e contabili e regole favorevoli per i servizi finanziari.
Carte offshore: cosa sono e modalità di funzionamento
Una volta ottenuta una carta di credito offshore da un istituto di credito ubicato in un paradiso fiscale, questo operatore “privilegiato” del credito, di certo, non concede un fido creditizio al soggetto richiedente, in quanto si tratta di un’operazione che è tenuta a fare una banca o una società finanziaria ubicata nel Paese di residenza del cliente. Infatti, è opportuno che il soggetto erogante analizzi la storia creditizia del soggetto richiedente, valuti il merito creditizio ed effettui un controllo sul conto bancario e sulle capacità di produrre reddito nel tempo.
Le carte offshore rappresentano comunque utilissimi strumenti di pagamento, riconosciuti in molti sistemi alla stregua di vere e proprie carte di credito e, quindi accettate presso gli esercenti commerciali, ditte, soggetti in possesso di Partita Iva convenzionati con il sistema di pagamento stesso. Il credito nelle carte offshore viene reso disponibile per mezzo di una ricarica che lo stesso soggetto titolare deve effettuare: il cliente può spendere solamente l’importo ricaricato, quindi è una sorta di fondo che lo stesso cliente si pone a disposizione per poter fare acquisti o eseguire transazioni.
La carta offshore può essere un prodotto accessorio ed essere “agganciata” ad un conto corrente bancario: spesso le banche offshore propongono in abbinamento all’apertura del conto corrente una o più carte di credito, di debito o una ricaricabile che il soggetto titolare potrà disporre della somma presente sul suo conto. In sostanza, in questa casistica, la carta offshore funziona ed incorpora tutte le peculiarità e i modi di funzionamento di un conto: avere una carta di questo tipo è come avere un conto corrente sempre alla portata di mano. Si sollevano allora dubbi sui problemi di sicurezza connessi con l’utilizzo di questo strumento che sembra essere “banalizzato” ma, in effetti, non lo è in quanto i codici, le password costituiscono un mezzo per rendere inutilizzabili i dati del soggetto titolare, qualora la carta offshore venga smarrita, rubata o utilizzata costantemente per concludere transazioni on line, contrastando il fenomeno del phishing.
Si è detto che questi “privilegiati” strumenti di pagamento sono emessi da istituti di credito ubicati nei paradisi fiscali: difficilmente si possono trovare carte offshore emesse da American Express o Dinners ed altre società che svolgono un servizio di vendita diretto. Le carte offshore possono essere richieste anche online, mediante la compilazione di un modulo di richiesta e allegando la copia del passaporto ed una copia di una delle utenze che contenga l’indirizzo del richiedente. Una volta richiesta una carta offshore, sono necessarie una o due settimane affinché avvenga la consegna mediante posta o corriere internazionale: una volta ricevuta la carta, entro 7 giorni successivi, il titolare deve provvedere al deposito di fondi per attivarla. Se resta senza fondi per 30 giorni, la carta offshore viene annullata senza rimborso di quanto pagato.