Il conto corrente è uno strumento finanziario finalizzato alla gestione del denaro, consente di svolgere una serie di operazioni come il versamento, il prelievo di denaro contante, il trasferimento del contante attraverso bonifici bancari, l’accredito dello stipendio, la domiciliazione delle utenze (gas, luce, energia elettrica), viene utilizzato per depositare i propri risparmi personali. E’ possibile aprirlo come conto tradizionale, fisico presso qualsiasi filiale di istituti di credito o come conto on line, sempre più diffuso. Il contratto di apertura di un conto corrente presso un istituto di credito consente all’utente di fruire del bancomat per prelevare il contante dal proprio conto presso gli ATM, evitando così di fare la lunga fila presso le casse e permette di utilizzare gli strumenti di pagamento come gli assegni, il bancomat (debit card) e le carte di credito.
I conti correnti sono identificati univocamente dall’International Bank Account Number (o IBAN), un codice che li identifica univocamente a livello internazionale: tra gli elementi che compongono gli IBAN dei conti italiani compaiono il codice ABI dell’istituto dove il conto è domiciliato, il codice CAB che identifica univocamente la filiale presso cui il conto corrente è stato aperto ed il numero di conto. E’ bene in questa guida utile fare comprendere al correntista tutte le nozioni che si possono reperire su un estratto conto: saldo contabile, saldo liquido, saldo disponibile, data contabile e data disponibile. Concetti questi che devono essere ben conosciuti e tenuti a mente, onde evitare di “incappare” in situazioni spiacevoli di scoperti in conto corrente.
Conto corrente: Saldo contabile, saldo liquido e saldo disponibile
Prestiamo attenzione all’estratto conto, sullo stesso sono reperibili differenti voci di saldo contabile, saldo liquido e del saldo disponibile.
Il saldo contabile è la rilevazione, ad un determinato tempo t, della differenza tra le operazioni registrate a credito e quelle registrate a debito; esso viene fornito in ordine di data e coincide con quanto riportato sull’estratto conto alla fine del mese contabile. Rientrano nel saldo contabile tutte le scritture contabili relative ad operazioni di dare ed avere con valuta successiva alla chiusura del c/c.
Per quanto concerne il saldo liquido esso si determina computando la differenza tra le operazioni a debito e quelle a credito, operazioni che appaiono in ordine di valuta anteriore o coincidente con la data di determinazione del saldo stesso.
Il saldo disponibile, riferibile ai conti correnti attivi, è costituito dal fido utilizzabile dal soggetto titolare del conto corrente: a questo importo sono aggiunte eventuali rettifiche e viene sommato il margine disponibile sul fido per cassa concesso dalla banca.
In sintesi: il saldo contabile comprende tutte le operazioni di dare ed avere registrate sul conto corrente visualizzabili all’interno della lista movimenti, il saldo disponibile ci dice quale importo abbiamo effettivamente sul conto corrente, includendo pure gli accrediti recenti e non ancora registrate nella lista movimenti. Chiarita questa distinzione, è importante per i correntisti comprendere ciò per evitare di fronteggiare situazioni di scoperti; inoltre un altro importante concetto da tenere presente concerne la data disponibile, che indica il giorno dal quale si possono utilizzare le somme per espletare pagamenti e prelievi e la data contabile è il giorno in cui viene eseguita la registrazione di una data operazione contabile. E’ sempre preferibile ed auspicabile, attraverso opportuni e piccoli accorgimenti, monitorare oculatamente lo stato di salute del proprio conto corrente prestando attenzione ad evitare inutili scoperti su cui pagare interessi e spese piuttosto “salate”.