Il microcredito è uno strumento di sostegno economico concesso per aiutare le persone in difficoltà economica, si tratta di un piccolo finanziamento rimborsabile in base a un piano di ammortamento personalizzato. L’idea di questo potenziale strumento di sostegno economico nasce principalmente nei paesi in via di sviluppo ma, con la crisi economica ed occupazionale sta prendendo sempre più piede pure in Italia a causa dell’impoverimento del ceto medio. Il microcredito consiste nell’erogazione di un piccolo prestito a persone svantaggiate che normalmente non avrebbero accesso al credito al consumo, con l’intento di favorire l’avvio di un’attività lavorativa ed imprenditoriale. Il microcredito può essere visto come una “sorta” di finanziamento con scopo sociale ed umanitario che aiuta le persone disagiate a crearsi una propria posizione in autonomia ed a non vedersi esclusi dalla società. I soggetti che si propongono di erogare il capitale a favore di coloro che vogliono avviare un’attività economica per creare l’inclusione sociale di un determinato bacino sociale, concede un piccolo capitale, sotto forma di fondo di garanzia o di capitale di accumulo.
Microcredito: guida per ottenerlo con semplicità
Donne, giovani, immigrati che in questo contesto economico sarebbero le prime fasce sociali a rischio di eslusione dal mercato creditizio, grazie al microcredito si possono creare un nuovo posto di lavoro, una nuova impresa nei servizi, nell’artigianato e nel manifatturiero.
Le donne sono quelle cui viene assegnata oltre la metà dei fondi di microcredito italiano, i giovani ne assorbono un quinto e gli immigrati rappresentano il 46% dei beneficiari di microcredito: è quanto rivela uno studio realizzato dall’Ente nazionale microcredito (Enm) per conto del Ministro del Lavoro. Con il microcredito si può ottenere fino a 25.000 euro di finanziamento, un piccolo capitale per venire incontro alle esigenze delle fasce sociali con più emergenza e bisogno di liquidità per evitare l’emarginazione sociale ed economica.
Il microcredito è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale. Non si tratta semplicemente di un prestito di piccolo importo, ma di un’offerta integrata di servizi finanziari e non finanziari. Ciò che contraddistingue il microcredito dal credito ordinario è l’attenzione alla persona, che si manifesta con l’accoglienza, l’ascolto e il sostegno ai beneficiari dalla fase pre-erogazione a quella post-erogazione, nonché la particolare attenzione alla validità e sostenibilità del progetto.
Il microcredito è rivolto non solo ai soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico (il cosiddetto “microcredito sociale”) ma anche a coloro, in particolare giovani, donne, disoccupati, immigrati, ecc., che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo e che hanno difficoltà di accesso al credito bancario (il cosiddetto “microcredito imprenditoriale”). Lavoratori autonomi (professionisti iscritti o non iscritti agli ordini) o imprese individuali, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; Società di persone, S.r.l. semplificate, società cooperative titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo dieci dipendenti. Il microcredito può essere utilizzato per finanziare l’acquisto di beni o servizi direttamente connessi all’attività svolta (compreso il pagamento dei canoni di leasing, il micro leasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative); per retribuire nuovi dipendenti o soci lavoratori e per sostenere gli oneri economici dei corsi di formazione aziendale.
Per ulteriori informazioni si consiglia di contattare il numero 06.45.54.1304 o scrivere una email a: bds@microcredito.gov.it