Stretta contro l’evasione fiscale: tutti i controlli del Fisco sui conti correnti

Sono scattati tutti i controlli sui conti correnti ad opera dell’Agenzia delle Entrate: dal 31 marzo 2016 tutti gli istituti di credito e gli intermediari finanziari sono obbligati a trasmettere i dati dei conto correnti e delle carte di credito al Fisco italiano. I dati trasmessi concernenti i saldi ed i movimenti dei conti correnti e delle transazioni finanziarie dell’anno 2015 sono sotto la lente del Fisco italiano, impegnato da sempre a combattere l’evasione fiscale ed a ricondurla nella sua fisiologica normalità.

Numerosi sono gli strumenti che l’Amministrazione fiscale italiana ha approntato per cercare di sconfiggere una volta per tutte l’intento di evadere fiscalmente, anche se questa continua lotta è sempre persa in partenza per arginare il fenomeno completamente. Vediamo in questa guida come il Fisco italiano si è organizzato per debellare il fenomeno dell’evasione e quali strumenti sono stati messi in atto per combatterla.

Contrastare l’evasione: strumenti posti in atto dal Fisco italiano

Oltre 100 miliardi di euro, è questa una stima del mancato gettito che non entrerebbe nelle casse del Fisco e verrebbe ad essere un ammanco di entrate, una perdita di soldi e di benefici che andrebbe e va, inevitabilmente, a ricadere sui contribuenti italiani che sono sempre più morsi dalla pressione fiscale, volti a pagare i debiti e le tasse per ripianare i buchi neri presenti nei bilanci dell’amministrazione tributaria italiana. Forse, ora, la strada per contrastare questo nefasto fenomeno dell’evasione è stata trovata, sarà la giusta strada che ci consentirà, una volta per tutte, di recuperare tutti i soldi persi? Ecco che dal 31 marzo di quest’anno si è sancito l’obbligo, in capo agli istituti di credito ed agli altri intermediari finanziari, di dover trasmettere tutti i dati (saldi e movimenti) dei conti correnti e delle carte di credito dei contribuenti italiani. Inoltre, non è finita qui perchè sono stati approntati diversi strumenti utili per combattere e prevenire l’evasione fiscale.

Un primo strumento è quello dell’abolizione del segreto bancario: le banche e gli intermediari finanziari devono trasmettere annualmente all’Amministrazione Fiscale i dati sui saldi e sui movimenti dei rapporti di conto corrente e di altri strumenti finanziari come le carte di credito e le ricaricabili. I dati possono essere utilizzati anche solo per poter elaborare le liste dei contribuenti italiani da controllare e tener sotto la lente d’ingrandimento. Inoltre, sono possibili i controlli a tappeto sul territorio nazionale per contrastare la mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte degli esercizi pubblici commerciali e del mondo imprenditoriale. La Guardia di Finanza ha effettuato nell’anno 2015 oltre 500.000 interventi di controllo su tutto il territorio domestico per verificare sul corretto assolvimento degli obblighi di emissione dello scontrino e delle fatture.

Redditometro e spesometro sono altri utili elementi che consentono al Fisco di tenere sotto controllo tutti i contribuenti e di combattere l’evasione: si tratta di ricostruire, anche con i controlli incrociati sui conti correnti e carte di credito, il reddito complessivo del contribuente sulla base delle spese effettuate. Inoltre, le imprese devono comunicare i dati dei soci o dei familiari che hanno ricevuto in godimento i beni d’impresa, devono comunicare i dati relativi alle persone fisiche, soci o familiari che hanno concesso finanziamenti o versato soldi nell’impresa, devono comunicare le operazioni che hanno effettuato con operatori con sede in “paradisi fiscali“, devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni ai fini IVA, per le quali vi è obbligo di emettere fattura fiscale e per quelle non documentate da fattura a partire dai 3.600 euro.

L’Amministrazione Finanziaria ha messo in atto ben 98 metodologie di controllo che guidano le verifiche sulle attività economiche che si rivolgono direttamente ai consumatori finali ed esiste una soglia di 3.000 euro, a partire dalla quale sono vietate transazioni in contanti. Nel nostro Paese è in corso un processo di fatturazione elettronica: le imprese italiane sono obbligate ad emettere la fattura elettronica nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Insomma, un buon mix di strumenti sono stati messi in atto per contrastare l’evasione, buoni intenti questi ma dobbiamo chiedere se serviranno per prevenire ed arginare il fenomeno. Staremo a vedere!