Classifica: le professioni più richieste del 2016, e quelle da evitare

Vi siete mai chiesti quali sono le professioni più richieste in quest’epoca di crisi e di difficoltà nel reperire un posto di lavoro con stipendio? Lo rivela uno studio condotto da Hays Italia, società specializzata nello Human Resource Recruitment, il quale ha recentemente commentato l’indagine condotta da Salary Guide, giunta alla quinta edizione della survey annuale sul mercato del lavoro, che ha coinvolto ben 240 imprese e 1.200 lavoratori attivi. In punto focale dell’inchiesta è quello di comprendere, sebbene la crisi occupazionale, di quali profili il mercato del lavoro per questo corrente anno e per il recente futuro ha bisogno. I profili più richiesti concernono le figure professionali inquadrabili nel middle management ma, pure giovani che abbiano maturato un’esperienza di tirocinio o di lavoro, seppur breve, ma di carattere formativa, giovani neolaureati apprendisti pronti ad essere versatili e flessibili nell’esercitare i diversi ruoli (job rotation).

Cercasi personale: ecco le professioni più richieste del 2016

Primo posto: continua la raffica di annunci di lavoro reperibili online o sui magazine o sulle bacheche dei siti istituzionali delle aziende di credito, società finanziarie ed assicurazioni. Proprio per la digitalizzazione dei servizi finanziari, bancari ed assicurativi, oggi i maggiori players richiedono un mutamento di “rotta” inevitabile e necessario: non più impiegati con lo stipendio fisso ma giovani private bankers, asset manager, wealth broker, corporate & investment bankers con fees ai più alti livelli di mercato.

Inoltre, sempre più richieste le figure professionali del comparto dell’engineering che, negli ultimi mesi, è divenuto più vitale e dinamico; in particolare, nel mondo dell’ingegneria i settori che sono più propensi ad assumere personale sono quello dell’automotive, meccanico, biomedicale, informatico e dell’ingegneria gestionale, oltre che delle costruzioni. Gli stipendi si aggirano intorno ai 25-35 mila euro all’anno.

Notevolmente incrementata è la richiesta di figure attinenti al settore dell’amministrazione, della finanza e del controllo societario che sappiano gestire scientemente e parsimoniosamente (senza sprechi ed eccessi) l’attività di business. I profili amministrativi più ricercati concernono i controller, gli amministratori delegati o CEO, i business analyst, i chief finance officer (CFO), i finance director ed i direttori amministrativi i cui compensi possono oscillare tra gli 80 e i 130mila euro l’anno.

Con l’avvento dell’era digitale e la tecnologia informatica e dell’informazione, cresce ogni anno a dismisura la richiesta di figure professionali esperti dei settori dell’ICT, delle telecomunicazioni, dell’e-commerce, del digital marketing, project manager, esperti SEO, Oracle, Java PHP, Net. Figure sempre più richieste specie nel comparto della consulenza alle imprese che necessitano sempre più di supporto per lo svolgimento delle proprie attività aziendale. Per quanto concerne le retribuzioni, svettano in classifica i project manager con un reddito annuale di 70mila, mentre come fanalino di coda figurano i profili junior che, ancora inesperti ed alle prime armi, sono quelli che percepiscono un reddito di 30.000 euro all’anno.

Profili ricercati sono quelli concernenti il settore farmaceutico che espletano funzioni tecnico-scientifiche, molto ambiti sono i neo-laureati in medicina, in farmacia, in chimica ed in biologia; inoltre con l’avvento e la diffusione delle certificazioni qualitative dei sistemi di gestione d’impresa sono sempre più ricercati i quality assurance manager con uno stipendio annuale che può arrivare fino a 80mila euro e i profili più commerciali come gli informatori scientifici del farmaco con competenze tecnico-scientifiche e commerciali concernenti il marketing e la comunicazione che possono raggiungere un giro d’affari di oltre 60.000 euro l’anno.

Sebbene la crisi del mercato immobiliare, molto ricercata è ancora la figura del broker immobiliare, specie di analisti specializzati nella creazione di modelli nell’attività di reporting per fondi ed investimenti, le retribuzioni sono interessanti, si parla di un giro d’affari che può superare i 70.000 euro.

Professioni da evitare ed in declino per il 2016

Tra le professioni in declino prevalgono le classi professionali con qualifica medio-bassa legate all’industria manifatturiera (lavorazione di metalli, tessile e abbigliamento) e all’agricoltura. Le previsioni pongono in evidenza che per il corrente anno le maggiori riduzioni dovrebbero riguardare gli operai addetti a macchine di lavorazioni metalliche e per prodotti minerali e i conduttori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli, gli artigiani ed operai specializzati della lavorazione del cuoio, delle pelli e delle calzature ed assimilati. Riguarda gli operai addetti a macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e per prodotti minerali, i conduttori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli, operai specializzati della lavorazione del cuoio, delle pelli e delle calzature e assimilati, operai addetti a macchinari dell’industria tessile e delle confezioni ed assimilati, personale addetto alla gestione degli stock, degli approvvigionamenti e alla gestione amministrativa dei trasporti, dirigenti generali, dirigenti superiori e dirigenti dell’amministrazione statale ed equiparati.