Siete liberi professionisti o lavoratori autonomi dotati di Partita Iva e senza una busta paga mensile da mostrare? Siete alla ricerca di un mutuo per acquistare un immobile o per ristrutturare un bene? Se avete rispondo in modo affermativo a tutte queste domande, allora ecco un’utile guida che vi consente di valutare quali soluzioni e quali peculiarità caratterizzano il contratto di mutuo pensato e finalizzato per i soggetti dotati di Partita Iva. Se un lavoratore autonomo o un libero professionista desidera accendere un mutuo per l’acquisto o per ristrutturare la propria abitazione è necessario valutare la fattibilità del rimborso della rata mensile secondo il piano di ammortamento stabilito in fase di sottoscrizione del contratto e la sua durata del finanziamento di medio-lungo periodo, tenendo presente che il compenso o i flussi di cassa (entrate) che si percepiscono mensilmente sono soggetti a variabilità e risentono delle fluttuazioni del mercato. Infatti, un lavoratore autonomo o un libero professionista non ha una vera e propria retribuzione mensile ma, percepisce un compenso pagato dal cliente al termine della prestazione d’opera; inoltre, essendo titolare di Partita Iva deve fronteggiare i costi, gli oneri economici e fiscali che comporta la gestione dell’attività imprenditoriale e/o produttiva: ogni mese a fronte delle parcelle percepite a titolo di prestazione, si deve essere in grado di onorare le spese fisse che l’attività comporta, vale a dire il pagamento dei canoni di locazione per affitti, utenze varie, spese per telefono, linea adsl, energia elettrica, gas, acqua, tasse sui rifiuti, sugli immobili, Irpef, Irap (nei casi richiesti), stipendi per dipendenti e collaboratori, polizze assicurative, etc.
Mutuo per i liberi professionisti e lavoratori autonomi: quali soluzioni?
Con la crisi economica scoppiata negli ultimi anni, con la difficoltà nel reperire un posto di lavoro con stipendio fisso, molti soggetti specie giovani, sono costretti ad aprire la Partita Iva per poter svolgere un’attività di libera professione (medico, ingegnere, architetto, dottore commercialista, etc.) oppure per svolgere un’attività imprenditoriale autonoma (esercizio commerciale, ditta individuale, attività artigianale, etc.). Dinanzi a questo pullulare di Partite Iva e per l’incertezza futura del lavoro, molto spesso gli istituti di credito e le società finanziarie sono costrette a bocciare le richieste di mutuo ipotecario da parte dei questi lavoratori autonomi e liberi professionisti, titolari di Partita Iva rendendo difficile ed impossibile accedere al mercato del credito. Le banche che pretendono sempre di più garanzie certe lasciano scontenti i lavoratori con Partita Iva che non hanno una busta paga e hanno un potenziale di rischiosità elevato rispetto ai soggetti dipendenti assunti con contratto di lavoro e percipienti di regolare stipendio mensile, quindi più finanziabili ed a più basso rischio di insolvenza.
Nonostante vi sia reticenza nell’erogare mutui a soggetti titolari di Partita Iva, vi sono sul mercato del credito molti players che si sono ritagliati un segmento di business focalizzato proprio sulla clientela di liberi professionisti ed imprenditori titolari di Partita Iva che possono richiedere ed ottenere un plafond finanziario con le dovute garanzie richieste dall’istituto erogante del finanziamento. Vediamo in questa guida quali tra i maggiori intermediari del credito sono in grado di offrire un prestito vantaggioso e conveniente ai soggetti titolari di Partita Iva senza avere più timore di vedersi rigettata la domanda di richiesta del fido.
Sul mercato creditizio numerose sono le proposte e le offerte di mutuo pensate per i liberi professionisti e per i lavoratori autonomi che non percepiscono uno stipendio mensile e che sono soggetti alle fluttuazioni del mercato. Interessante è il consultare il sito www.mutuionline.it, un Broker del credito online che, in virtù di numerose Convenzioni siglate con i maggiori players sul mercato dei mutui, riesce a soddisfare ogni vostra esigenza d’accendere un mutuo. Basta in pochi click compilare il form online, inserire le informazioni come dati anagrafici del soggetto richiedente del mutuo, la condizione lavorativa, in questo caso di dovrà indicare la posizione di autonomi o liberi professionisti dotati di Partita, l’importo del mutuo (plafond finanziabile), la finalità del mutuo, il saggio d’interesse se fisso, variabile o misto, l’importo della rata mensile che volete onorare in base alle vostre capacità reddituali e valutando il merito creditizio. Nel caso in cui siate liberi professionisti con un’età di 45 anni e vogliate contrarre un mutuo a saggio fisso con durata di 15 anni, basta inserire i dati nel form ed avviando la ricerca il sito, vi restituisce differenti proposte di mutuo offerte da banche online e che operano con filiali sul territorio. Nel caso esemplificativo la proposta più congeniale di mutuo per acquisto abitazione d’importo 80.000 euro con durata 15 anni è quella di Intesa SanPaolo con possibilità di restituire mensilmente una rata pari a 498.40 euro, Tan fisso 1.55%, Taeg 1.86%, spese di istruttoria 700 euro, spese di perizia 320 euro, spese periodiche 1.50 euro per l’avviso cartaceo di scadenza e/o quietanza di pagamento oppure 1,00 euro per l’avviso on line di scadenza e/o quietanza di pagamento. Per verificare la fattibilità è bene inviare i seguenti documenti: copie del modello unico, estratto della Camera di commercio ed iscrizione all’albo professionale, certificato di nascita e stato civile, copia del compromesso di vendita, certificazione energetica dell’immobile.
Il mutuo prevede un periodo di pre-ammortamento tecnico della durata massima di 2 mesi solari (dalla data di erogazione alla fine del mese solare successivo).