Ecco le novità in materia previdenziale che ci attendono per l’anno 2017 : ecco le uscite anticipate così come formulate dall’ultima legge di bilancio e secondo le istruzioni fornite dal sito istituzionale dell’Inps; tante le novità che concernono l’abolizione delle penalizzazioni, il ricorso all’APE volontaria, i benefici per i lavoratori precoci e per gli addetti ai lavori usuranti, il cumulo dei contributi, i requisiti per la quattordicesima e il regime speciale opzione donna.
INPS: Anticipo pensionistico
L’Ape Sociale o anticipo pensionistico è un’indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall’Inps a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata. Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 intesa ad agevolare la transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio ed è soggetta a limiti di spesa.
A chi si rivolge l’Ape Sociale? Ai lavoratori, dipendenti pubblici e privati, autonomi e ai lavoratori iscritti alla gestione separata che si trovino in una delle seguenti condizioni:
- disoccupati che abbiano finito integralmente di percepire, da almeno tre mesi, la prestazione per la disoccupazione loro spettante. Lo stato di disoccupazione deve essere conseguente alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo,
- assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave,
- sono invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%,
- lavoratori dipendenti che svolgono da almeno sei anni in via continuativa un lavoro particolarmente difficoltoso o rischioso.
Per ottenere l’indennità è necessario avere, al momento della richiesta, i seguenti requisiti: almeno 63 anni di età, almeno 30 anni di anzianità contributiva. Solo per i lavoratori che svolgono attività difficoltose o rischiose l’anzianità contributiva minima richiesta è di 36 anni maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi non essere titolari di alcuna pensione diretta. L’accesso al beneficio è inoltre subordinato alla cessazione di qualunque attività lavorativa anche autonoma. L’indennità è corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell’anno, fino all’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia o comunque fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata.
INPS: Ape volontaria
L’Ape Volontaria o Anticipo finanziario a garanzia pensionistica è un prestito erogato da una banca in quote mensili per 12 mensilità garantito dalla pensione di vecchiaia che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto. E’ riconosciuto in via sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018. L’APE volontaria può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla gestione separata. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle Casse professionali.
Per accedere al prestito è necessario avere, al momento della richiesta, i seguenti requisiti:
- almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi
- maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi
- importo della futura pensione mensile, al netto della rata di ammortamento per il rimborso del prestito richiesto, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’assicurazione generale obbligatoria
- non essere titolare di pensione diretta o di assegno ordinario di invalidità
- NON è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa.
Il prestito è erogato da soggetti finanziatori e imprese assicurative scelti tra quelli che aderiscono agli accordi-quadro da stipulare tra il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e, rispettivamente, l’Associazione bancaria italiana e l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici e altre imprese assicurative primarie.
Il prestito ottenuto deve essere rimborsato in 260 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta che viene effettuata dall’INPS all’atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico, inclusa la tredicesima.